13 dicembre 2006

Dieci fantascientifici scossoni

…as it spins in revolution
Picture by Iguana Jo.
Come promesso ecco a voi la seconda top-ten fatta in casa. In questo caso la classifica è un po' atipica. Per stilare l'elenco che segue non ho considerato i meriti letterari specifici o la qualità intrinseca dei romanzi ma solo la successione temporale delle letture.

Ecco dunque i dieci libri di fantascienza che più hanno scosso il mio immaginario. Ogni valutazione sulla mia salute mentale è a vostra discrezione.


10 - Cronache Marziane di Ray Bradbury
Mi ero affacciato da poco sulla scena fantascientifica. A quei tempi ero ancora immerso nell'atmosfera positiva e illuminata del buon dottore e scoprire come gli stessi luoghi protagonisti dell'avventura più sfrenata potessero assumere tinte più malinconiche e a tratti oscure fu una vera e propria rivelazione.

9 - Scambio Mentale di Robert Sheckley
La follia applicata alla fantascienza. Una trascinante scorribanda per l'universo alla faccia di ogni presunta convenzione o coerenza scientifica.

8 - Il mondo sommerso di James G Ballard
La scoperta dello spazio interno insieme alla lucida devastazione della realtà quotidiana. L'approccio inglese alla catastrofe.

7 - La vita, l'universo e tutto quanto di Douglas Adams
Non è la Guida, ma è con questo volume che ho scoperto la demenziale miscela di humour britannico e follia galattica dell'autore inglese. Grazie a letture come questa ho compreso il senso della vita e non ho più scordato l'asciugamano.

6 - Hyperion di Dan Simmons
Tutti ci prendiamo delle pausa. Il mio rapporto con la fantascienza è ripreso con questo romanzo. Un compendio di quella che era stata la fantascienza nei 40 anni precedenti. Un ottimo sistema per ritornare a frequentare il genere.

5 - Neuromante di William GIbson
Una supernova per l'immaginazione. Dopo aver letto questo romanzo nessun'altra lettura è stata più la stessa. La luce in un mondo fantascientifico sempre più crepuscolare e asfittico.

4 - Snow Crash di Neal Stephenson
Brillante come una spada sguainata nello spazio oscuro della matrice. Non è un romanzo perfetto, ma ohhh… che tiro!

3 - Necroville di Ian McDonald
Amore a prima vista anzi, dopo 40 pagine. Un romanzo che ti riconcilia con la vita l'universo e tutto quanto di fantascientifico ti salti in mente di infilarci. Passione pura.

2 - Use of Weapons (La guerra di Zakalwe) di Iain M. Banks
Non credevo fosse possibile coniugare etica politica divertimento e grosse esplosioni spaziali beh… Banks continua a farlo con fantastici risultati. E poi c'è la Cultura, la prima utopia in cui vorrei davvero vivere.
(Qui puoi trovare qualche altra nota sul romanzo)

1 - Diaspora di Greg Egan
Avrei potuto chiudere la classifica con qualsiasi opera di Egan. Ho scelto Diaspora perchè è forse il suo romanzo più estremo, ambizioso ed entusiasmante. Al momento attuale nessuno come lui sa toccare i confini del mio immaginario, nessuno unisce l'estrapolazione scientifica con il dubbio etico e la riflessione umanistica come lui sa fare. Peccato sia davvero difficile reperirlo in circolazione perché è la lettura ideale per comprendere un mondo sempre più immerso nel caos e e sperare che dalla complessità emerga infine uno schema comprensibile,

6 commenti:

  1. Un percorso senz'altro degno di rispetto, Iguana. Insomma, partire da Bradbury per approdare a Egan è indice di una escalation immaginifica che definirei "pericolosamente pre-singolare" ;-)

    Passando per Ballard, Gibson, Simmons, McDonald, Banks... Io non avrei saltato Delany, né Dick... ma i gusti son gusti. Anzi, a breve appronto una TT dedicata anch'io!

    X

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  2. eheheh :-)

    Una nota riguardo a Delany che, al contrario di Dick, è sicuramente uno dei miei autori preferiti.

