23 febbraio 2006

Neuromante Redux

Tokyo Metropolis Originally uploaded by behind-Eyes.
Ripensando a Neuromante, al buon vecchio cyberpunk di una volta, non mi vengono in mente troppe parole, quanto piuttosto immagini, sensazioni, strani corto circuiti neuronali. Come questa fantastica foto di Kiyotaka Higuchi. Se dovessi scegliere un'immagine a rappresentare il genere sceglierei questa.
Dalla prima volta che l'ho vista mi ha colpito come poche altre. In questa immagine ritrovo tutto quello che William Gibson mi trasmetteva: la possibilità e l'emozione di scoprire un mondo nuovo, un luogo terribile ma al contempo estremamente affascinante, Un mondo al crocevia tra la durezza senza speranza del punk e il romanticismo perdente di un Marlowe. Un incubo, il cui fascino sta tutto nella possibilità di scorgere ancora qualche traccia di umanità in mezzo a tutto quel nero frammisto al verde della matrice. Il sapore nostalgico di un futuro possibile insieme al brivido e al timore di ritrovarlo fuori dalla finestra. Oggi.

7 commenti:

  1. Ti ho risposto da me... La questione era troppo estesa per poter essere concentrata in un commento;-)

    Grazie per lo spunto!
    X

    PS: Ti è arrivata la mia e-mail?

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  2. Punk's not dead. E il cyberpunk nemmeno! Almeno spero... o_O

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  3. @ x: la mail è arrivata, 'mo aspetto di finire l'Urania, poi se ne riparla.
    (La Bujold l'ho ignorata anch'io per anni. L'ho presa in mano solo dopo che amici avevano insistito insistito insistito - ciao Anna, se mi leggi :-)). Beh... ora che m'è rimasto solo l'ultimo romanzo del ciclo da leggere, me lo sto tenendo intonso da più di un anno per paura di non avere più niente del genere sotto mano. Che in caso di emergenza il tono leggero della Bujold è davvero utile!)

    @ Amhran (ma ti posso chiamare Sara?): ormai credo che il punk sia davvero cadavere, il cyberpunk invece s'è decisamente, e fortunatamente, metamorfizzato (si può dire?). Che in fondo di opere davvero memorabili nel primo cp ce ne sono proprio poche poche.
    Mentre invece di bei romanzi figli di quel periodo ce ne sono davvero parecchi.

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  4. Vabbè, dai, era uno slogan, per fare un po' di storia... ^_-
    Per quanto riguardappiù seriamente, "l'evoluzione" del cyberpunk, lo conosco troppo superficialmente per poter giudicare; posso solo dire che praticamente tutto quello che ho letto (ovviamente accuratamente selezionato dal buon Davide... garanzia di qualità!:P) mi è piaciuto un gran bel po'. Sìssì.
    E certo che puoi chiamarmi Sara, in fondo è uno dei miei nomi... :D

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  5. Uhm, ora che posso rileggere il pasticcio che ho fatto sopra con spazi e virgole capisco l'utilità della funzione "anteprima". Prometto di usarla, in futuro... sigh!

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  6. Non so, la società descritta in Neuromante mi sembrava più decadente, meno ordinata e più caotica, quasi anarchica nel suo complesso, atmosfera più da Blade Runner (il film), tanto per intenderci, che dalla foto che hai messo.

    ciao
    Nurwfulk

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  7. Ciao Nurwfulk! Benvenuto da queste parti.

    Tutto quello che scrivi è assolutamente vero e condivisibile.
    Solo che a me 'sta foto mi ricorda proprio quell'atmosfera! :-)

    (ah... ti consiglio di fae un giro sul blog di X, che lì il discorso è proseguito in maniera molto più interessante...)

    ciao!

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