14 ottobre 2010

Venti canzoni


Picture by Iguana Jo.
Le regole del gioco le ha stabilite Davide qui. Io ci ho messo più di due settimane a sfornare l'elenco che segue: scegliere solo venti canzoni è stato più difficile di quanto credevo (non so più quante volte ho riscritto la lista in questi giorni, e se dovessi riscriverla domani sarebbe ancora diversa).
Ma non posso rimandare oltre, quindi bando agli indugi e via che andiamo.
In rigoroso ordine alfabetico questi sono i venti 45 giri virtuali che non mi stanco mai di ascoltare:

AC/DC - Highway to Hell / Back in Black
Gli AC/DC sono stati il primo gruppo capace di far tremare le casse del mio registratore. Il primo per cui ricevevo pressanti richieste di abbassare il volume. Per molti anni ho smesso di ascoltarli, ma mio figlio li ha appena scoperti. Bon Scott è ancora capace di tenerci buona compagnia.

David Bowie - Space Oddity / Heroes
Anche Bowie arriva diritto dritto dalla mia adolescenza. Ma certe canzoni non le scordi più.
Queste due rimangono tuttora tra le mie preferite.

Nick Cave - The Mercy Seat / Babe, I'm on Fire
Il fantasma di Nick Cave mi perseguita da anni. E sono anni in cui la sua musica è stata un continuo crescendo. Ho scelto The Mercy Seat per la sua carica devastante, Babe, I'm on Fire perché nonostante il disco da cui provenga non sia certo memorabile, la progressione di questo pezzo lo è alla grande.

The Clash - London Calling / White Riot
Difficilissimo scegliere un pezzo, forse ancor più complicato sceglierne due. Ma tant'è. Ecco i Clash.

Eddie Cochran - Summertime Blues / C'mon Everybody
Da qualche parte bisogna pure cominciare. E la musica di Eddie Cochran era la più sporca e cattiva tra i rocker delle origini.
Energia grezza.

Dresden Dolls - Coin-Operated Boy / Girl Anachronism
I Dresden Dolls sono in questo elenco in rappresentanza della musica che ascolto di più in questi ultimi tempi, Se la sono giocata con una delle varie incarnazioni di Jack White e con i Gogol Bordello. Ha vinto Amanda Palmer, ma è stata dura.

Jimi Hendrix - Voodoo Child / Crossroad Traffic
Uno spazio per Jimi Hendrix ci sarà sempre, dovunque e comunque. Questa è storia.

Nirvana - Smell Like Teen Spirit / Come As You Are
Nevermind è stato il primo CD che ho comperato quando mi sono finalmente potuto permettere uno stereo. Una boccata d'aria fresca (si fa per dire) in un periodo in cui facevo fatica a trovare la strada giusta.

Pearl Jam - Rearviewmirror / Once
I Pearl Jam mi hanno regalato uno dei migliori tre concerti della mia vita e tra tutti i loro pezzi Rearviewmirror è la canzone a cui sono più affezionato. Per la B-Side la scelta è stata difficile. Ma Once è il primo pezzo del loro primo disco. E chi ben comincia…

Pink Floyd - Hey You / Wish You Were Here
Ho imparato l'inglese con i testi di The Wall. Anche se ormai li ascolto di rado, e più i primi dischi degli ultimi, un posticino per i Pink Floyd lo dovevo trovare.

Otis Redding - Try a Little Tenderness / (Sittin' on) The Dock of the Bay
Il Rythm & Blues, il Funky, il Soul, sono diventati una parte dei miei ascolti sempre più importante nel corso degli anni. Se il rock nel mio immaginario è rabbia ed energia, la musica nera è passione e godimento. Scegliere un solo autore o una sola canzone è impossibile, ma citare Otis Redding è obbligatorio.

R.E.M. - Everybody Hurts / The One I Love
Di certo i R.E.M. hanno composto canzoni più significative delle due che ho scelto. Ma a queste sono particolarmente legato, Bei ricordi, bella gente, ottima musica.

Sam & Dave - Hold on, I'm comin' / Soul Man
Hold on, I'm comin' risale al 1966 (gran bell'anno, lasciatemelo dire!) e non ha niente del suono patinato tipico Motown che ha dominato la scena R&B negli anni successivi, suono ed etichetta cui si deve il successo della musica nera tra noi visi pallidi. Sono tutt'ora molto grato ai fratelli Blues che me l'hanno fatta scoprire.

