13 settembre 2012

Letture: Morire per vivere, di John Scalzi

© giorgio raffaelli
Morire per vivere (Old Man's War in originale) racconta la storia di John Perry, un anziano vedovo senza più molte motivazioni a proseguire nella sua abitudinaria vita terrestre, che paga il riconquistato benessere fisico con l'arruolamento nelle Forze di Difesa Coloniali, una sorta di Fanteria dello spazio che ricorda molto quella dell'omonimo romanzo di Robert Heinlein, romanzo di cui questo di John Scalzi è esplicito omaggio. 

Morire per vivere m’è piaciuto per il sapore nostalgico della scrittura di Scalzi. La fantascienza dell'autore americano ricalca modalità e sviluppo tipici dell'epoca d'oro della letteratura di genere: privilegia l’incalzare degli avvenimenti e non lesina idee meravigliose, magari a discapito della profondità di visione o della speculazione più spinta. Sull'impianto classico della vicenda John Scalzi innesta un linguaggio e un'attitudine, nei personaggi e nella scrittura, al passo coi tempi, insieme a una consapevolezza che esalta le sue capacità autoriali e rivela le sue passioni di lettore.


Il risultato più notevole del romanzo è la riuscita sintesi tra la dottrina militar/politica heinleiniana, e lo scazzo tipico del miglior Joe Haldeman (William Mandella. protagonista di Guerra eterna, è l'altro nume tutelare di John Perry e il suo spirito viene più volte evocato nel corso del romanzo). L'equilibrio tra due visioni antitetiche produce una curiosa versione di rassegnato pragmatismo yankee, capace di mescolare momenti a la “sterminiamoli tutti!” ad altri dove non si manca di sottolineare l’aspetto grottesco della situazione.
Nonostante le avventure di John Perry siano un’esplicita riscrittura di Fanteria dello Spazio (con tutte le caratteristiche ideologicamente ripugnanti del romanzo di Heinlein ben evidenti), l'abilità di John Scalzi nel mantenerne sotto controllo l'estremismo, rendendolo comunque percepibile, me le ha rese decisamente più digeribili di quelle del Johnnie Rico di heinleiniana memoria.

Morire per vivere è il romanzo d'esordio di John Scalzi, ed è il primo a venir tradotto in italiano nella neonata collana fantascientifica di Gargoyle Books. Spero che l'editore non si fermi a questo:  qualche tempo fa ho letto in originale che The Android’s Dream, che m'è parso romanzo ancor più ricco di suggestioni e maturo, oltre a essere decisamente divertente.

12 commenti:

  1. Haldeman mi piace un sacco, pur avendo letto un paio di romanzi. Quindi Scalzi, che naturalmente non conoscevo, rientra nella wishlist. Grazie. Come al solito.

    ps: Domanda da un miliardo di euro ed extra post... com'è che riesci a trovare il tempo per leggere così tanto? Tempo fa chiesi la stessa cosa a elvezio e mi rispose di corsi di lettura veloce... se hai vogli o non vuoi rispondere qui, mi trovi in pv sulla pagina del blog!

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    1. Non leggo tanto, o almeno non quanto vorrei…
      Al momento sono intorno alla quarantina di volumi/anno, fanno meno di un libro a settimana. Fino a qualche tempo fa leggevo ben di più.

      E no, non ho mai fatto corsi di lettura veloce (che nel mio caso non hanno molto senso, visto che leggo per diletto). Il tempo lo trovo guardando pochissima tv (che uso giusto per la play station e per vedere qualche film/serie) e approfittando di quell'ora di pausa pranza che trascorro sempre con un libro in mano.

      (secondo me Scalzi ti piacerà un sacco! Sono disposto a scommeterci!)

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    2. "Non leggo tanto, o almeno non quanto vorrei… "
      Questo è un problema comune :)
      Eh, in effetti la TV è un problema. Nel senso che io la tv la guardo zero assoluto per quanto riguarda la "programmazione standard". Tanto per capirci non saprei dirti "cosa fanno in tv stasera" e non so chi siano gli attuali protagonisti del palinsesto... sono fuori dal tunnel insomma. Perà film e serie sono una malattia!
      Quella dell'ora di pausa, in effetti, è una scelta che farei anch'io se non pranzassi con i colleghi. Ma un sistema lo trovo!

      Eh, si, anche io penso che Scalzi mi piacerà. L'ho ordinato ieri e luedì dovrebbe arrivare.

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    3. Quaranta l'anno? Ma è pochissimo ;)
      Io leggo circa il triplo
      (niente tv, quasi niente cinema/dvd, niente playstation e giochi di ruolo online...)

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    4. Eh! Si vede che non tieni famiglia! :-)
      Io negli anni buoni arrivavo ai 60 volumi/anno, ma ormai è da un po' che le medie son calate.
      Tra l'altro, e questo lo dico soprattutto a Eddy, da quando i figlioli sono cresciuti anche il consumo di film/serie televisive è crollato, mentre il tempo sulla PS è cresciuto leggermente.

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    5. A Marco non rivolgo più la parola, e lo sa!!! ;) (scherzo, naturalmente!)
      @Marco: non guardi tv\dvd\gdr\ps3? Non sei umano... xDxD

      Devo rivedere i miei tempi... :(
      Vi invidio... se quest'anno arrivassi a 25 libri sarei felicissimo!

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  2. Mi hai convinto a comprarlo.
    Tra parentesi, mi auguro che la Gargyle non solo continui su questa strada ma la implementi.

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    1. Compralo compralo!
      E magari aggiungici anche il Morgan uscito a maggio, che me hanno tutti parlato un gran bene.

      Speriamo tutti nella Gargoyle, che mi auguro inauguri al più presto anche una collana di ebook.

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  3. E' uno dei libri che voglio da tempo leggere. Mi sa che dopo la tua recensione, e' la volta buona :-)

    Barney

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    1. Ottimo!
      Ancora un paio di commenti come il tuo e poi chiedo una percentuale a Gargoyle! :-)

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  4. Il problema è trovarlo il libro, ho cercato in un paio di catene e sfortunatamente ancora non lo trovo!!

    La vita in provincia ha anche di questi svantaggi

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    1. Io l'ho preso on-line, e mi è arrivato il giorno dopo. Se vivi in provincia credo sia l'unica soluzione.

      Non mi pare di averlo visto esposto sugli scaffali nemmeno qui, almeno non alla Feltrinelli modenese.

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