21 aprile 2008

L'AstraCon che non c'è stata.


Originally uploaded by Iguana Jo.
Vi capita mai di viaggiare con un fuso temporale diverso da quello del mondo circostante?
Quest'ultimo fine-settimana c'era l'Astracon a Villasanta. Dovendo esporre i miei lavori io e Annalisa siamo partiti per tempo venerdì pomeriggio, abbiamo allestito lo spazio a nostra disposizione e poi ci siamo messi in paziente attesa, sia del pubblico che sarebbe accorso a fiumi, sia degli eventi che avrebbero animato la giornata.

Abbiamo temporeggiato.

Abbiamo visitato con calma le altre mostre.

Abbiamo aspettato.

Abbiamo chiacchierato con gli altri artisti.

Abbiamo atteso.

Abbiamo scambiato due parole con due persone in visita.

Siamo andati a fare merenda e siamo tornati.

Abbiamo bevuto un'altra birra.

Abbiamo aspettato ancora un po'.

Intorno alle 20.30 ci sono passati a prendere tre amici e siamo andati a cena.

Alle 21.00 era prevista la proiezione di Dark Resurrection. Vuoi per la compagnia, vuoi per la cena messicana, non ce l'abbiamo proprio fatta a essere presenti. Così ci siamo persi il primo degli appuntamenti clou della tre giorni fanta-connettivista.
Col senno di poi questa scarsa sincronia tra i nostri tempi e quelli della convention è stato il problema principale per tutta la nostra permanenza a Villasanta.
Comunque sia, questo è tutto per il primo giorno all'Astracon. Possiamo dire che abbiamo trascorso giornate più memorabili.


Sabato pomeriggio è trascorso come fosse una fotocopia del venerdì.
Sostituite lo spettacolo teatrale (in cui La Sentinella di Fredric Brown è stata fatta a pezzi da una messa in scena quanto meno incongrua - anche se la soggettiva sulle sabbie era davvero suggestiva, per i primi dieci minuti) alle chiacchiere con gli artisti.
Dopo qualche ora trascorsa in compagnia di Paolo nella vana speranza che qualcosa succedesse Ci siamo dati alla macchia. Spero per chi l'ha vissuta che la serata sia stata un po' più entusiasmante.

Noi domenica siamo ripartiti. I tempi morti delle due giornate precedenti hanno messo a dura prova la nostra resistenza. Sebbene mi fossi ripromesso di fermarmi almeno per il pomeriggio, non ce l'ho proprio fatta. Spero che la giornata e soprattutto l'appuntamento finale con Alan Altieri, Giuseppe Lippi, Silvio Sosio e Paolo Attivissimo, sia stato un successo. Me lo auguro per gli amici che a questa AstraCon credevano davvero, me lo auguro per chi ha fatto i salti mortali per organizzare e partecipare ai vari appuntamenti.
Io sono tornato a casa un po' sconfortato: forse siamo noi che abbiamo fatto fatica a sincronizzarci con i tempi della Con (quante volte ho chiesto cosa prevedeva il programma? proprio non voleva saperne di entrarmi in mente…). Forse era la Con ad essere un po' fuori tempo. A me è rimasta la sensazione di un'occasione mancata. L'anno scorso l'evento era riuscito senza dubbio meglio, pur con tutte le limitazioni sia di orari che di spazi.

Da questa AstraCon di positivo riporto a casa le chiacchiere fatte con Michelangelo Miani e con Gatto, i preziosi consigli e gli scambi di opinioni sulla maniera migliore di presentare il proprio lavoro, sull'esperienza del lavoro creativo e sul come si dovrebbe realizzare e presentare una mostra. Magari per tre giorni di Convention non è tanto, ma è sempre meglio di niente.


5 commenti:

  1. E io che ti ho cercato a lungo Domenica...
    Urge nuova tigellata:-)

    Un salutone da Simone

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  2. Ciao Simone!

    Per una tigellata il tempo si trova sempre!

    (oh… com'è andata poi domenica?)

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  3. Direi bene. Sono riuscito anche a salire sul palco e parlare di amiens e, credimi, non è stato facile. Non sono abituato a queste cose:-)
    Un salutone da Simone e ci si vede a modena:-)

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  4. Ottimo!
    Allora per la Feltrinelli siamo a posto! :-)

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  5. Chiaro che sì
    Ciao Giorgio dall'abate Simone

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