© giorgio raffaelli |
Rompere il ghiaccio con un post qualsiasi, tanto per. Forse è proprio questa la terapia migliore per resuscitare 'sto posto. Il primo passo è sempre il più difficile, che visto da fuori il blog mi mette sempre un po' soggezione. Dopo tanti anni qui dentro mi sento sì a casa, ma vorrei alzare sempre un pochino l'asticella, che mi piace pensare di avere ormai stabilito un certo standard nella qualità dei miei post, e nonostante guardandomi in giro ci siano blog molto più curati, accurati, e interessanti del mio, ho la presunzione di pensare che il mio contributo alla rete non sia proprio da buttar via.
Ma come spesso accade, il ritmo è tutto, e per me interrompere le trasmissioni significa poi sputare i famigerati pallini per riuscire a ricominciare.
La mia assenza dalla rete è dovuta a una serie di motivi che si sono sommati in queste settimane, lasciandomi con ancor meno tempo e risorse del solito da dedicare a queste pagine.
Come di consueto - vedi pure gli anni precedenti - settembre è il mese terribile per chi lavora intorno al mondo della piastrella, che a fine mese c'è a Bologna la più importante fiera mondiale del settore. Questo significa lavoro lavoro lavoro che va via via aumentando dal ritorno dalle ferie fino alla data fatidica dell'evento. Ma settembre è anche il mese di riapertura delle scuole, con conseguenti nuovi impegni per grandi e piccini, oltre ad un significativo cambio di fuso orario familiare, per tacere della logistica dei trasporti, dell'utilizzo dei bagni e del controllo compiti. Prima ancora della scuola è ricominciato il rugby, che se in settimana riduce ulteriormente il tempo libero familiare, nel fine settimana diventa un impegno a cui faccio davvero fatica a rinunciare (e i risultati si vedono, anche se solo su facebook).
Come se non bastasse, abbiamo finalmente deciso di ristrutturare la cucina di casa, e tra scelta di mobili e piastrelle, accordi con idraulici e muratori, dislocazione di stoviglie e elettrodomestici per tutta casa, 'sta scelta ci ha impegnato non poco nelle ultime settimane. Ora i lavori sono cominciati, speriamo non ci siano intoppi e sorprese in corso d'opera.
C'è poi quell'altro progetto in fase d'incubazione, che se è vero che non m'impegna molto come tempo, assorbe comunque molte delle mie limitate risorse mentali. Non sono ancora pronto a parlarne, ma se son rose, beh… fioriranno presto.
Nonostante la quantità d'incombenze, in queste settimane sono riuscito a leggere più di un buon libro e a vedere un paio di serie tv che ci hanno appassionato come da tempo non accadeva. 'sta cosa delle visioni televisive seriali mi ha sorpreso, che era dai tempi di Battlestar Galactica che non mi capitava di essere così ligio davanti alla televisione, ma forse l'overload lavorativo e familiare degli ultimi tempi ha contribuito a riavvicinarmi al divano di casa. Comunque sia, ci siamo sparati per dovere genitoriale prima, per piacere poi, la seconda noiosissima stagione di Walking Dead e poi la terza che invece è decisamente meglio (non potevamo certo permettere che i figli la vedessero e noi, no, giusto?), ma soprattutto abbiamo scoperto quel capolavoro sconosciuto (a noi!) della versione USA di Shameless, che è forse la cosa migliore vista in assoluto nell'ultimo decennio (boom!). Abbiamo appena finito di gustarci la prima stagione, ma i Gallagher già ci mancano.
Insomma, come sempre, faccio cose, vedo gente, mi tengo impegnato, ma non mi sono scordato del blog. Ora il ghiaccio è rotto, 'mo vediamo di non rimanerci in mezzo.
…
Ti capisco perfettamente. Io sono nelle medesime condizioni.
RispondiEliminaShameless... è una vita che mi dico di guardarlo e non ho mai deciso veramente.
Almeno dimmi che libri ti sei spiattellato così mi togli una curiosità! ;)
Io sto leggendo il ciclo della Terra Morente di Vance, ma ti dico, non mi sta proprio entusiasmando, pur essendo una buonissima serie di romanzi...
Dei libri se ne parlerà in maniera più approfondita più avanti (spero!), che c'ho un arretrato da far paura. Tra i titoli letti negli ultimi mesi spiccano Moxyland di Lauren Beukes per il versante fantascientifico e Primo comando di Patrick O'Brian per tutto il resto. Dopo averne sentito tanto parlarne in giro ho voluto finalmente provare a leggere il primo romanzo di 'sta saga marinaresca e mi ha davvero colpito.
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