25 luglio 2013

Vedo cose, gente, giro, leggo, faccio

© giorgio raffaelli
Chiedo perdono ai frequentatori abituali del blog per il silenzio delle ultime settimane. Sapete come vanno 'ste cose: il caldo, il lavoro, le ferie. La pigrizia, soprattutto.
Non che in questi giorni sia stato con le mani in mano, tra concerti hip-hop (terribili! ma anche no), camminate in montagna (vedi foto), matrimoni bilingui e Milano andata e ritorno e andata e ritorno e… stiamo passando un periodo piuttosto pieno d'impegni. Senza parlare del cambiamento epocale che si sta preparando dietro le quinte, ma di cui non mi azzardo a parlare, che ne va della natura stessa della realtà.

Insomma, il tempo passa e l'estate se ne va. Noi dobbiamo ancora decidere dove andare in vacanza (sì, l'idea è Berlino, ma poi chissà…) e le letture languono. D'altra parte è un periodo che butta bene come visioni cinematografiche. Oddio, butta bene sulla quantità, che invece la qualità è tutta da verificare.
Tra i film decenti visti negli ultimi tempi segnalo Facciamola finita (This is the End), folle apocalisse in salsa hollywoodiana, in cui un plot piuttosto scontato è graziato da un cast sopra le righe che regala momenti di cattiveria e divertimento come da tempo non mi capitava di incontrare.
Di tutt'altro genere l'umorismo condito di dramma sociale de La parte degli angeli. La Scozia plumbea e proletaria di Ken Loach costituisce uno sfondo perfetto per questa piccola storia di riscatto e liberazione.
E poi che altro, beh… sto riguardando la saga di Terminator con mio figlio, e ok, si sopravvive. Ho poi visto anche Now You See Me, che se avesse mantenuto per tutta la durata della pellicola lo standard della prima metà del film sarebbe stato un capolavoro. Gli autori hanno  scelto invece la strada dello spettacolo idiota in cui vale tutto, purché pieno di colore ed esplosioni e inseguimenti e sconvolgenti rivelazioni™, e tutto si appiattisce sul livello zero della narrazione: taralucci e vino a gogo. Per fortuna ci sono Woody Harrelson e Jesse Eisenberg a tentare qualche minimo deragliamento dalla melassa action in cui si viene immersi dall'inizio della proiezione in avanti (ma anche Mélanie Laurent non è male e ci mette del suo per risollevare le sorti del film). Ma da soli non bastano a salvare una visione che si spegne nella noia.
Altri film visti in famiglia? GoodBye Lenin, che m'è piaciuto tanto quanto la prima volta; Fandango, che ok, per me è IL film, ma non so quanti di voi condividono il mio apprezzamento. E poi Moon, che rimane un capolavoro, (che ve lo dico a fare?), ma che visto in blu ray permette di apprezzare - nei vari documenti di supporto al film - anche l'approccio di Duncan Jones al cinema; e SiIverado, che erano aaaaani che non vedevo, ma che ho apprezzato forse ancor di più oggi che al momento della prima visione.

Le letture languono, ma ho sempre da parte un piccolo bagaglio di titoli di cui prima o poi annoterò qualche commento sul blog. Ve li elenco, che semmai ne vorrete discutere sapete cosa vi aspetta.  
Gibuti, di Elmore Leonard;  
Rugby quantistico, di Jonny Wilkinson, Étienne Klein & Jean Iliopoulus;
L'italiana, di Josef Zoderer;  
Codice morto, di Giovanni De Matteo;  
Pietr il Lettone, di Georges Simenon 
Actarus, la vera storia di un pilota di robot, di Carlo Morici;  
Surface Details, di  Iain M. Banks;
Il ciclo di vita degli oggetti software, di Ted Chiang;
Il centodelitti, di Giorgio Scerbanenco;  
Una notte al Ghibli, di Samuel Marolla;
Longitudine, di Dava Sobel.

Rimanete sintonizzati, che tra un po' si riparte.