06 marzo 2007

Siamo tutti connessi

Picture by Iguana Jo.
Fine settimana ricco di incontri, scoperte e soddisfazioni l'ultimo appena trascorso.

Grazie alla magia della rete ho avuto la possibilità di esporre alcune mie foto alla NextCon che si è tenuta sabato in quel di Vimercate.
Se siete curiosi riguardo alla Convention vi invito a fare un giro qui o qui, per quanto mi riguarda posso dire che è sempre bello vedere tanto entusiasmo per un progetto culturale alternativo al mainstream. Sulla sostanza della proposta non mi pronuncio (ma lo farò presto, che qualche libro l'ho pure acquistato), ma visto che finalmente ho toccato con mano la connessione due parole sul movimento le voglio spendere.

Per quanto mi siano piaciute le persone coinvolte nel Connettivismo faccio fatica a riconoscermi in un movimento, in un qualsiasi movimento. Dal mio punto di vista l'etichetta connettivista, come tutte le etichette, può essere comoda per riconoscere, distinguere e collocare un'opera d'arte. È utile e forse anche necessaria per fare ordine e catalogare. Ma il fatto di stabilire a priori una connotazione, il rifarsi a un manifesto, lo schierarsi artisticamente, sono cose che non riesco a sentire come mie. Certo, il proporsi come movimento può essere un'efficace strategia di marketing per attirare a se le luci dell'establishment, ma dal punto di vista autoriale mi sembra un'inutile gabbia, che imprigiona eventuali episodi talentuosi e livella la proposta alla qualità media della stessa.
Ovviamente queste sono tutte impressioni generiche che non si riferiscono esclusivamente al movimento connettivista, che vanno ben al di là del felice incontro di sabato e che forse servono soprattutto a togliermi dall'imbarazzo che mi ha colto quando mi è stata rivolta la domanda fatale: ma tu, sei un Connettivista? Sono onorato di averne conosciuto qualcuno, ma no, non mi sento parte di alcun movimento. Preferisco accompagnarlo lungo la strada, goderne le opere e partecipare magari a qualche episodio lungo il cammino.

Detto questo, non posso che menzionare e ringraziare di cuore X per avermi invitato a partecipare alla NextCon; Alessio, Alex, Serena e Andrea che si sono fatti in quattro, sempre gentilissimi e disponibilissimi, per permettere a me e Annalisa di allestire la mostra nel migliore dei modi; tutti i Connettivisti, una banda di persone creative e positive, con quella vena di follia indispensabile per proporre fantascienza oggi; gli amici che ci sono venuti a trovare, e soprattutto Margotta, che connettivista non è, ma che si è rivelata davvero per una persona squisita (buon viaggio!) e last but not least, Annalisa, che è stata la mente (e il braccio!) per quanto riguarda l'allestimento dell'esposizione fotografica,

Ah… dimenticavo! Un ulteriore ringraziamento è d'obbligo alla persona sconosciuta (se fosse connessa si faccia viva!) che mi ha regalato la soddisfazione finale della giornata, portandosi a casa una delle fotografie. Grazie di cuore!

Per noi la serata s'è conclusa anzitempo, altri piacevoli impegni ci attendevano a Milano, però c'è rimasto il tempo per assistere alla proiezione di Con gli occhi di domani (stupefacente performance cinematografica, che a dispetto dei mezzi minimi utillizzati s'è rivelata notevole soprattutto dal punto di vista tecnico) proposta da Walter L'Assainato e Mauro Gazzola (andateli a trovare qui) e alla performance di Zoon e Kremo quest'ultimo in vena decisamente declamatorio/futurista che ha conquistato l'auditorio riuscendo ad unire in un mix azzardato ma perfettamente riuscito Fabrizio De André al manifesto connettivista.

In tarda serata c'è stato per noi il felice incontro con altre conoscenze che da virtuali si fanno sempre più concrete e reali. Parlo degli amici flickriani riuniti da Sarmax per festeggiare il suo compleanno: Kozan, Śiva , Giona, Auro, Meme, Koan, Pensiero, Berberenike … sono nomi che fuori dalla rete non diranno niente ai più, ma che nascondono dietro l'obiettivo delle loro macchine fotografiche un sacco di talento.
Queste sono le connessioni che mi esaltano.
Alla prossima!

2 commenti:

  1. No, tu non sei connettivista solo in quanto sei già un postconnettivista. Avendo fatta tua l'essenza del Movimento (ovvero la proiezione verso il futuro), e avendola estremizzata, sei invece molto connettivista nell'intimo, più di quanto ti senti ;-)

    Scherzi a parte, prima di scivolare sulle identità pirandelliane, il valore della connessione è davvero questo: tante teste che si uniscono per collaborare e discutere e, soprattutto, divertirsi e crescere insieme. Per me sabato è stata una giornata eccezionale, grazie a te e ad Annalisa, a tutti gli amici che prima conoscevo solo grazie alla mediazione di una linea telefonica e agli amici nuovi che ho incontrato proprio a Vimercate.

    Ultimamente ho la sensazione di ripetermi spesso... saranno i sintomi della sindrome di Matusalemme? ;-)
    X

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  2. Oh X, se la metti così, chi sono io per contraddirti? :-)

    Sottoscrivo in toto quello che scrivi sull'incontro di Vimercate.
    Speriamo si riesca a replicare presto.

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