Sly and the Family Stone - If You Want Me to Stay / Underdog
Avrei potuto mettere in lista qualche pezzo di Prince, o di James Brown. Ho scelto Sly and the Family Stone per le buone vibrazioni che non smettono di trasmettermi.

Patti Smith - Dancing Barefoot / Because The Night
Patti Smith come i Clash come Nick Cave come Tom Waits è tra i pochissimi artisti che non ho smesso un attimo di ascoltare negli ultimi vent'anni. Scegliere un pezzo o due è una tortura. Beccatevi questi che mi permettono di infilare di soppiatto anche qualcosa del Boss nel mucchio.

Sonic Youth - Teen Age Riot / Sugar Kane
I Sonic Youth sono nell'elenco più per meriti assoluti, che per le singole canzoni scelte. Nel loro caso faccio fatica a isolare un brano dall'impatto complessivo di ogni singolo disco. Per me i Sonic Youth hanno rappresentato la scoperta delle qualità del rumore e il piacere della distorsione. Se devo pensare a un suono che abbia segnato il cambio di millennio, io penso a loro.

Stiff Little Fingers - Alternative Ulster / Tin Soldiers
Fino a pochi anni fa non avevo mai visto gli Stiff Little Fingers dal vivo. Vedere questi pimpanti cinquantenni ancora carichi, divertiti e divertenti, alle prese con le canzoni che hanno formato il mio gusto per questo tipo di sonorità è stata una specie di rivelazione. Provenendo da una terra altrettanto divisa, Alternative Ulster è un inno che m'è venuto facile far mio.

Suicide - Ghost Rider / Frankie Teardrop
La fantascienza che amavo (e che tuttora fa battere il mio cuore) fatta musica. È noto che William GIbson ai tempi di Neuromante ascoltava gli Steely Dan, ma per me il suono dello Sprawl è quello dei Suicide. Shock e poesia, anche senza chitarre.

U2 - One / The Unforgettable Fire
One è La canzone. Forse l'unica in questa lista per cui non ho avuto alcun dubbio. In One c'è tutto. Ma se per voi mancasse qualcosa, lo trovate in The Unforgettable Fire.

Tom Waits - Ol' 55 / San Diego Serenade
Negli oltre quarant'anni di carriera Tom Waits ha attraversato tutto lo spettro sonoro, dal pop al rumore, dal blues all'avanguardia, dal piano alle percussioni. Difficile decidere qual è il mio Tom Waits preferito. Ho deciso di puntare al passato, un po' per l'innegabile nostalgia, un po' perché certe canzoni viaggiano da troppo tempo insieme a me per poterle ignorare.


OK. È tutto. Ma che fatica!

Prossimamente le grandi assenti: le venti canzoni italiane che hanno fatto la (mia) storia. Iniziate a preparare le vostre liste!

21 commenti:

  1. Oooooh, questa sì è una compilescion coi fiocchi!
    Vabbè, ho capito che toccherà pure a me, datemi qualche giorno per mettere ordine e poi ci risentiamo.

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  2. Bravo Re Ratto!
    Più compilescion per tutti! :-)

    (voglio vedere quanto ci metti, a scrivere la tua lista.)

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  3. Però ti sei scordato le citazioni del testo :-P
    Con i Suicide mi hai stupito, per il resto: una discografia di tutto rispetto :-)
    Sto pensando che nel mio caso forse potrebbe essere più facile del previsto, o magari anche no :-D
    Ci provo?
    Sono quasi sicuro che lo farò :-D

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  4. progetto fico, appena posso vi seguo :)

    "Space oddity" l'ho scoperta - sigh - a 31 anni. Ero a Varsavia e un mio amico la cantava accompagnandosi con una chitarra da due lire. Probabilmente è stata una delle poche, vere, folgorazioni musicali post-adolescenza.

