22 novembre 2010

Seconda visione - Farenheit 451

In queste settimane il blog sta andando a rimorchio, che per qualche contenuto più consistente dovete portare un po' di pazienza.
In questo caso lo spunto è di nuovo Malpertuis, che propone al suo pubblico di dibattere sulle qualità e i difetti di Ray Bradbury.

Qualche anno fa avevo caricato in rete qualche nota sulla versione cinematografica di Farenheit 451 girata nel 1966 da François Truffaut.
Ve le ripropongo qui di seguito.


Originally uploaded by Uncinefilo.
Grazie al dvd ora in edicola ho finalmente visto Farenheit 451. Non che non ci dormissi la notte, ma ero davvero curioso di vedere la trasposizione cinematografica di un romanzo fondamentale come quello di Bradbury. Ero soprattutto curioso di vedere come si sarebbero sposate la sf americana e la sensibilità di François Truffaut.

Il risultato non è davvero eccezionale. Probabilmente troppi sono stati i compromessi cui ci si è dovuti adattare per poter girare il film e il risultato finale purtroppo ne risente. Farenheit 451 è il primo film a colori di Truffaut, il primo girato in lingua inglese (lingua che il regista non parlava), il primo film americano (anche se girato in inghilterra), e tutte queste novità si vedono.

Lo sviluppo della vicenda è troppo didascalico, non si crea la minima tensione narrativa, l'attenzione del regista si focalizza unicamente sul tema dei libri. Questa scelta offre da un lato le uniche scene davvero emozionanti del film (il rogo dei libri è davvero doloroso), dall'altro rende troppo trasparente l'intento morale della pellicola, banalizzando così anche il romanzo. Il clima che si respira risulta immediatamente datato, non si avverte appieno l'atmosfera allucinante della società descritta da Bradbury. In questo contesto l'assenza di ogni richiamo alla guerra, la riduzione dell'incubo domestico/televisivo, la mancanza della pubblicità invasiva rendono l'ambiente troppo fasullo e la costruzione retro/futuristica quasi fine a se stessa (per quanto interessante). E poi mancava pure il segugio...

Di buono ci sono sicuramente le idee di Bradbury, e alcune idee cinematografiche: i titoli di testa (!), Julie Christie nel doppio ruolo, i dettagli retro (i telefoni, il rasoio), le fiamme, la trovata nel parco giochi, la neve... 
Un po' poco per lasciarmi del tutto soddisfatto.

Il dvd è arricchito da una serie notevole di documenti: c'è Bradbury che parla della sua carriera, un making-of che fortunatamente non è la solita celebrazione del film, un documentario sulla musica (tutti rigorosamente in inglese senza sottotitoli), il commento alla pellicola di Julie Christie.
(2004)

13 commenti:

  1. Incredibile! Per una volta siamo d'accordo! Devo preoccuparmi? ;-)

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  2. Devo dire che a me Fahreneit 451,sia film che romanzo non mi sono dispiaciuti.
    Riguardo il film,quell'aria già sorpassatella e fanè per gli anni 60 ha il suo fascino.
    La Christie nel doppio ruolo poi è fenomenale.
    Ragazzi,una domanda:ma capita solo a me di soffrire come un dannato durante le scene dei roghi dei libri?

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  3. D'accordo pure io, ma non costituisce novita'. Tra l'altro il romanzo l'ho riletto da poco e 'regge' i suoi anni in tutt'altra maniera.

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  4. @ Selene: nah… è solo che la recensione ha ormai i suoi anni.
    Tu sei partita per la tangente solo di recente! :-)

    @ Nick: credo di essere immune a quel genere di fascino.
    Se poi penso a tutto il tempo impiegato ad architettare soluzioni pseudo-futuribili ridotto a esercizio diascalico / moralista, beh… c'è di che rimpiangere l'occasione sprecata.
    In questo senso - e per rimanere in tema - m'è parso molto più riuscito, pur con tutti i suoi difetti, l'Alphaville di Godard.
    Che diascalico per diascalico è almeno più divertito/divertente.

    @ Giovanni: anche a me è capitato di rileggere F451 pochi anni fa, e confermo il tuo giudizio. Pensando alla produzione successiva di Bradbury quel romanzo è un piccolo miracolo.

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  5. In queste settimane il blog sta andando a rimorchio perché il proprietario sta giocando con il sottoscritto a World of Warcraft, diciamolo....

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  6. Lascia stare, va. Che ieri ti avevo pur detto che volevo andare a nanna presto, e invece sono rimasto incastrato a Gnomeregar con quelle #!*#@ di schede bianche e gialle, e un dungeon nuovo nuovo di cui non sapevo nulla.

    Comunque oggi è l'ultima volta (seee…) che rispondo ai tuoi visitatori dal mio blog.

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  7. E io che ero pronto ad essere solidale, Elvezio è sotto stress per il lavoro, Iguana c'ha lavoro e famiglia , e invece...
    ma almeno li fai giocare i tuoi figli, o li mandi a letto presto dopo che hanno fatto i compiti per andartene nei dungeon in santa pace?

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  8. Ma vergognatevi tutti e due :)
    Avrete cinquant'anni per uno ed ancora con I giochini per bambini-)(che è più o meno quello che ognuno di noi si sente dire,perchè non si occupa di calcio,borsa,lavoro,frodare il fisco,avventure sessuali inventate e parlar male dei colleghi,cioè le cose "sane e normali" che ci si aspetta dalle "persone serie"-sic)
    Andate a parlare di calcio,come tutti gli uomini della vostra età.
    Scioperati che non siete altro.
    p.s.
    Bravi fate bene:).

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  9. @ Marco: i figli giocano con zio Elvezio che li porta a spasso per Azeroth a suo rischio e pericolo.
    (Dopo che hanno fatto i compiti, ovviamente).

    Io mi limito a cazzeggiare in giro nei pochi momenti liberi, che poi se incontri Elv in giro è una passeggiata: è talmente massiccio che fa tutto lui.

    Ma oh… cosa aspettate a farci un giro te e quell'altro disgraziato di Nick? Noi vi aspettiamo a braccia aperte (si fa per dire, che dopo un po' ascia e spada pesano…).

    E sì, siamo totalmente privi di vergogna e pudore. (Ma avevate qualche dubbio?)

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  10. Mah, non è che i giochi di ruolo mi attirino molto, ma magari fra un paio di mesi chiedo ad Elvezio il tutorial - adesso non c'ho testa, e se conta così tanto la strategia non vorrei farvi morire orribilmente per qualche mia cazzata ;)

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  11. Beh… WoW non è propriamente un gioco di ruolo, comunque, per toglierti il dubbio, ti mando l'invito a dieci giorni di prova.
    (come ogni bravo pusher che si rispetti: la prima è gratis!)

    Poi se c'avrai voglia ci farai sapere!

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  12. Spero siano 10 giorni posticipabili, che almeno fino al 10 dicembre non è il caso, grazie comunque

    Invece immagino tu abbia festeggiato, quando mai ti capiterà di rivedere l'Italia vincere un test match a Modena ;)

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  13. Sì, i dieci giorni partono da quando ti pare.

    "quando mai ti capiterà di rivedere l'Italia vincere un test match a Modena"

    In effetti ci siamo sentiti privilegiati. E poi c'era il sole, che chi ha giocato il giorno dopo invece

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