© giorgio raffaelli |
Vi lascio con alcune considerazioni nate in queste ultime ore prima di mettersi in viaggio, da verificare lungo la strada.
- Camminare è un lusso.
Lasciate pure che dicano quel che vogliono, ma potersi permettere cinque giorni da trascorrere in un viaggio come quello che mi aspetta, cinque giorni di fatica e di sudore, con la pioggia o sotto il sole, te lo puoi permettere solo se stai bene, se hai un lavoro decente e qualcuno che ti aspetta a casa.
Sì, sono fortunato.
- Camminare regola le distanze.
La distanza fisica, quella delle ore di marcia, dei chilometri fatti e quelli che mancano all'arrivo, questa distanza è completamente sotto controllo, dipende da te e da nessun altro.
La distanza dal paesaggio si azzera. Sei lì, niente filtri, niente scappatoie: se piove ti bagni, se inciampi cadi, se è bello godi, al ritmo del tuo passo.
La distanza aumenta con chi nei posti che attraversi ci vive invece tutto l'anno. Non farti illusioni, il tuo passaggio è quello di un turista, per quanto tu vada lento, in un momento arrivi, quello successivo è come non ci fossi mai stato. La vicinanza è tutta negli istanti, e ci vuole fiuto, e ci vuole fortuna.
- Camminare è conoscenza.
Di te stesso soprattutto, che non sono più abituato a stare da solo, in silenzio, per giornate intere. E questo è già un motivo sufficiente per partire.
- Camminare è semplice.
Lo può fare chiunque: alzi un piede, ne alzi un altro. Niente di speciale. Camminare non è una gara, non è un impresa, è un modo come un altro di passare il tempo. Camminare non rende migliori se non vuoi che lo faccia e la stessa cosa la puoi dire per qualsiasi attività tu decida di fare.
- Camminare è bello.
L'ho già detto, per me camminare è l'attività che più si avvicina alla meditazione. Libera e rigenera, insegna e protegge. E poi tonifica l'organismo ed è capace di rimetterti in forma. Anche se, almeno in questo senso, giocare a rugby è comunque più divertente.
- Camminare è faticoso.
…e lungo. Se lo scopo era andare a Firenze, in un'ora di macchina ci arrivavo.
Quel che importa è la strada, non la destinazione.
Ci si rivede la prossima settimana.
…
In bocca al lupo!
RispondiEliminaOh! Lo sai che mi hanno segnalato la presenza di lupi sull'Appennino?
EliminaTu non ne sapevi nulla, vero? :-)
XDXDXD
EliminaChe scemo che sono... ;)
eheheh!
EliminaComunque i lupi non li abbiamo incontrati: solo lucertole, mantidi e altri insetti assortiti, pecore e volatili vari, un cavallo, un capriolo e due scoiattoli.
Ah… e poi un sacco di cani di tutte le taglie e dell'umore più vario, ma comunque rumorosi. (e non ti ho ancora detto delle scimmie!)
Tutta la mia stima :)
RispondiEliminaEsagerato! Vado a fare due passi, mica l'Appalachian Trail!
EliminaE vai! Mi dispiace soltanto di abitare molto lontano, ma mi basta ripensare alle mie interminabili camminate in montagna per sentirmi subito solidale.
RispondiEliminaLa prossima volta ci organizziamo per fare un giro in compagnia (vedi quel che scrivo sotto a Marco).
EliminaSono molto invidioso. Se sopravvivi dobbiamo rifarlo più in là.
RispondiEliminaTu inizia ad organizzare, che un giretto per le cinque terre in primavera non sarebbe male…
EliminaBuona camminata :)
RispondiEliminaGrazie!
EliminaE' bellissimo che tu lo faccia. Spero che nello zainetto ci sia posto per la macchina fotografica.
RispondiEliminaPiuttosto lascio a casa le scarpe! :-)
Eliminaposso venire :-)))
RispondiEliminaOrmai è tardi, sorry…
EliminaCiao Giorgio,
RispondiEliminaquesta mattina sarà dura concentrarsi dopo aver letto i tuoi commenti.... due giorni prima della mia partenza per unirmi al viaggio. La giornata è ottima e vorrei essere già lì... Ma cerco di non lamentarmi e di accontentarmi di 3 giorni...
Ci vediamo a Madonna dei Fornelli.
Massimo
\m/
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