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  5. Sorpresona Dresden Dolls!
    Ti appoggio tutto, sembra un concentrato di tutte le varie fisse che ho avuto in diverse fasi della mia vita.
    Sostituirei Eddie Cochran con i Ramones e sceglierei qualcosa di più antico per gli U2! ;-)

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  6. E' una bella lista (a parte quella lagna della ballata degli U2). Parecchi dei nomi che hai scelto mi piacciono molto,e ne abbiamo anche uno in comune. Però dai, non è più schizofrenica della mia :)
    Anch'io sono rimasto sorpreso soprattutto dall'inclusione di Suicide e Dresden Dolls, ed anche forse da Nick Cave, perché non me l'avevi detto quando t'ho raccontato di essere appassionato di musica australiana - o magari non lo consideri più tale?

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  7. Sarmax! Dani!
    Che bello leggervi da 'ste parti!

    Le citazioni dei testi non le ho messe apposta, che per un buon 60% delle scelte le parole sono state del tutto ininfluenti per quanto riguarda il gradimento della data canzone.

    I Suicide in effetti si mettono un po' di traverso sul mio percorso musicale, ma mi hanno folgorato sin dal primo ascolto (una compilation su cassetta di gruppi punk - e dintorni - fine anni settanta, che mi domando ancora come sia mai potuta capitarmi in casa…). Ho pure tutta la discografia di Alan Vega, se può interessare :-)
    Invece i Dresden Dolls non sono poi così sorprendenti: ho sempre avuto un debole per il musical, e mi pare che loro coniughino molto bene una certa vena punk con un che di teatrale.
    E no, Dani, niente Ramones per me, sorry. Per quanto mi siano simpatici non li ho mai retti sulla lunga distanza.


    @ Gianluca: Space Oddity è speciale. Ha quarant'anni ma sembra scritta ieri. Ed è vero, da grandi è difficile rimanere folgorati da qualcosa di nuovo. Però a volte capita.
    Aspetto di leggere la tua lista!


    @ Marco: per sabato ti sto preparando una megacompilation con solo Bono e soci. Se non sbaglio per arrivare a Nizza Monferrato ci vorranno giusto quelle 4/5 ore! :-)

    La volta che si parlava di gruppi australiani avevo accennato ai Bed Seeds, che insomma, tanto australiani non sono. BTW se penso a Cave, la sua provenienza antipodale non è proprio la prima cosa che mi viene in mente.

    Comunque se vuoi preparare una bel CD che mi aiuti ad orientarmi - e a scoprire - qualche gruppazzo australiano magari ti risparmio un dieci minuti di U2!

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  8. beh, una volta che hai Nick Cave e gli AC/DC di australiano hai già tutto ;-)
    (ti mancano giusto gli Hoodo Gurus, i Radio Birdman, gli Hard-Ons, i Saints, i Pendulum, tanto per citarne qualcuno :-) e che nessuno mi nomini gli inxs per favore :-P)

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  9. Io ai bei tempi ascoltavo i Beast of Bourbon, ma anche i Midnight Oil.
    Gli altri li conosco solo di nome (o quasi, almeno Hoodoo Gurus e Died Pretty…)

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  10. avevo accennato ai Bed Seeds, che insomma, tanto australiani non sono.
    Sì mi ricordo. Lì per lì volevo ribattere, ma poi ho deciso di lasciar perdere. Mi lascia un po' perplesso: è possibile vedere i Bad Seeds come un gruppo multinazionale, ma non riesco a capire come si possa disconoscerne la matrice australiana. Discendono in linea diretta dai Birthday Party, in cui Nick Cave suonava con Mick Harvey, Anita Lane e Rowland S. Howard. E' vero che sono "emigrati" ed han fatto base in Europa, ma questo è stato un percorso comune per molte band australiane negli anni '80, che hanno comunque mantenuto stretti legami. Ed infatti oltre a Cave ed Harvey negli anni i Bad Seeds hanno inglobato musicisti australiani storici come Martyn P. Casey (ex bassista delle mie amatissime piante velenose dallo spazio) Warren Ellis (che ha suonato con mezza Australia) Hugo Race e Conway Savage, mentre altri li accompagnanavano nelle esibizioni dal vivo, buon ultimo un pezzo da novanta come Ed Kuepper, che è stato fondatore di Saints e Laughing Clowns.
    Non so se ce la faccio per sabato che domani sono fuori, magari il cd te lo spedisco più tardi, però propongo i Friends of The Iguana, famosi autori di due cassette autoprodotte, per la sigla dell'incontro:
    http://www.youtube.com/watch?v=1NuFt9h_1uo

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  11. ti mancano giusto gli Hoodo Gurus, i Radio Birdman, gli Hard-Ons, i Saints, i Pendulum, tanto per citarne qualcuno

    TRIFFIDS

    ahem. Scusate...

