Ma quante poche foto ho postato quest'anno in rete? Cos'è, mi son stancato di fotografare, son diventato timido o è solo stipsi produttiva?
In realtà quest'anno ho fotografato (abbiamo fotografato, considerando anche il lavoro di Annalisa) tanto quanto gli anni precedenti, con la differenza che se prima la fotografia era un'attività completamente svincolata da impegni o vincoli o necessità documentative, ora è invece molto più mirata a progetti specifici o a veri e propri lavori in corso.
Visto che però il tempo a disposizione è sempre lo stesso, quello rimasto libero per il cazzeggio internettaro, per la cosiddetta produzione artistica o semplicemente per sistemare le foto cui sono più affezionato s'è ridotto drasticamente.
Non che fotografare su commissione non sia piacevole, tutt'altro. Specie quando chi ti chiede una mano è un amico, o quando ti ritrovi a bordo campo a fotografare i giovani rugbisti in azione - per non parlare dei veterani di mille battaglie che ancora ci provano (se leggete queste righe non picchiatemi la prossima volta al campo!) - o quando fotografando un matrimonio scattano quei meccanismi di complicità che rendono certe giornate speciali.
Il problema semmai è che se questi lavoretti aiutano a finanziare la passione, dall'altra tolgono molta della libertà espressiva cui ero abituato. L'impegno necessario per trattare al meglio questi servizi riduce il tempo passato a sistemare le immagini al computer in un lavoro (quasi) come un altro, trasformando il divertimento in routine e la sperimentazione in metodo.
Però è anche vero che l'esperienza che si matura con questa attività è impagabile. Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei trovato a dover fare un servizio di moda con tanto di modella in un vero studio fotografico? Chi si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi a pensare come rendere al meglio le stanze di un albergo?
Per non parlare delle difficoltà di fotografare il rugby, su campi sempre più grandi, con giocatori sempre più veloci, magari al freddo e al gelo, con il misero 70-200, che è l'unico tele che ho a disposizione.
Quindi ecco qua. Questa è la situazione. Continuerò a postare su flickr, certo. Credo che a breve ritornerò pure pro (che incredibile a dirsi, della decina di foto caricate su Getty Images un paio me le hanno pure vendute. E quindi chissà mai che a dargliene qualcun'altra non si riesca a guadagnare qualche soldino).
Non credo ci sia poi molta gente lì fuori che sente la mia mancanza (a parte la Lui, ovvio, sempre sia lodata!), ma nel caso vi stiate chiedendo che fine ho fatto, beh… ora lo sapete.
…
A me mancano le tue foto!
RispondiEliminaovvero... all'ultima convention, dove ho venduto due stampe (yay!) mi riferiscono che un visitatore, dopo avere visto le mie foto, ha borbottato: "Di tanto in tanto penso di riprendere in mano la fotografia, poi vedo le foto di Anna e mi dico, nahhh."
E ho pensato: Fratello, conosco bene la sensazione. Ogni volta che Iguana Jo mette su una foto su Flicker mi viene da reimpacchettare tutto e darmi alla pesca...
Beh… un po' le mie foto mancano anche a me.
RispondiEliminaIo continuo a ripetermelo, chissà mai che prima o poi non succeda: dovrei proprio smettere di lavorare e farmi mantenere - da chi? suvvia, son dettagli! - così avrei finalmente tutto il tempo per fotografare e leggere e giocare, cazzeggiare, passeggiare, navigare, esplorare, etc etc etc…
E invece…
Vabbé, potrebbe andar peggio, potrebbe piovere.
(…azz!)