Che altro facciamo nel nostro tempo? Stabiliamo collegamenti, creiamo relazioni, scambiamo messaggi, tessiamo reti. Costruiamo le catene che sostengono il nostro spirito, alleggeriscono il cuore e rilassano il fisico.
Di questi anelli sono fatti i legami che ci liberano, che ci permettono di interagire col mondo, che ci offrono la possibilità di esplorare e scoprire.
Spesso questi legami sono storici, qualche volta sono inevitabili, a volte sono solo ideali.
Noi questo fine settimana abbiamo trasformato una conoscenza virtuale in un'amicizia reale. Abbiamo forgiato un primo anello di esperienza comune, fatta di sabbia, acqua e cassoni, contornata da chiacchiere e playstation, fotografie e frisbee.
Insomma: ci siamo divertiti un casino, abbiamo mangiato a crepapancia, camminato, chiacchierato, dormito, fotografato, giocato, discusso e conosciuto. Abbiamo fatto quel che ognuno spera di fare nel suo tempo: siamo stati bene.
Grazie Lui, grazie Clay, grazie Ale.
A presto!
grazie a voi.
RispondiEliminae splendida foto, per "spiegare" il tutto.
basterebbe quella.
Lui
Perfetto, ho appena scritto un commento lunghissimo che il server ha cancellato senza pubblicare. SGRUNT.
RispondiEliminaNoooo.... che sfiga!
RispondiEliminaSara però non puoi cavartela così! 'mo mi fai morire dalla curiosità! Eh! :-)
Dai, riprovaci, sarai più fortunata! :-)
Dunque, vediamo se riesco a recuperare un paio di idee scarse che ieri avevo così ben esposto (ri-SGRUNT).
RispondiEliminaDicevo.
Che bel post, che bel finesettimana, il vostro, che bella esperienza.
Mi sono accorta che spesso non resisto alla tentazione di dare un volto alle voci che sento intorno a me, in autobus, dietro uno scaffale, in coda ad uno sportello.
Non sempre mi prende questa stessa curiosità nei confronti delle persone che, per un motivo o per l'altro, incontro sul web... quando è capitato di conoscersi davvero, a volte si è rivelata una mossa vincente (ogni riferimento al Mio Carino è puramente intenzionale! :P), altre volte - ahimè - ho scoperto di preferire il personaggio virtuale alla persona reale. Che è una cosa orrenda da dire.
Ho deciso di prenderla come viene, curiosità o meno, occasioni o meno. Sono un'inguaribile ottimista, può sempre valerne la pena... :)
Grazie Sara! 'mo posso dormire più tranquillo. :-)
RispondiEliminaPer me la molla che fa scattare l'incontro reale (a parte la prospettiva di abbuffate e bevute inenarrabili, ma questo credo tu possa immaginarlo :-) non è tanto la necessità di dare un volto ad un contatto (anche se la curiosità c'è, ovvio), quanto la voglia di rendere completa la conoscenza.
Sarà che finora non ho avuto delusioni dalle persone virtuali che poi ho incontrato (vabbé che il mio ambito era limitato ai fantascietifici, che forse sono un gruppo davvero specifico - e speciale - di persone). Ma incontrare dal vivo, poter finalmente chiacchierare liberamente, invece che via commenti, e-mail e reply vari, con una persona che fino a quel momento è solo un insieme di pixel sul monitor è davvero una cosa notevole.
La cosa più sorprendente è che nonostante ci si conosca già, per cui molte delle incertezze che si hanno in occasione di nuovi incontri non esistono proprio, allo stesso tempo la conoscenza che si ha dell'altro è piena di buchi: magari conosci i dettagli più personali o le notizie confidenziali ma ti sono del tutto sconosciute le cose più superficiali, più facili e scontate.
Insomma, la scoperta di una persona reale dietro la sua apparenza virtuale può rivelarsi un'esperienza davvero positiva, una di quelle scoperte che alla fine ti rende più ricco. Una di quelle cose che ti porta a riconsiderare in positivo il mondo in generale.