05 giugno 2007

Rapporto letture - Maggio 2007


Picture by Iguana Jo.
Mese positivo sul fronte letture questo maggio 2007. Romanzi e racconti magari più leggeri del solito ma con una qualità di scrittura sembra ben oltre la sufficienza.

Ma andiamo in fila. Di Accelerando di Charlie Stross e di Infect@ di Dario Tonani ho già scritto (vedi link), l'ultima lettura fantascientifica del mese è un classico: Largo! Largo! di Harry Harrison. Un romanzo decisamente consigliabile, scritto con uno stile pacato e avvincente, che descrive la progressiva dissoluzione di qualsiasi speranza nella New York sovrappopolata alla fine del XX secolo. Scritto negli anni '60 periodo in cui la crisi demografica calamitava l'interesse di molti scrittori di fantascienza Largo! Largo! si distingue per l'approccio noir, per il realismo dei dettagli e per la mancanza di qualsiasi retorica salvifica di solito ben presente nella sf americana del periodo. Una bella sorpresa insomma.

Cambiando totalmente genere ecco gli ultimi due volumi della trilogia di Bartimeus di Jonathan Stroud, L'occhio del golem e La porta di Tolomeo in cui si portano a compimento le vicende del giovane mago Nathaniel, del demone Bartimeus e si scopre il catastrofico esito delle trame di potere all'interno della nomenklatura magica che opprime l'Inghilterra.
Romanzi leggeri certo, adatti ad un pubblico di tutte le età, ma con un sottotesto molto interessante su potere, libertà e rivoluzione (mica robetta, eh!). Non male per un ciclo fantasy pubblicato sulla scia di Harry Potter, ma che riesce a splendere di luce propria illuminato com'è dalla presenza di un demone assolutamente brillante e da quella di un giovane mago che per una volta non si merita tutti gli onori della cronaca.

Infine un po' di violenza texana per concludere in bellezza questo mese di letture: ho finalmente letto In un tempo freddo e oscuro del grande Joe Lansdale. Nei racconti che compongono l'antologia ci sono tutti i temi e le situazioni cari all'autore texano: dal noir campagnolo, alla fantascienza tenebrosa, dal racconto brillante dalle venature splatter alla violenza più cupa e disturbante. Un volume per ribadire ancora una volta le capacità di scrittore di Lansdale, nell'attesa di qualcosa di più corposo e recente.

Per il mese prossimo attendetevi almeno un paio di antologie, con sapori tra il retrò fantastico dalla vecchia Inghilterra e lo stupefacente andante da quello che si appresta a diventare il mio scrittore serio (!) preferito.

2 commenti:

  1. Lansdale è mitico! Ho avuto il piacere di incontrarlo qui a Roma a una delle presentazioni organizzate dal suo editore romano, e l'affabilità con cui riceveva i lettori era stupefacente.

    Quando mi fece notare che la copia di "Maneggiare con cura" che mi stava autografando era un tascabile, gli risposi con un pessimo inglese scolastico che da studente squattrinato non potevo permettermi il rilegato. Non sembrò prendersela troppo, lui. Fanucci per fortuna era lontano... ;-)

    Buone letture per giugno, allora!
    X

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  2. É vero! Lansdale è lo scrittore perfetto! Terrificante come scrittura, gentile e disponibilissimo dal vivo.

    Io l'ho incontrato a Bologna, gli ho portato una caterva di volumi da firmare (erano una quindicina :-), lui non ha fatto una piega, s'è messo lì e me li ha autografati tutti sorridendo tra se…
    Un uomo, un mito.

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