    La sua assenza dalla TT si spiega col fatto che il libro che avrei dovuto inserire, Storie di Nevèrÿon, non è propriamente fantascientifico…
    Mentre per rimanere nel genere, il romanzo a cui sono più affezionato rimane La ballata di Beta 2, che Nova seppur decisamente superiore alla media non mi ha entusiasmato come mi aspettavo.
    Invece Einstein Intersection me lo devo davvero rileggere, che proprio non me lo ricordo :-(

    Attendo con curiosità la tua TT!
    (e spero nell'illuminazione per il tema della prossima :-))

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  3. Noto con sorpresa la mancanza di Dick ... comunque per 3 su 10 concordo con te (Hyperion, Snow Crash e Neuromante appartengono anche alla mia top ten).
    Di Banks, che ho iniziato a leggere grazie a te, mi è piaciuto molto "L'altro Universo", lo scambio di comunicazioni tra le navi è fantastico ...

    ciao
    Vittorio

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  4. Ciao Vittorio! Sui motivi per cui Dick non è nelle mie top ten magari mi dilungo in qualche nuovo post. Rimani sintonizzato.

    (btw questa non è la top ten dei migliori libri di sf mai letti (tempo che in quella Sheckley, Adams e Simmons verrebbero depennati) è solo quella dei romanzi che mi hanno colpito di più al momento della lettura.)

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  5. Mammamia, una top-ten! Le credevo estinte come le buone maniere.
    I dieci libri di sf che hanno cambiato il (mio) mondo... Dunque: più che per libri parlerei per autori.
    1. Ballard, in particolare Vermilion Sands, Mondo sommerso e Terra bruciata - ma in complesso tutto di B., romanzi e racconti. Non solo il disastro planetario, ma le peculiari personalità e gli oggetti ossessivi: il medico, il pilota, le dune, le piscine vuote... Di alcuni oggetti mi sono appopriata
    2. Dick. Eggià. Ero giovane. Ma io ci sono cresciuta con Parlmer Eldritch, Ubik, la infinita galleria dei falliti dickiani.
    5. Michael Moorcock - tutto Jerry Cornelius, e un po' di Elric. Figure di una potenza maschile arrovellata e confusa che promette visibilia.
    4. Robert Scheckley, quando fa il filosofo sarcastico stile California, l'antologia Giardiniere di uomini, in particolare.
    3. Delany. Guarda che è un genio,rileggilo, specialmente le sue ultimissime cose. Di lui i più apprezzati: La ballata di beta-2, T.E.C, Babel-17, Dhalgreen, Drftglass, il ciclo di Neverjhon.
    8. Heinlein. Sia la parte militarista e conservatrice sia quella barocca e sporcacciona, perché mi piacevano la sua scrittura e la sua cultura.Diventava spesso noioso, ma era un maestro nel rigirare la frittata del cliscé (sic). E sapeva far ridere, e ridere di sè.
    7. Gibson. Vero, dopo Neuromante la vita è stata diversa.
    6. Alexei Panshin. Il più spassoso, il più intelligente. La sua trilogia di Villiers mi ha aperto orizzonti di leggerezza e di stile personale.
    9.Thomas Disch. Campo Archimede. Terra all'infinito. Tremendi.Grotteschi. Realistici in modo inquietante.
    10 Qui s'accalca una polvere di Cantor: Connie Willis, Bujold, Gaiman, Bester, Herbert ...
    Però domani ti farei probabilmente una classifica diversa: siamo corpuscoli, ma soprattutto onde.
    Grazie del divertimento:-)

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  6. Eh!
    Ma con gli autori è troppo facile!
    Pescare 10 titoli 10 è moooolto più difficile (e divertente, altroché!).
    :-)

    In ogni caso la tua lista è molto significativa.
    Tra i nomi che citi non mi sono ancora imbattuto né in Panshin (che proprio non conosco) né in Disch (che è in attesa di lettura da un sacco di tempo). Gli altri, chi più chi meno, fanno parte anche della mia storia di lettore.

    Noto invece che mancano dalla lista gli autori venuti alla ribalta negli ultimi vent'anni (infilare tra la polvere Bujold o Willis o addirittura Gaiman, che è un fantasista, non vale).
    Bisogna che tu faccia assolutamente qualcosa al riguardo!

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