11 giugno 2008

Indiana Jones e non ci sono più gli inseguimenti di una volta.


Originally uploaded by Morten Brunbjerg.
So cosa state pensando. Del resto me l'avevano detto tutti: ci rimarrai male, Indy è vecchio, son passati vent'anni…
Ma sono un testone. Anzi, di più: sono un testone romantico e Indiana Jones è un personaggio che mi ha accompagnato per un sacco di tempo. Il minimo che potessi fare era rivederlo al cinema per un'ultima volta, no?
Che poi, in definitiva, Indiana Jones è l'unico che non tradisce le mie aspettative. Si vede che anche Harrison Ford è affezionato a quella frusta e a quel cappello.
I punti dolenti son ben altri, su tutti l'incredibile sciatteria con cui è stato portato avanti il progetto. Tutta nella realizzazione del film sembra improvvisato, dal soggetto alla sceneggiatura, dalla scelta dei personaggi (quel tizio NON può essere il figlio di Indy!) alla post-produzione digitale. In parte ero preparato, a parte gli avvertimenti degli amici, sono ormai più di dieci che Steven Spielberg e George Lucas non raccontano una storia senza banalizzarla, che sembrano subordinare sceneggiatura e messa in scena a esigenze che con il Cinema hanno poco a che fare (penso a videogame e a spot pubblicitari, che mi sembrano essere diventati il loro obiettivo primario, almeno a guardare le ultime prove del dinamico duo). Però una certezza mi era rimasta. Almeno lo spettacolo puramente visivo, la tecnica sopraffina, la capacità di catturare lo spettatore con il movimento di macchina mescolato alla cgi, beh… questi aspetti li davo quasi per scontati avendo a che fare con la premiata ditta S & L.
Invece Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo è stata una delusione anche da questo punto di vista: troppo evidente l'uso del digitale all'interno di ambientazioni naturali (penso alla necropoli sopra Nazca, all'accampamento nella giungla, allo strapiombo a lato della strada, all'anfibio nella cascata, etc. etc.) troppo lunghe ed esagerate e pedestri molte delle scene d'azione (il serpente, l'inseguimento nella foresta, la discesa nel fiume, i vari meccanismi e i passaggi segreti), troppo macchinose e ripetitive le soluzioni narrative (gli interrogatori, i confronti tra i personaggi, le sparatorie).
Non tutto è da buttar via: il prologo è efficace, le formiche sanno di deja-vù ma mantengono una loro dignità, la scena finale è potente, ma oh… non stiamo mica parlando di un esordio, Spielberg e Lucas sono i due tizi che 'ste cose le hanno inventate e predicate e praticate come mai nessuno prima negli ultimi 30 anni!

Insomma, se ci si poteva aspettare qualche delusione dal vedere un Indiana Jones ormai invecchiato (e invece Harrison Ford è praticamente perfetto nel ruolo) quello che mi ha davvero deluso è stato constatare l'evidente decadimento senile dei creatori di sogni della mia generazione.
Per certa gente non sono i chilometri, son proprio gli anni…

4 commenti:

  1. A me il film è piaciuto. Il finale meno, un po' troppo fumettoso. Per quanto riguarda poi il figlio di Indiana Jones, devo dire che la scelta fatta non è malaccio. In fondo, anche il giovane Indy, ai tempi dell'Ultima Crociata, era una testa calda che odiava lo studio e il greco.
    Sulla sceneggiatura. E' un film per intrattenere, e devo dire che ci riesce benissimo. Forse un po' lungo, ecco, ma secondo me girato divinamente. Raramente vedo nei film moderni tanto equilibrio nel mescolare ironia, ottima azione (anche improbabile quando serve) e discreta fusione della cgi con il pacchetto attori. La scena dell'inseguimento delle Jeep mi è piaciuta moltissimo, ricordandomi quella simile girata ne Il Tempio Maledetto. E questo, quello dei rimandi e delle autocitazioni, è un bel modo per fornire all'appassionato un ulteriore appiglio, e non penso rappresenti un difetto come molti invece hanno evidenziato.
    Onde evitare un romanzo, aggiungo solo che Lucas - autore del soggetto e creatore del personaggio - non è Von Trier, e che ormai è uno di quei registi che ci ha abituati a storie al servizio del movimento piuttosto che della coerenza. Dal mio punto di vista, le stesse considerazioni potrei farle per la nuova (mediocre) trilogia di Star Wars, altro esempio di intrattenimento che ormai ha poco a che fare con la sci-fi... Vabbé, mi fermo qua, sennò non mi fermo più... io, con Indy, Martin McFly e Terminator ci sono cresciuto e potrei parlarne ad infinitum. ;)

    Un saluto, :)

    7di9

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  2. Da un lato mi fa piacere vedere che c'è chi ha davvero apprezzato il film, però un po' mi preoccupo: se questo è un buon esempio di cinema, gli altri Indy cos'erano? Capolavori ineguagliabili?
    mmmm…

    Ok, è intrattenimento senza pretese, ma oh… si vede che i miei standard sono troppo elevati.
    Ribadisco quindi quanto scritto sopra: secondo me la qualità complessiva del progetto lascia molto a desiderare.

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  3. Io credo a che a fregarli sia 'sta storia del Viaggio dell'Eroe...

    Comunque sottoscrivo - una delusione assoluta, pur partendo con aspettative molto molto basse.

    Per me ha una colpa su tutte - è noioso.
    La scena che ho preferito è - tu pensa - quella in cui Indy fa le valige e discute con l'ex rettore (ah, Marcus Brody, quanto ci manchi) di come sia passato il tempo e come siano cambiate le cose.
    Ma il resto?
    Triste.
    Molto triste.

    Mancavano solo gli ewoks, o Jar-Jar Binks. Però c'era il pargolo ribelle...
    Vedo emergere uno schema nell'opera di Lucas & Spielberg?

    Era infinitamente meglio il vecchio videogame, Indiana Jones and the Fate of Atlantis, sia come storia, che come azione.

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  4. Visto che siamo sotto a un post ormai antico che probabilmente non si filerà più nessuno, posso rivelarti un segreto?

    A me Jar Jar Binks non è affatto dispiaciuto. Al confronto degli Ewoks è un gigante!
    Di più: La minaccia fantasmao è il fim della seconda trilogia che ho apprezzato di più.

    Ed è decisamente meglio di questo insipidissimo - cavoli! lo si capiva sin dal titolo - quarto film di Indiana Jones.

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