31 dicembre 2012

Auguri & numeri & classifiche

© giorgio raffaelli
Consueto post di fine anno, per fare gli auguri agli amici, dare un po' i numeri sulle letture degli ultimi 12 mesi e proporre quelle che per me sono state le migliori del 2012.

Nell'anno appena trascorso ho letto 38 volumi, di cui 34 di narrativa. Rispetto agli anni scorsi il numero è calato di un 10-20 %, il che probabilmente significa che ho avuto di meglio da fare, che son stato altrimenti occupato o che i libri che ho letto non mi hanno entusiasmato tanto quanto quelli letti negli anni precedenti (se un libro mi lascia entusiasta mi vien voglia di leggerne subito un altro e un altro e un altro…).
Tolti i volumi antologici (2 Urania e un Robot) in cui compaiono autori di ambo sessi, ho letto 6 romanzi scritti da fanciulle 29 libri scritti da maschietti.
La divisione per area linguistica vede il dominio degli autori anglosassoni (21 libri), seguiti dagli italiani (9), quindi, in ordine sparso tedeschi (1), svedesi (1), giapponesi (1), norvegesi (1), indiani (1), russi (1) e francesi (1).

Anche quest'anno la fantascienza ha occupato buona parte delle mie letture (il 45%, ma se ci aggiungamo il fantasy e l'horror arriviamo al 55%), pur senza dominare l'elenco.
La qualità dei libri letti è stata mediamente buona, che l'esperienza aiuta a evitare le ciofeche più evidenti. Le sorprese positive hanno nettamente superato quelle negative anche quando ho provato autori mai letti prima, e di questo devo essere grato agli amici che mi hanno ben consigliato.

Se devo fare un elenco breve delle migliori letture dell'anno, beh… per la letteratura di genere vanno sul podio Arno Schmidt, Charlie Stross e i fratelli Arkadij e Boris Strugatskij, che strappano il terzo posto a Jon Courtenay GrimwoodJo Walton e Evgénij Ivànovic Zamjatin che si piazzano quarti ad ex-aequo.
Per quanto riguarda il mainstream, la lotta per il podio è assai più ristretta. Io ci piazzerei nuovamente Arno Schmidt che il suo Specchi Neri può stare agilmente in ambedue le classifiche, insieme a Amitav Ghosh e Murakami Haruki con quest'ultimo a meritarsi il primo posto.

Le più belle sorprese dell'anno sono arrivate dal lontano passato (mi riferisco a Stella Benson e al suo Living Alone) e dalla vicina Bologna: Gianluca Morozzi è l'unico autore di qui quest'anno ho letto due romanzi, qualcosa vorrà pur dire…

Anche stavolta non sono riuscito ad annotare per tempo sul blog tutte le letture dell'anno. Aspettatevi dunque per le prossime settimane qualche nota sui libri di Erika Moak, Vesaas Tarjei, Jonathan Lethem, Michele Mari, Alessandro Forlani, Roland Barthes, Tom Waits e Patrick Dennis.

Se i libri li abbiamo sistemati, la tradizione vorrebbe che citassi qualche film, ma credo che per quest'anno passerò, che se non ne ho parlato durante gli scorsi 12 mesi è evidente che quelli che mi son rimasti impressi son davvero pochi. Grazie a questi (pochi) film con l'inizio del 2013 un paio di post a tema cinematografico arriveranno però di certo, uno dedicato a Ben Affleck, un altro a Monsters (grazie Elvezio!): sebbene la visione di quest'ultima pellicola risalga solo a poche settimane fa, il film di Gareth Edwards si becca il titolo di miglior film di fantascienza visto nel 2012.

Arrivati a fine post rimane giusto il tempo per gli auguri. Visto com'è andato questo 2012 direi che ci sono buone possibilità che il 2013 sia decisamente meglio. Io ve lo auguro di cuore, come vi auguro di godervi al massimo ogni giorno dei prossimi dodici mesi.
Buon anno!

(Le classifiche degli anni scorsi le trovate qui: 2011, 2010, 2009, 2008, 2007, 2006, 2005, 2004, 2003.)


16 commenti:

  1. "o che i libri che ho letto non mi hanno entusiasmato tanto quanto quelli letti negli anni precedenti (se un libro mi lascia entusiasta mi vien voglia di leggerne subito un altro e un altro e un altro…)"

    Quanto è vero.
    Comunque anch'io ho letto meno, nonostante l'acquisto dell'ebook reader - usato non di frequente - che in teoria mi dovrebbe permettere di raggiungere più libri più velocemente, più agevolmente, più.

    "Specchi neri" lo faccio mio appena posso.

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    1. Anch'io quest'anno mi son dotato di lettore, ma la cosa non mi ha cambiato la vita. Certo, ho letto qualche libro che altrimenti non avrei mai preso in considerazione, ma probabilmente il vantaggio più evidente è quello economico, che quest'anno ho spesso molto meno in libri (anche se devo ancora pareggiare la spesa per il lettore…).

      Non vedo l'ora di leggere altre opinine su Specchi Neri.
      Leggilo leggilo leggilo! :-)

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    2. "Certo, ho letto qualche libro che altrimenti non avrei mai preso in considerazione".

