22 maggio 2007

Accelerando


Picture by Iguana Jo.
Mi sono reso conto che qui dentro non ho ancora avuto modo di parlare di Accelerando. Rimedio subito, visto che nel giro di un mese il volume in questione dovrebbe essere finalmente disponibile anche nelle librerie italiane.

Accelerando è il romanzo più ambizioso di Charlie Stross. Partendo dai primi anni del prossimo decennio arriva alla fine del secolo (per quanto abbia ancora senso parlare di secoli…) dopo una sfrenata galoppata attraverso le trasformazioni che ci potrebbe riservare il prossimo futuro.

Le idee, le speculazioni, le invenzioni si sprecano: era dai tempi di Egan che non mi imbattevo in una quantità di creatività fantascientifica così densa per unità di pagine: dalla delocalizzazione della propria capacità cognitiva alla ristrutturazione del sistema solare, dalle aragoste spaziali ai nuovi sistemi legali per il controllo della schiavitù, dall'inumana espansione economica universale all'incontro con nuove entità intelligenti, fino all'indispensabile presenza del felino di turno.
Ma di notevolmente diverso dalle opere di Greg Egan in Stross c'è una leggerezza, una capacità di intrattenimento, una voglia di divertirsi e divertire che è raro trovare in un autore così all'avanguardia. Basti dire che ciò che lega i vari episodi in cui è strutturato il romanzo sono le vicissitudini della famiglia Macs, la battaglia legale post-separazione che mette a confronto Manfred e l'ex-moglie, i loro rapporti con la figlia e il destino del gatto domestico.

Insomma Accelerando è un romanzo trascinante, sorprendente, illuminante e divertente come da tempo non ne leggevo, una vera boccata d'ossigeno nel panorama fantascientifico internazionale.
Un romanzo da leggere assolutamente. Probabilmente ancora più indispensabile se solitamente non leggete fantascienza (e alla fine non vedrete più questo mondo con i soliti occhi).


14 commenti:

  1. Carissimo Iguana Jo,

    già prima della tua recensione avevo una grandissima curiosità nei confronti di Accelerando, ma adesso...
    Per quanto sia solo un piccolo assaggio, da "Giungla di cemento" (Delos Books) mi sono fatto l'idea che Stross non sia autore da prendere sotto gamba, neppure quando gioca con il lettore come fa il gatto col topo.
    Trattasi comunque di topo fuori del comune!
    A presto
    Dario

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  2. Ciao Dario!

    Di Stross avevo già letto i romanzi precedenti. Molto brillanti e avvincenti ma con personaggi un pochino troppo stereotipati per essere davvero esaltanti (ma comuque una spanna sopra quanto viene pubblicato solitamente in Urania, presenti esclusi :-)), Al confronto Accelerando è davvero un enorme passo in avanti.
    Qualcosa di folgorante, almeno per il sottoscritto.
    Non vedo l'ora di sfogliare la versione italiana, che a parte ogni altra considerazione non dev'essere stata una passeggiata per il suo fortunato traduttore.

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  3. Carissimo Iguana Jo,

    dopo "Giungla di cemento" mi sono fatto questa opinione: leggere Stross è un po' come mettere in bocca una manciata di ciliege; finisce che qualcosa sputi...

    Con "Accelerando" si manda giù davvero tutto?

    Ciao
    Dario

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  4. Bello il paragone!

    Non ho (ancora) letto "Giungla di cemento" e non so quali siano i noccioli a cui ti riferisci. In "Accelerando" io ho buttato giù tutto, piccioli compresi :-)
    Ma tieni presente che il mio inglese è tutt'altro che perfetto e quindi molte sottigliezze è probabile me le sia perse.
    (per esempio tutta la storia del Contatto che ho trovato parzialmente indigesta, non so se per causa mia o per effettiva debolezza della vicenda).

    In ogni caso ribadisco: Accelerando è al momento il miglior libro di sf letto quest'anno, e se la gioca al fotofinish con Banks, Egan e McDonald per l'ultimo lustro.

    Spero che poi mi farai sapere la tua opinione al riguardo.

