17 gennaio 2013

Visioni: Monsters

"È così diverso guardare l'America dal di fuori. Stare seduti qui fuori a guardare all'interno. Quando sarai a casa sarà facile dimenticare tutto questo. Domani ognuno tornerà alla propria vita, alle case perfette, ai quartieri eleganti e tutto quello che è successo non avrà alcuna importanza."

C'è un momento durante la visione di Monsters in cui ti rendi conto che il confine tra verità e intrattenimento è davvero sottile. Che le stesse battute sentite in qualsiasi altro contesto sarebbero parse le solite quattro parole retoriche per dare una patina di consapevolezza al vuoto in cui normalmente andrebbero a cadere.
Invece nel film di Gareth Edwards le parole messe in bocca al protagonista, in un momento di calma, di fronte all'enorme barriera che separa gli Stati Uniti dal Messico contaminato assumono un senso e un'importanza che sarebbero andati persi in bocca a un personaggio meno credibile, in una situazione che gestita altrimenti poteva decretare il collasso di una storia che in quel momento poteva virare al patetico, con baci e abbracci e consolazione masturbatoria finale.

A Monsters riesce invece quello che ai suoi parenti cinematografici più prossimi, penso a District 9 e a Cloverfield, sfugge proprio per eccesso di confidenza e mancanza d'umiltà.
Monsters vive nei limiti che District 9 ha voluto consapevolmente superare per cercare la via del blockbuster (niente spettacolari esplosioni o sparatorie infinite qui dentro) e per questo risulta decisamente più credibile e coerente del film sudafricano. Mentre le imperfezioni che in Cloverfield non erano altro che falsi d'autore, in questo film rappresentano bene tutta la voglia di farcela che autore e troupe devono aver speso per superare i limiti strutturali di un budget risicato.

Monsters è il miglior film di fantascienza visto da molto tempo a questa parte (insieme all'accoppiata sfornata da Duncan Jones negli anni scorsi) perché riesce a combinare in una struttura narrativa coerente ed emozionante una manciata di personaggi normali ritratti in situazioni straordinarie con un sacco di idee originali a complicare il tutto, offrendo per di più allo spettatore una molteplicità di livelli di visione, senza dimenticare nemmeno per un istante la meraviglia, che in un film di questo genere non dovrebbe mai mancare. Cosa chiedere di più?

Mantenendo sullo sfondo l'invasione aliena (ma sarà poi tale?) Monsters si permette di disquisire di etica dei media (il protagonista è un fotografo ambizioso e senza troppi scrupoli), di politiche militari (la guerra portata agli alieni costa più vittime civili dell'invasione stessa), di confini ed emigrazione e quindi di imperialismo ed ecologia. E lo fa senza un solo predicozzo morale, senza mai puntare il dito, semplicemente mostrando due persone qualsiasi alle prese con una situazione più grande di loro, mettendoli di fronte alla vita degli altri, obbligandoli a fare delle scelte e ad accettarne le conseguenze.

Ma Monsters è pur sempre un film di fantascienza ed è sul vedo / non-vedo dei mostri che si gioca la partita più difficile della pellicola.  È in questo ambito che si apprezza tutta l'abilità artigiana dei tecnici, che riescono a trasformare con un nonnulla (o quasi) il niente in magia visiva: la cartellonistica che accompagna il viaggio dei personaggi, quel che rimane dopo il passaggio dei mostri sul territorio, un paio di tentacoli sparsi e rumori diffusi, la notte che confonde ma che non sembra mai nemica. E poi le televisioni sempre accese con i mostri sullo sfondo, la meraviglia dei funghi nel buio, l'incontro finale, apoteosi e degna conclusione di un viaggio che sembrava avere tutt'altra destinazione.

Ultima nota sui due attori protagonisti, Scoot McNair nel ruolo del fotografo che deve prendersi cura e scortare al sicuro la figlia del suo editore, intepretata da Whitney Able.
La coppia funziona benissimo, sia per l'indubbio feeling che riescono ad instaurare tra loro e con il pubblico, sia per la qualità della sceneggiatura che ne guida il percorso con mano sicura, senza mai strafare, con un'impressione di naturalezza davvero invidiabile. Sono quei due personaggi ad accompagnare lo spettatore nel lungo viaggio verso casa, e se c'era il rischio che la loro storia soffocasse ogni altro aspetto della pellicola questo è stato scongiurato dall'abilità di Gareth Edwards, regista e autore di Monsters, nel mantenere sempre laterale la loro presenza, e di farli avvicinare solo quando le emozioni in ballo non riguardano i loro personaggi ma lo spettatore che ne segue la vicenda.

È questo equilibrio a rendere Monsters un film indimenticabile, tanto da permettergli di sfiorare la verità e uscirne ancora più forte, con una storia che non si disperde e anzi si rinforza ad ogni svolta, mantenendosi compatta e avvincente via via che si aggiungono nuovi elementi e nuove suggestioni, con i mostri nascosti nel buio, indifferenti, come noi non riusciamo più a essere.

(Per la visione di questo film devo un enorme grazie a Elvezio Sciallis e alla sua splendida recensione.)

10 commenti:

  1. Concordo su tutto. Visto grazie al sempre ottimo festival di fantascienza (ma un saltino da ste parti lo farai a vederlo?) e rivisto a casa sempre con estrema soddsifazione.
    C'e da dire che tutti i titoli di sf he recupero da tali fonti (penso ad es.quest anno a Looper, Grabbers) sono sempreottimi.

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    1. Tornare a Trieste sarebbe una bellissima cosa, solo che siete davvero lontanissimi!
      Però alla prossima edizione del festival manca ancora un sacco di tempo, quindi mai dire mai…

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  2. Voglio solo aggiungere che Mr.Edwards si sta arrabattando per fare il reboot di Godzilla. Quindi le cose sono due: o gli americani pensano che dopo monsters, fargli fare un film con THE monster fosse fico e quindi ne uscirà una vaccata immonda; oppure Gareth proverà a dare un tocco d'artista a Gojira e ne uscirà uno spettacolo... Sta di fatto che pur considerando (forse sono l'unico) il film del '98 di Emmerich un capolavoro, questo reboot potrebbe avere delle buone possibilità.
    @Matteo: Grabbers è uno spettacolo!

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    1. "(forse sono l'unico)"
      Temo proprio di sì. Ma - ehi! - ognuno di noi ha i suoi punti deboli! :-)

      Riguardo al nuovo Godzilla, credo di poter condividere i tuoi dubbi, speriamo bene…

      (Se di Looper m'ero fatto un'idea e in effetti non vedo l'ora di vederlo, Grabbers m'è totalmente sconosciuto. Urge recensione!)

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  3. Tra parentesi la coppia di attori si sono trovati così bene a recitare assieme che alla fine del film si sono sposati.
    Lo so che ai fini recensivi non te ne potrebbe fregar di meno (lol) ma mi sembrava una cosa simpatica da aggiungere!

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    1. Lo sapevo lo sapevo (l'info era nella rece di Elvezio), ma hai fatto bene a ricordarlo.

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  4. Lo cerco immediatamente. Mi stavo giusto chiedendo se ci fosse in giro qualche film di fantascienza decente... Tra l'altro di D. Jones ho visto solo Moon. Vado a scoprire come si chiama l'altro. :)

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    1. Ma no! Non hai ancora visto Source Code?

      Allora sono almeno due i film che DEVI vedere al più presto! :-)

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  5. Ohibò allora devo vederlo di corsa!!!!!!!!! GRAZIE!!!

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    1. Sì sì sì!
      Spero che ti piaccia quanto è piaciuto a noi!

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