27 ottobre 2010

Un report sulla Notte dell'Iguana Vivente, ovvero della buona compagnia


Picture by Iguana Jo.
Un po' per alleggerire l'aria che tira da 'ste parti, un po' perché questo è un bel ricordo da conservare, ecco qua il report sullo stato del' Iguana (ops… della Notte dell'iguana vivente), nelle parole di Marco (certo che bisognerebbe fare qualcosa per 'sto nickname, eh!).
Enjoy!


Arrivo alle 10:04 in Stazione ad Alessandria. Subito squilla il telefonino. E’ Giorgio, l’identità segreta di Iguana, che è già lì che aspetta. E’ uguale alle foto sul blog, non mi sembra un granché come identità segreta, almeno Clark Kent si toglieva gli occhiali. Parliamo un po’ e subito arriva Elvezio. Visto che sul suo blog qualcuno si interrogava sul suo aspetto fisico, dirimo la questione: sembra molto più tamarro che nerd. Hai anche la vaga sensazione che stia per darti una manata agli occhiali e scappare via colla tua merendina. Poi sotto l’influsso dell’alcool confesserà di possedere il team-up dell’Uomo Ragno con Orestolo il Papero, rivelandosi tamarro fuori ma NERD DENTRO.
Partiamo. Giorgio/Iguana non ha molto guardato la mappa, perché gli piace girovagare in auto e sbagliare un po’ la strada, così ha modo di farci sentire la sua compilation delle 20 canzoni
(qui, ma non commentate lì che sennò Urania non vi pubblicherà mai).
Parliamo di musica, fino a che non arrivano le canzoni degli U2 : Uan Loov, Uaan Laaif, Uàan Uàan. Mentre io medito di vendicarmi con un cd di musica post-punk/avant-gard/industrial australiana, Elvezio si sente ispirato a raccontarci il suo ultimo incubo, in cui lui fa l’hostess in un aereo da cui ogni tanto spariscono dei passeggeri (probabilmente tutti avevano fatto spese in un determinato negozio nel centro di Milano). Poi si scopre che c’era una stanza segreta in cui un uomo nudo aveva scuoiato le povere vittime.
Poiché non mi sembra originalissimo e noto qualche falla nella trama, gli dico che mi sembra una sceneggiatura vincente. Taccio sulle evidenti interpretazioni psicanalitiche, che siamo ancora troppo sobri.
Dopo aver sbagliato strada un paio di volte arriviamo a Nizza Monferrato e incontriamo gli altri: Davide e suo fratello e Fulvio e un suo amico che si chiama Marco come me ma è un lurker, cioè una di quelle persone che parlano solo quando hanno qualcosa di interessante da dire e quindi la mia antimateria.
Ci mettiamo a discutere di fantascienza in Italia e all’estero, passando poi alla blogosfera italiana; naturalmente sono discorsi a quattr’occhi che non vanno ripetuti, che i blog hanno orecchie.
Si parla bene dei presenti, bene degli assenti, MOLTO BENE di donne compagne mogli che hanno dato buca all’ultimo minuto: “TESORO, vorrei TANTO ma ho l’emicrania. Ci vai da solo all’incontro coi tuoi amici sfigati, vero cicci?”.
Ripartiamo verso Vaglio Serra. Elvezio incomincia a manifestare segni di allergia da natura, e parla di sacrifici umani nei campi di grano, matrimoni fra consanguinei e mutanti subumani.
Iguana è d’accordo: sarebbe molto meglio se vivessimo all’interno di una astronave della Cultura.
Nel mentre arriviamo ad un rudere abbandonato che non ha molto l’aria del ristorante, ma è perché abbiamo seguito Davide che non sa la strada invece di Fulvio.
Arrivati a Vaglio Serra, scopriamo che è ancora presto. Mentre facciamo un giretto per il paese e Iguana fotografa la ruggine Davide ci spiega: 1) La differenza fra Langhe e Monferrato 2) Tre possibili teorie sull’origine del nome Monferrato 3) Perché in questa zona ci sono molti paesi coi doppi nomi 4) Ogni scarafone è bello a mamma sua, ma se sei un entomologo di fama mondiale a tua madre gli scarafoni non piacciono lo stesso. Finito il giro con sguardo sulla vallata e profezia post-apocalittica è ora di andare a mangiare.
Sul menù lascerei la parola a Davide, perché non ho mica capito se il civet sia un uccello o un marsupiale e se abbia qualcosa a che fare col caffè che ho bevuto dopo. Comunque ordiniamo un tris di primi – ottimi, come del resto il secondo e il dolce al cioccolato con crema di menta, per non parlare del vino.
Discutiamo variamente di fantascienza, qualcuno ancora non ha visto la LUCE su M John Harrison, di comics, della convention a cui è stato Fulvio la settimana precedente, con una esposizione di piedistalli per spade laser, della discriminazione o meno subita dai nerd, della fantascienza in Italia e dei lettori di Urania, e in generale politica universo e tutto quanto. Iguana ha anche portato tre libri in regalo – due son belli ma li ho letti il terzo parla del processo alla Juventus. Sarebbe stato l’ideale per Orlando, ma lui non c’è così ce lo giochiamo io e Elvezio (granata pallidi) ma glielo lascio quando mi rendo conto che degli atti del processo non mi interessano molto, io la Juve la odio sulla fiducia.
Due bottiglie dopo arriva anche il momento di caffè e ammazzacaffè. Fulvio che non ha forse chiaro quest’ultimo concetto vorrebbe ordinare un cappuccino(!) e berlo dopo il liquore, ma lo facciamo rinsavire.
Il Laphroaig è quel tocco di classe che conclude ottimamente il pasto.
Visitiamo poi una cantina sociale, dove io e altri due figuri il cui nome non ripeto assaggiamo ripetutamente tutto il vino che ci finisce tra le grinfie mentre gli altri continuano i loro discorsi intellettuali.
Inizia a piovere, ci si sposta a casa di Fulvio e si continuano i discorsi, fino a che è ora di andare.

5 commenti:

  1. Eh, avessi saputo ci facevi un post l'avrei editata un po' meglio...
    Ma non ti confondere, il Nick-name ce l'ha un altro commentatore, io Marco (male).

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  2. Caro m@Яkö, non ti preoccupare, che a correggere si fa sempre in tempo!

    E beh… non credo di averti ancora ringraziato, che anche senza editing il pezzo a me piace molto!

    (ok, ora puoi liberare Marco, che Nick o non-Nick, m@Яkö è davvero impronunciabile!)

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  3. E' da ieri che mi fischiano le orecchie.
    Chissà come mai?
    Boh....?

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  4. Mah… sarà qualche spiffero, o la tv sintonizzata male. In giro c'è un sacco di gente con le orecchie fasciate.

    BTW, ma tu, che Nick usi?








    ok, scusate, torno a lavorare…

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  5. Grazie a te!
    Ci sono un paio di errori e ripetizioni di troppo, ma è meglio lasciarlo così, senno finisce che lo riscrivo da capo e viene molto peggio...

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