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  5. Sì, senz'altro, anche se dubito che lo leggerò subito (la lista d'attesa è molto lunga). Intanto, ti "racconto" il mio fotofinish: Richard K. Morgan, Michael Mashall Smith, Maurice G. Dantec, Jeff Noon. Non necessariamente nell'ordine... E come vedi, esponenti di Sf molto diverse. Stross conto di metterlo tra loro.

    Ciao
    Dario

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  6. Dei quattro che citi non conosco Dantec. Cosa/come scrive?

    Degli altri tre Morgan e Marshall Smith non mi dispiacciono per niente, anche se non rientrano (ancora) tra i miei autori preferiti, Noon invece, di cui però ho letto unicamente le Piume di Vurt, mi ha lasciato del tutto indifferente.

    A proposito di autori vari, leggendo Infect@ in più di un'occasione m'è venuto in mente Jeter,l'hai letto o è solo un mio trip deviante? :-)

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  7. Comincio dal fondo: di Jeter ho letto solo Blade Runner 2 (il che equivale a essersi fatti un'idea mooolto parziale dell'autore), pur essendo stato diverse volte sul punto di cominciare Dr. Adder e Noir. Parlando di trip devianti, no problem, Infect@ lo è dall'inizio alla fine. Ed è bello che chi l'ha letto aggiunga a quelli dell'autore i propri personali...
    Morgan e Marshall Smith, a mio parere, hanno scritto quanto di meglio è uscito dopo il cyberpunk. Assolutamente imperdibili entrambi. Su Noon le nostre strade divergono: ribadisco l'eccellenza di questo autore, molto sottovalutato in Italia. Mi risulta che oltre a "Le piume di Vurt" da noi siano stati pubblicati soltanto "Polline", "Alice nel paese dei numeri" e un altro racconto lungo di cui non ricordo il titolo... Noon sì che è un trip!
    Maurice G. Dantec è un francese molto interessante. Ha scritto "Le radici del male", "Babylon Babies" e il celebre "Sirena Rossa", da cui è stato tratto anche un film di Olivier Megaton con Asia Argento ("Red Siren", Francia, 2001). Autore che va letto: un arrabbiato, con la febbre (alta)del noir e delle contaminazioni technothriller e fantascientifiche. Se ti piacciono i personaggi forti e le trame adrenaliniche è l'autore che fa per te. I suoi libri sono molto lunghi, ma scorrono come acqua (anzi, come il sangue!).

    Ciao
    Dario

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  8. Secondo me Jeter lo DEVI leggere! Noir E Dr. Adder. Secondo me ti piacerebbe parecchio entrambi (più Noir, probabilmente ;-))

    Non concordo troppo con la tua opinione riguardo Morgan e Marshall Smith, ma in ogni caso i due vanno tenuti marcati, che non sono proprio niente male.
    (per me il meglio del post-cyber lo hanno espresso/lo stanno esprimendo Stephenson, Banks, Egan, McDonald, Stross e lo stesso Gibson dell'ultimo romanzo…)

    Riguardo Noon che dire, il suo Piume di Vurt non m'è rimasto impresso per nulla. Da quel che ricordo l'impressione era di molto fumo e poco, pochissimo arrosto. Già il fatto che faccia davvero fatica a ricordare il romanzo è significativo. C'era una storia oltre ai tripponi da droga e desolazione?

    Dantec me lo segno, anche se con la coda di lettura pressoché infinita che mi ritrovo non so proprio quando mi capiterà di provarlo. Nel caso cosa mi consigli?

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  9. Sono alle prese con "L'era di Sinatra" di David Ohle, uno dei romanzi più strani che abbia mai letto. L'autore era l'assistente di Burroghs, incaricato di fissare su carta i sogni del maestro... Che dire, una discreta referenza, no? Sono all'inizio, non so se consigliartelo a occhi chiusi. Ma da quello che ho letto, direi di buttarti: è proprio stranissimo (per me un punto a suo favore).

    E poi, "Divided Kingdom" di Rupert Thomson (anche questo libro di ISBN Editore): su un'Inghilterra del futuro, suddivisa in regioni a seconda del temperamento dei suoi abitanti (collerici, malinconici, flemmatici e sanguigni)... Ti alletta? Un trip anche questo.