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  12. Scusate, ma i Moffs? :-)
    (Sono tuttora una mia discreta fissa)

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  13. @ Marco: sui Bed Seeds hai ovviamente ragione (e mi inchino alla tua competenza). Io però mi riferivo al fatto che beh… al mio orecchio ne Bed Seeds ne Cave suonano particolarmente australiani.
    Spero invece tu faccia in tempo a preparare il CD, che poi così ci puoi illuminare lungo la strada!


    @ redbanshee: ops! I Moffs non li conosco. È grave?
    ('mo vedo se riesco a rimediare…)

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  14. Sai, mentre sto pensando alle canzoni da scegliere per il cd (che a questo punto ti spedirò o ti porterò la prossima volta che ci vediamo) visto che Nick Cave e i Bad Seeds non ti sembrano abbastanza australiani (eh già, niente mafia, pizza e mand...ehm canguri boomerang e aborigeni)pensavo di farti una compliation di soli gruppi "àndergraund" post-punk new wave o avant-gard sperimentali, così mi dici come ti sembrano.
    Ti salvi dagli SPK, che sono australiani come un incrocio fra Bauhaus, Einsturzende Neubaten e Rammstein, perché in fondo non mi piacciono tanto, e dai Necks, perché le loro canzoni durano un ora, ma almeno Makers of the Dead Travel Fast qui Tactics qui e Laughing Clowns qui ce li metto di sicuro. Se poi mi allargo alla Nuova Zelanda ci metto anche Bailter Space e Dead C, due gruppi noise che hanno anticipato quei rumoristi piccolo-borghesi dei Sonic Youth ;)

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  15. Vada per l'underground australiano, che son curioso!
    (però se ne vuoi fare uno più facile poi forse lo ascolto di più!)

    Dei gruppi che citi conosco solo i Dead C (il loro disco - Harsh 70s Reality - è stupefacente! Oltre a suonare sufficientemente fantascientifico da farsi apprezzare anche per quel motivo.)

    \m/


    (grazie, btw!)

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  16. Complimenti per i Dead C, mi sorprendi...fra l'altro uno dei loro dischi, parlando di fantascienza, sembra essere vagamente ispirato da Riddley Walker di Hoban di cui ti parlavo tempo fa - se qualcuno al mondo riuscisse a capire le parole potremmo averne la certezza ;)

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  17. Nah… niente complimenti, piuttosto una buona dose di fortuna.
    Il fatto è che ora come ora per me è sempre più difficile imbattersi in roba al contempo strana e interessante. Il mio tempo libero dedicato alla musica è ormai infinitesimale.
    Per questo servono gli amici!

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  18. Mi sono cimentato pure io nell'impresa, e molte delle prime dieci coppie sono assai scontate.

    Restano fuori in parecchi, ma c'e' sempre la seconda decina, no?

    Ecco qua:
    http://panofski.posterous.com/venti-e-non-di-piu-ma-per-ora-dieci

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  19. Comunque, chapeau per i Dresden Dolls: il video di "Coin operated boy" era uno dei preferiti di mia figlia, quando era cinquenne. Visto l'argomento uno potrebbe anche preoccuparsi, ma a cinque anni non penso ci siano state intrepretazioni osee' :-)

    Se non conosci Bobo Rondelli, te lo consiglio. Va ascoltato dal vivo, perche' e' un istrione a tutto tondo.

    BP

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  20. Io mi ricordo gli Ottavo Padiglione li ho anche sentiti dal vivo nei primi anni novanta ma poi dopo lo scioglimento Rondelli l'ho perso di vista...

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  21. Solo per dire che ho concluso la titanica fatica.
    Ne sono rimaste solo altre dieci, e quindi il totale fa adeso venti, ma non sono affatto contento, anzi: i rimorsi mi hanno azzannato da prima che cliccassi su "Publish", ma ho terminato, e qualcosa vorra' dire (forse...):
    http://panofski.posterous.com/le-altre-dieci-cosi-son-davvero-venti

    BP

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