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© giorgio raffaelli |
Quest'anno ho letto 46 libri, tra ebook (21) e volumi cartacei (25). Andando a vedere l'elenco degli autori, tolte le antologie e i volumi multitautore (3), solo otto dei rimanenti 43 volumi sono stati scritti da autrici. Anche se il tasso di qualità di questi volumi è decisamente più alto di quanto siano riusciti a combinare i corrispettivi maschili (vedi più in basso), questo è un dato che mi dà sempre da pensare. Tutti gli anni mi ripeto che dovrei prestare più attenzione all'universo femminile ma poi, a tirar le somme, i risultati son questi. Qualche ipotesi sulle cause? L'abitudine a privilegiare territori conosciuti (e quindi autori già letti in precedenza, titoli sicuri)? La minor presenza di autrici tra i generi di libri che prediligo o tra quelli che attirano la mia attenzione? Un pregiudizio silente su quel che combina l'altra metà del cielo? Mah…
La letteratura di genere (fantascienza soprattutto, con qualche puntata nel fantastico tout court) ha rappresentato l'esatto 50% dei volumi letti, ma la quantità non è andata a discapito della qualità, che quest'anno tra i lbri che più ho apprezzato la fantascienza se la gioca alla pari con la letteratura seria.
Tra i titoli da ricordare vanno citati senza dubbio L'italiana di Joseph Zoderer, Moxyland di Lauren Beukes, Wild Life di Molly Gloss, Respirazione artificiale di Ricardo Piglia e Surface details di Iain M. Banks.
Se i cinque titoli qui sopra sono senz'altro il meglio di quanto letto nel 2013, non vanno nemmeno dimenticati i due romanzi di Richard K. Morgan The Steel Remains e The Cold Commands, Limonov di Emmanuel Carrère e poi In Great Waters di Kit Whitfield, Sun of Suns di Karl Schroeder, o l'esordio fantascientifico di Ann Leckie: credo che Ancillary Justice farà parlare parecchio di sé nel prossimo futuro. Tra le produzioni nostrane la maggior soddisfazione m'è arrivata dalla lettura delle Quattro apocalissi di Andrea Viscusi, subito doppiate da Spore. Non ho ancora avuto modo di parlare di quest'ultimo volume (come di molti altri citati più sopra), ma non posso che consigliarne la lettura urbi et orbi, che le storie di Andrea sono quanto di meglio la fantascienza italiana abbia da offrire al lettore curioso. Tra gli altri titoli italiani da segnalare ci sono la mia personale scoperta di Giorgio Scerbanenco (arrivo tardi, ma arrivo…), che il suo Centodelitti è uno di quei volumi capaci da soli di illuminare il percorso di qualsiasi lettore e citare ancora una volta, che non lo farò mai abbastanza, La rabbia dentro di Lui Tasini.
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Il blog quest'anno ha un po' battuto la fiacca, sia come contenuti che, logica conseguenza, come visite e seguito. Il fatto di aver cambiato lavoro all'inizio dell'anno, ed essere stato quindi costretto per questo motivo a ridurre di molto la mia presenza in rete, è solo una parte delle cause che hanno visto ridursi di oltre il 30% il numero di post e tagliare drasticamente il tempo dedicato ai blog che ero solito seguire. Non so come andranno le cose nel 2014, non credo ci sarannno miglioramenti nella quantità o nel tenore dei post, ma spero che chi segue il blog continui ad apprezzarne tono e contenuti. O che almeno si faccia vivo per protestare!
Per concludere non rimane che da fare a tutti gli auguri per un meraviglioso anno nuovo. Spero ci si riesca a vedere in giro. Nel frattempo cercate di godervi al meglio il nuovo anno, che 365 giorni passano anche troppo veloci per i miei gusti!
Buon 2014!
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(Gli elenchi degli anni scorsi li trovate qui: 2012, 2011, 2010, 2009, 2008, 2007, 2006, 2005, 2004, 2003.)