    Ciao
    Dario

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  10. Ora tocca a te suggerirmi qualcosa. Anch'io però ho una lista d'attesa lunghissima.
    D.

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  11. Grazie per i consigli sempre graditi (leggi roba ben strana, eh! :-)) anche se in realtà io mi riferivo a Dantec. :-)

    Comunque io segno che al prossimo giro in libreria qualcosa dovrò pur prendere…

    Cosa consigliarti… boh… ho paura di citarti tutta roba che conosci già.

    In ambito sf ti consiglierei senz'altro Necroville di Ian McDonald, Stelle Morenti Ayerdhal e Dunyach e tutto quanto il Banks su cui riesci a mettere le mani. (immaginando che consigliarti Stephenson o Egan sia inutile).

    Nel mainstream ti potrei consigliare Eggers (dio, praticamente) o Vikram Chandra, di cui è appena uscito il nuovo romanzo, ma in generale non saprei, non ho ancora a ben capito quali sono le cose che apprezzi di più. A naso direi il noir, ma sono piuttosto ignorante del genere (Chandler escluso).

    Se per caso apprezzi la fantasy fuori dal coro ti suggerirei Dumenticato Re Gudù della Matute o Jonathan Strange e il signor Norrell della Clarke.
    Ma ripeto, sono un po' colpi sparati a caso, che non so quanto ti possano effettivamente interessare.
    A me comunque sono piaciuti davvero molto!

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  12. Grazie, prendo nota. Al momento non è il noir che leggo di più, ma la sf. Difficile, però, specificare quale, mi considero un lettore aperto. Stelle Morenti ammetto che mi intrigava parecchio, ma poi sono passato ad altro senza averlo neppure aperto; di Stephenson ho letto solo Snow Crash (straordinario!), mentre - ahimé - ammetto di avere un falla enorme su Egan, di cui ho diversi libri (romanzi e antologie), ancora in stand by. Quanto a Banks, mi piace ovviamente, sia come autore di sf, sia come autore mainstream. Dalla fantasy è un po' che mi sono allontanato, salvo rapidissime incursioni. L'ultima è La presenza del drago del grandissimo Lucius Shepard. Visto che ti piacciono anche letture leggere (concordo in pieno sul fatto che ci si deve dedicare anche a quelle), ti consiglio di recuperare Macchine Mortali e il successivo Freyda delle Lande di Ghiaccio di Philip Reeve, un autore a mezza strada tra sf e fantasy, estremamente godibile e interessante. In Italia ha avuto un discreto successo, pubblicato da Mondadori per un pubblico di giovani lettori (ma la qualità è ottima e le idee davvero interessanti). Ho visto che ti appresti a leggere qualche antologia: prova Futureland di Walter Mosley, notevole. Sono poi curioso di sapere quali hai sul comodino e qual è questo autore che aspetta di entrare nella tua speciale top ten...

    A presto, ciao
    Dario

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  13. Philip Reeve me lo segno, sembra interessante (male che vada lo passo a mio figlio :-)

    Invece Futureland l'ho già letto, ma non mi ha convinto. (trovi qualche nota nel blog, guarda tra i tag a destra…).

    Se ti è piaciuto Snow Crash devi assolutamente provare L'eta del diamante. Un romanzo folgorante per le idee e la scrittura e poi passa al Cryptonomicon: nonostante la mole si legge d'un fiato ed è senza dubbio la cosa migliore mai scritta da Stephenson.

    (oh… ma tra tutte le letture dove trovi il tempo per scrivere??? Che qua stiamo già aspettando il seguito di Infect@! :-)

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  14. (ehe ehe eh. Vorrei saperlo anch'io! E' un continuo tira e molla tra lettura e scrittura...).

    Ho visto le tue foto: splendide, ma te ne parlerò più avanti. Se non ti dispiace, ti lascio la mia e-mail: dario.tonani@tin.it. Ho un piccolo progetto in testa, te ne vorrei parlare. Se mi lasci la tua te lo accenno.
    A presto
    Ciao
    Dario

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