Sabato un nugolo di Connettivisti è calato su Modena per la presentazione del volume Frammenti di una rosa quantica presso la libreria Feltrinelli. Queste sono alcune note a margine dell'evento.
Per me è stata la prima volta in veste di organizzatore di un evento simile, ma nonostante l'inesperienza mi pare che la promozione della presentazione sia stata fatta del migliore dei modi: articoli sui quotidiani locali, locandine presso la libreria e in qualche altro spazio scelto, informazioni in rete su un siti e blog vari, pieghevoli e volantini a tappeto per tutta la settimana precedente l'avvenimento. E in più una mostra fotografica a fare da cornice, in modo tale che anche chi non è un lettore forte e guarda solo le figure potesse avere qualche soddisfazione.
Purtroppo nonostante tutto il lavoro di preparazione svolto le persone presenti in sala erano davvero poche. Poco importa se chi ha già partecipato a iniziative simili mi ha abbondantemente rassicurato che i numeri sono sempre questi, che quando ci sono più di venti persone è già un successo, per me la scarsa partecipazione è stata una piccola delusione. Non che ci aspettassimo troppo. Sappiamo tutti che la fantascienza italiana non gode certo di un gran pubblico, ma vista la sede, la data e l'occasione ci auguravamo tutti un'affluenza maggiore.
Fortunatamente il giudizio di chi ha partecipato alla presentazione è stato unanimemente positivo. Non mi riferisco tanto alle parole degli autori presenti, quanto piuttosto all'opinione di alcuni amici, nessuno dei quali particolarmente legato alla lettura fantascientifica, che un po' per le foto, un po' per curiosità hanno fatto un salto in Feltrinelli. Tutti sono rimasti davvero colpiti dal tuffo in quel nucleo pulsante della fantascienza italiana che è il Connettivismo.
L'atmosfera è andata via via riscaldandosi man mano che gli autori si rilassavano e che i discorsi si allontanavano dalla didascalica presentazione dei racconti raccolti nell'antologia per affrontare temi tradizionali quali la misera situazione dell'editoria fantascientifica italiana per arrivare poi a discutere dei massimi sistemi (temi leggeri quali il ruolo dell'uomo nell'universo, la guerra ai tempi della connessione, con una spruzzata di Beckett e Kafka tanto per gradire) passando per l'immancabile tentativo di definire in poche parole cosa sia il Connettivismo (tentativo fallito, ovviamente!). Credo che se non fosse stato per la chiusura della libreria saremmo ancora tutti lì a chiacchierarne amabilmente.
In definitiva un'ottima giornata quindi, con un pensiero dispiaciuto per chi non c'era, suggellata dalla cena finale in cui il Connettivismo ha dato come sempre il meglio di sè.
Alla prossima!
(Qui è possibile scaricare le foto in alta risoluzione della presentazione. Attenzione: sono circa 33 Mb.)
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I numeri purtroppo sono più o meno sempre gli stessi. Secondo me vedremo qualcosa in più alla prossima EuroCon. Complimenti comunque per la mostra e tutto il resto! :)
RispondiEliminaUn saluto!
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Comunque sei riuscito ad attirare l'attenzione di un freelance in erba, che era a Modena sotto mentite spoglie... Va be', la smetto di cazzeggiare. Sorridi: sei in home page su Fantascienza.com :-)
RispondiEliminaCosa si prova?
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Grazie 7di9!
RispondiEliminax, in effetti 'sto Giovanni De Matteo non mi suona del tutto nuovo, ma chissà dove l'ho già sentito nominare…
:-P
(bella la foto! …e non ci sta nemmeno male! :-))
ah… il link corretto è questo, che oggi è un nuovo giorno e il tempo per l'home page è ormai scaduto.