31 maggio 2007

Un giorno a teatro


Picture by Iguana Jo.
Fare foto mi piace e sono abbastanza incosciente da volerci provare anche quando l'inesperienza e l'oggettiva difficoltà tecnica lo sconsiglierebbero. Quindi quando le maestre di mio figlio hanno cercato un genitore che avesse tempo e voglia di andare al Teatro Comunale per fotografare lo spettacolo che avrebbe festeggiato i 50 anni della scuola Collodi di Modena mi sono offerto volontario senza starci troppo a pensare sù. (ehi! il teatro comunale! poterlo girare dietro le quinte, su e giù per i palchi, fino agli angoli più nascosti! yuppie!)

Così preso dall'entusiasmo sono arrivato in teatro intorno alle dieci di mattina, che in teoria a quell'ora dovevano iniziare le prove generali. Fortunatamente le prove sono iniziate con un discreto ritardo e così ho potuto vagare indisturbato per tutto l'edificio. Ho scoperto che il Teatro Comunale è un vero labirinto, con porte che si aprono ovunque e conducono ovunque (tranne magari al luogo dove credevi di stare andando), che i camerini del teatro sono tutto tranne che lussuosi, e che ce ne sono ben quattro piani! che all'ultimo piano esiste un laboratorio di sartoria con tutto il necessario per la confezione di costumi al volo. Che ancora più in alto, nel sottotetto, sopra palcoscenico e platea, c'è una grande sala dedicata alla scenografia (però era vuota, mannaggia), che tra una sala prove e un ripostiglio ci sono pure degli uffici normali, che in un teatro ci sono più bagni che finestre, che le scale per il pubblico sono di media tre/quattro volte più larghe di quelle utilizzate dagli addetti ai lavori. Ho notato che esiste uno spropositato numero di porte tonde (chi ci aveva mai fatto caso prima?), che il retro del teatro assomiglia più a un magazzino in disuso che al luogo dove nasce lo spettacolo e soprattutto ho constatato quanto sia emozionante calcare l'enorme palcoscenico anche se non c'è nessuno a guardarti in platea.
Probabilmente lo si sarà capito, ma per me è stata la prima volta dietro le quinte di un teatro di queste dimensioni, con questa storia, ed è stata davvero un'esperienza.

Poi son cominciate le prove e io ho iniziato a fotografare bambini maestre e costumi, ho imparato la dura lezione degli scatti al buio (o quasi), la difficoltà del cogliere l'atto decisivo e quella della scelta della posizione, quest'ultima indispensabile per poter scattare durante lo spettacolo senza essere preso a calci da tecnici e affini. Alla fine tra le centinaia di foto fatte ce n'è qualcuna che non è nemmeno troppo male. Insomma per essere stata la mia prima volta a teatro è stata una gran bella giornata.

…e lo spettacolo? Beh… i bimbi son stati magnifici, pazienti e precisi come non mi sarei mai aspettato. Le maestre alla fine avevano più di un capello dritto, ma anche per loro la soddisfazione è stata tanta. Il pubblico di genitori era ovviamente entusiasta.
Meglio di così di non poteva andare!


3 commenti:

  1. Bello, rende l'idea, in piccolo noi del pubblico abbiamo vissuto +/- le stesse emozioni, la cosa che più mi ha colpito oltre naturalmente allo spettacolo molto bello, sono stati i momenti di pausa iniziali e a meta' spettacolo, con genitori, fratelli, sorelle ed amici che si salutavano dai palchi e dalla platea.
    Teatro, spettatori, attori e pensieri uniti in un unico blocco... non male! (Frizio)

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  2. dev'essere stato proprio bello Giorgio!
    Mi è piaciuto leggere il racconto del tuo giorno a teatro...
    e beh..mi sto vedendo le foto ora!
    belleeee

    anna (confusedvision)

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  3. Ciao Frizio (& family) benvenuto da 'ste parti! :-)

    Sì, una giornata spettacolare Anna, e grazie per i complimenti. :-)

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