      Ecco, io uguale. Vedi il libro di Murakami sulla sua passione per la corsa o il libro di (!) Ibrahimovic.

      Talvolta mi rendo conto d'aver letto sull'ereader più per senso di colpa ("l'ho comprato e c'ho speso 150 euro, fammici leggere qualcosa...") che per comodità.

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    3. Dopo qualche mese di utilizzo posso dire invece che pensavo peggio. Dopo aver letto quasi esclusivamente testi liberi da diritti, ho iniziato a leggere anche libri che non avrei mai creduto avrei acquistato in versione elettronica (Tom Waits, e ora Limonov, per dire).
      Aiuta il fatto di trovare offerte quotidiane molto convenienti (Limonov a 3 euro invece di 12) e l'immediata disponibilità dei testi.

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  2. Stross al secondo posto?

    Per curiosità, i libri non annotati rientrano comunque nel tuo bilancio di fine anno o no? Che preferire Murakami a Vesaas o Mari, a prescindere ...non so, mi sembra sbagliato ;)

    Vabbè, de gustibus
    Tanti auguri

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    1. Anche se non ancora annotati i libri letti nel 2012 rientrano nel bilancio, sì.
      E beh… Murakami m'è piaciuto più di Vesaas e mooolto di più di Mari. Ma ne riparleremo.

      E Stross è al secondo posto solo perché Schmidt è imbattibile! (ma forse tu intendevi "come diavolo fa Stross ad essere addirittura al secondo posto?", me lo son chiesto anch'io. Credo sia il feeling immediato che stabilisco con la sua scrittura e la sua fantascienza.

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  3. (se un libro mi lascia entusiasta mi vien voglia di leggerne subito un altro e un altro e un altro…)

    E' interessante perché per me è esattamente il contrario: è proprio quando un libro mi colpisce con particolare forza che per un po' di giorni fa il vuoto attorno a sè

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    1. Anche per me la reazione post-capolavoro è quella che descrivi. Solo che dopo il vuoto subentra la fame.
      Quest'anno di capolavori ne ho letti pochi, e la fame è rimasta in sordina.

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  4. Anche io sono arrivato a 38 quest'anno, mio record personale, e in parte grazie a te.

    Monsters! se magari mi leggessi, vedresti che lo recensitti ben prima dello Sciallis nazionale a Gennaio 2010 (In verità era una rece-esperimento).
    (Recensitti, si: non posso mica beccare tutti i verbi, no!?)

    E dopo questa tiratina de recie :P, tanti Auguri di Buon Anno e speriamo che quello che viene sia meglio. Ma non ci credo molto... :(

    ps: Tre giorni fa sono passato a Ciano... ;)

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    1. 38? e poi dici che non leggi un tubo… piuttosto inizia a parlarne sul blog, dei libri che leggi!

      Chiedo venia per Monsters, si vede che la tua recensione mi era proprio sfuggita.

      Ancora auguri!

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    2. Io di solito oscillo fra i 120 e i 160 l'anno (e non credo siano poi così tanti)
      niente figli, niente film, pochissima tivù, ogni notte se non faccio proprio tardi mi addormento con un libro...

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    3. Ho dato una scorsa ai numeri degli scorsi anni. Il top come numero di libri letti l'ho raggiunto nel 2002, con un centinaio di volumi.
      Da quel momento in poi è stata una discesa costante. Credo che sia dipeso dagli impegni familiari, dal fatto che ho ricominciato a fotografare sul serio e dal tempo perso con Play Station e simili.
      Film purtroppo ne vedo pochissimi anch'io.

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    4. In realtà sono solo due anni che conto i libri. Come trend direi che sono in rialzo rispetto a un picco negativo a metà dei duemila, ma nei novanta/primi duemila pendolarizzavo e mi portavo un libro al giorno su treni/bus e forse arrivavo ai duecento.
      Quest'anno ho intenzione di leggere diversi mastodonti (tra cui la tua Matute) per cui magari scendo addirittura (!) sotto i 100...
      Io però conto i romanzi singoli più che il libro fisico - il tuo libro russo ne varrebbe quattro, un GRRM pubblicato in due parti invece uno...

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    5. Il conteggio dei libri vale quel che vale… serve solo a darmi un'idea di quanto abbia letto nei mesi precedenti, ma non è certo il volume (o i due/tre) che fan la differenza.

      Piuttosto, com'è che devi ancora iniziare la Matute?
      Guarda che mi avevi garantito che l'avresti letta durante le vacanze! Ti tengo controllato, eh! :-)
      (lo leggi in italiano o in spagnolo?)

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    6. Lo spirito era forte...
      In spagnolo. Fa parte di un trittico di balenotteri iberici che ho preso a fine anno: La Saga/Fuga de J.B. di Gonzalo Torrente Ballester (871p.) Olvidado Rey Gudù di Ana Maria Matute (p.948) e Antagonía di Luis Goytisolo (1120p.) - ma per reazione ho iniziato l'anno leggendo solo roba brevissima! :-)

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    7. Sei il solito esagerato!

      Vabbé… io rimango in attesa, tanto, tempo un paio di giorni e li hai finiti tutti, no?
      :-)

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