23 maggio 2006

40


Originally uploaded by Iguana Jo.
Beh… ieri ho compiuto 40 anni. Non è cambiato niente, e niente doveva cambiare, però 40 è un bel numero tondo.

E pensare che quando avevo vent'anni ero convinto che a quaranta uno fosse a posto, che avrebbe finalmente capito come funzionano le cose, che sarebbe diventato una persona completa, adulta, pronta a tutto. Non dico saggia ma almeno matura.

Tutte cazzate.

Messaggio per i ventenni in ascolto: Kerouak (o chi per lui) aveva ragione, non fidatevi di nessuno sopra i trent'anni e a maggior ragione dubitate sempre della saggezza, del tono adulto di qualunque quarantenne vi si pari innanzi. Possono (possiamo) magari aver fatto più cose, aver visto di più, ma non è detto lo abbiano (abbiamo) capito. Per questo l'età non conta nulla…

Ora lo posso dire con piena coscienza della situazione :-)

11 maggio 2006

Questi luoghi desolati

Dirty Playground
Originally uploaded by Iguana Jo.
Siamo in tanti (vedi qui, per esempio) ci aggiriamo per questi luoghi dimenticati, abbandonati, in rovina. Si può spiegare quest'attrazione? Io ci provo, voi mi saprete dire...

I luoghi desolati che attirano i nostri sguardi curiosi sono fabbriche dismesse, colonie abbandonate, case disabitate. Tutti edifici in cui la presenza umana è ancora forte ma solo nei termini di ombre e ricordi, distruzione e abbandono.
Cosa ci attrae tra le ombre e le rovine? Cos'hanno questi luoghi di speciale?

Innanzitutto c'è il fascino dell'ignoto dietro casa. La possibilità relativamente comoda di esplorare territori sconosciuti, ma con tenaci agganci nella nostra memoria collettiva, e insieme la possibilità di trasformare una (ri)scoperta di vecchi spazi in un viaggio nel tempo casalingo. Il brivido di curiosità che suscita il passato, con le tracce lasciate dalle vite dei precedenti frequentatori dei luoghi che con fatica riconosciamo. Un po' come andare in visita a musei e cattedrali solo che in questo caso i passi e le mani della storia sono riconoscibili, non si perdono in un passato conosciuto unicamente per esperienza indiretta, ma tracciano collegamenti e suggestioni che ci appartengono direttamente, che non risalgono oltre la vita di padri, nonni, bisnonni.

O forse è l'attrazione per la decadenza, un'inconscia attrazione che ci spinge a intrufolarci nei territori morti a cui tutti apparteniamo. Il tentativo di dominare esplorandolo il senso del nostro stesso disfacimento futuro. Quasi che vedere un edificio morente renda più sopportabile e comprensibile il nostro stesso destino. In fondo se crolla la pietra e il mattone è logico e accettabile che lo stesso succeda alla carne.
Legata a questa riflessione c'è quella opposta, che senza vita, senza un'umana presenza tutto decade e crolla, che quello che tiene insieme il nostro mondo è la nostra semplice presenza. Ce ne andiamo, il mondo scompare (magari gli ci vuole un po', ma i segni del crollo futuro sono evidenti non appena si spengono le luci, si oltrepassa la soglia e addio, non si ritorna più, salvo che come turisti dell'abbandono).

Ma forse non è nulla di tutto questo, è semplicemente la necessità di un ritorno all'infanzia, al gioco insensato e puro, una sospensione temporanea e spaziale delle regole e imposizioni del nostro ordinato e repressivo mondo adulto, per tornare a sentire in mezzo ai territori desolati e senza legge l'incanto del mistero e la gioia dell'avventura che ci catturavano prima di mettere la testa a posto.

Mah...

…voi cosa ne dite?

03 maggio 2006

Rieccomi


Presenze
Originally uploaded by Iguana Jo.
Non so a quanti sono mancato (a parte la Lui- grazie di esistere Lui!), ma aprile è stato un mese parecchio intenso.Tra Rimini, Verona, Monza, ancora Rimini, parenti in visita, gite fuori porta, Bologna Reggio San Damaso, ponti vari e compagnia bella il mese è passato più veloce della luce e aggiornare il blog non era in cima alla lista delle priorità.

Siamo già in maggio il cavaliere s'è tolto dai coglioni (seeee....) non abbiamo ancora un presidente, ma fuori il sole splende per cui chissenegrega?

Per quanto riguarda le spedizioni riminesi vi rimando alle pagine di flickr dedicate all'argomento, qui non posso che ricordare le persone vecchie e nuove che abbiamo incontrato/conosciuto. Incredibile a dirsi (e nonostante la provenienza della maggior parte di loro :-) ci siamo trovati molto molto bene. Speriamo dunque in futuri nuovi flickr-incontri.

Per il resto mah... non so da dove cominciare. Per cui la faccio finita subito. Tanto qualche foto salterà fuori senz'altro...

Qualcosa che invece non posso rendere in fotografia è la scoperta musicale del mese. Grazie a Marco che me li ha fatti ascoltare posso finalmente dire di avere finalmente goduto di qualcosa di nuovo fresco e (molto) rumoroso. E per di più italiano. Sto parlando degli Intellectuals, duo romano (a quanto pare) che mi ha allietato i timpani col suo punk/garage/rock'n'roll. Non sono più molto aggiornato sulle nuove tendenze musicali, non so se esista una definizione migliore per la loro musica (ma è così importante?) so solo che era un bel po' di tempo che non ascoltavo qualcosa che mi facesse saltare dalla sedia. Loro ci sono riusciti dal primo ascolto, e ci riescono tuttora dopo un mesetto che girano sul mio mac. Provateli a vostro rischio e pericolo.

In un post di qualche tempo fa avevo decantato i meriti di Jonathan Strange e il signor Norrell, nel frattempo l'ho finito, e prima o poi ne parlerò in maniera diffusa, per ora posso solo ribadire che è un romanzo meraviglioso. Vediamo se nei prossimi giorni riuscirò a trovare unpo' di tempo per dilungarmi un po' di più sulle sue meraviglie.

Bona lì, come post di ritorno, riassuntivo/riempitivo può bastare. Ci sentiamo presto (spero!).