14 maggio 2008

Rumore di fondo - la locandina


Venerdì 23 maggio alle ore 18.30, presso la libreria Feltrinelli in via Cesare Battisti 17 a Modena, apre Rumore di fondo la mia prima mostra fotografica.

Questa è l'introduzione alla mostra estratta dalla presentazione a cura di Marinella Bonaffini.

"... ho cercato di raffigurare il futuro (...) per come lo immagino: più vicino a una pozza protoplasmatica di rifiuti organici che a un grattacielo svettante sulle umane miserie.
Ho cercato con la fotografia di evocare un tempo le cui fondamenta sono piantate nelle rovine accumulate nel corso dei secoli, uno spazio in cui qualche sprazzo di luce e di vitalità sarà sempre presente, ma in cui anche la più piccola speranza di redenzione si dovrà continuamente confrontare con un fardello sempre più gravoso di ricordi e fallimenti, di sogni riciclati e ideali duri a morire."

Giorgio Raffaelli

Catturare l’oggetto reale senza privarlo mai del suo simulacro. Tra chiarore e oscurità, tra quotidiano e alieno in una prospettiva surreale e fantastica, lontana dal nostro desiderio di realtà, i luoghi di Giorgio Raffaelli sono spazi in cui la staticità assume la forma dell’oggetto rappresentato, luoghi in cui il silenzio delle cose si manifesta come luce. Come a determinare la chiusura al mondo, lo scatto fotografico sottrae frammenti di realtà, sottolinea la quotidianità della cura e al contempo dell’abbandono.
L’attenzione è una una paziente attesa rivolta all’apertura verso tutti i mondi possibili. In ogni scheggia di luce si piega la struttura compositiva dell’immagine e la definizione stessa dell’oggetto diviene elemento strutturale. Il tempo è violentato nella sua struttura mentre si riversa in luoghi antichi e in atmosfere di desolazione, tra scenari metafisici e suggestioni visive la materia indagabile è tanto più vasta quanto più gli strumenti a disposizione dell’artista consentono di rivelarne l’entità e l’effetto sulla percezione.
Marinella Bonaffini


15 commenti:

  1. Ottimo lavoro, Jo! Sarà un successo,
    X

    RispondiElimina
  2. socci!
    Iguana io a 'pozza protoplasmatica' mi sono sentita una merdaccia e per tutto il resto mi sono sentita come Fantozzi sulla famosa 'sedia'.
    ma se, facciamo finta, io dirò 'uh, che belle foto!', tu dici che mi buttano fuori o me la cavo con sguardi sdegnati e sdegnosi?
    :-)

    sei il MIO mito!

    Lui

    RispondiElimina
  3. Bella Jo!
    un salutone dall'abate

    RispondiElimina
  4. Grande Iguana! La tavola che commenta il mio racconto è già incorniciata e appesa: che palle! (tu sai perché ;-)).

    In bocca al lupo per questo primo appuntamento e per i prossimi!
    Dario

    RispondiElimina
  5. @ x: Yeah! :-)

    @ Lui: ma smettilaaaaa!
    (ti dirò, io mica ho capito tutto quello che ha scritto Marinella, però devo dire che fa la sua porca figura, veh! ;-)
    Per quello che ho scritto io invece, beh… mi tocca di assumermi le mie responsabilità. Ma te sarebbe anche ora che iniziassi a leggere un po' di fantascienza, va mo là! :-))

    @ Selene: Crepi! (e grazie!)

    @ Simone: Bella sì! (sperem!) :-)

    @ Dario: Due palle davvero! :-)

    Grazie a tutti per il sostegno!!!

    RispondiElimina
  6. Marinella è una connettivista? Dal linguaggio, mi sembrava vicino al Movimento (scherzo, naturalmente, ragazzi non lapidatemi).

    "Futuro più vicino a una pozza protoplasmatica di rifiuti organici che a un grattacielo svettante sulle umane miserie?". Sì, concordo; che lo si voglia chiamare spazzatura, kipple o monnezza, questo sarà il problema principale del nostro futuro...

    Ieri stavo osservando un maestro di tennis che faceva lezione... Avrà avuto una cinquantina di palline. Come sa chi gioca a tennis, le palline vanno cambiate spesso e diventano kipple abbastanza presto.

    A mano a mano che si deteriorano passano a chi gioca peggio, fino a chi prende la racchetta in mano per la prima volta. Poi però la loro vita ha un termine fisiologico: il paradiso delle palline da tennis... Non credo esista riciclo, non esiste niente per loro, muoiono abbandonate: montagne gialle che hanno anche perso il pelo (ma non il vizio di inquinare).

    Ciao
    Dario

    RispondiElimina
  7. GRANDE GIORGIO!!Ho visto solo adesso la locandina della tua mostra; perchè non mi hai telefonato per dirmelo?? Comunque complimenti, anche per la tua bella introduzione.
    Claudio

    RispondiElimina
  8. Grande grande grande !
    I miei più sentiti complimenti !

    RispondiElimina
  9. @ Dario: In realtà con quella "Pozza protoplasmatica" volevo riferirmi più a una sorta di brodo primordiale che alla monnezza. Dopotutto è dal continuo rimescolarsi della materia organica che nasce la vita, l'universo e tutto quanto, non certo dall'algida astrazione o dalla compiaciuta osservazione.
    Però ci sta anche la tua interpretazione, soprattutto visti i tempi che corrono.

    Claudio: ti ho mandato una mail una decina di giorni fa (+ o -)…
    Vabbé, ti chiamo più tardi!

    Grazie Sergioooooooo!!!

    RispondiElimina
  10. sono curioso, spero di poter venire. ciao da Frizio. :-)

    RispondiElimina
  11. Bravo, che magari riesco anche a portarti i CD che aspetti da mesi! :-)

    RispondiElimina
  12. cavoli maestro!
    complimenti!...

    grande giorgio come sempre!

    buone cose
    saluti
    meme

    RispondiElimina
  13. bravo giorgio!!!
    bravo bravo

    ps[per le bozze da montare e rifilare quando vuoi!!!io mi diverto oltre che rilassarmi :D
    che vuoi...sono pazza :)

    smettere di lavorare no. va a finire che poi mi annoio]

    RispondiElimina
  14. Meme! Margotta!

    Che bello leggervi da 'ste parti!

    Grazie per il sostegno! :-)


    (Margotta, temo che con tutto quello che avrei da fare fuori dal lavoro non avrei proprio tempo per annoiarmi! :-)

    RispondiElimina