Originally uploaded by Iguana Jo |
Tutto è iniziato con Even Cowgirls Get the Blues (Il nuovo sesso: Cowgirl): un'illuminazione, un'ondata di energia, divertimento, intelligenza che mi ha entusiasmato. La saga di Sissy mi è rimasta nel cuore e nello stomaco, negli occhi e nella mente. Mi ha riempito e non mi ha mai più lasciato. Un romanzo indimenticabile, di quelli da consigliare sempre e comunque a chiunque. Un libro capace di caratterizzare separandoli coloro che lo hanno apprezzato da quelli che non sono riusciti ad entrarci in sintonia.
Letto questo romanzo il passo successivo è stato leggere Natura morta con picchio. A sentire quel che si diceva in giro sembrava che questo romanzo avesse segnato la storia della Cultura Alternativa Americana. Probabilmente a me di 'sta Cultura Alternativa Americana non me ne deve fregare più di tanto, e il romanzo m'ha lasciato abbastanza indifferente, che a confrontarlo con la lettura precedente non c'era davvero paragone.
Poi è arrivato Coscine di pollo, l'altro romanzo che m'ha fatto inserire Robbins tra gli autori-di-cui-leggeresti-qualunque-cosa-anche-la-lista-della-spesa. Tra i momenti fanastico-surreali, la ricostruzione storica del conflitto israelo-palestinese, la sferzante ironia sul fondamentalismo americano e la ribalda innocenza dei suoi protagonisti, Coscine di pollo è un altro romanzo indimenticabile, di quelli che oltre ad illuminarti il cammino ti fanno ridere da spanciarti lungo la strada.
Ternimato di leggerlo c'è stata una lunga pausa: altri romanzi di Robbins non se ne vedevano all'orizzonte. A forza di non trovarlo non l'ho più cercato, ho letto altro, ho esplorato nuovi territori. Son ritornato alla fantascienza ecc. ecc.
Poi improvvisamente (almeno per me) le librerie sono state invase dai romanzi di Robbins. Non so per quale motivo, se per qualche assonanza con la fantascienza che stavo leggendo, se le suggestioni fossero altre o se la scelta dipendesse dal ricordo dei romanzi letti anni prima, fatto sta che ho provato a prendere uno di questi romanzi.
Il romanzo in questione era Profumo di Jetterbug. L'ho trovato carino, il che è tutto dire. Divertente, a tratti spassoso, ma con un fastidioso sottofondo di filosofia new-age spicciola che alla lunga tendeva alla noia (la mia almeno). In più ho iniziato a sospettare una visione politica che più procedevo nella lettura più mi irritava. Ma ok, mi son detto, un libro sbagliato può anche capitare, sono in debito con Robbins di due capolavori, posso pur dargli un'altra possibilità.
L'altra possibilità, l'ultima a oggi, si intitolava Beati come rane su una foglia di ninfea. Questo romanzo m'ha proprio nauseato, da una parte il suo allegro anarchismo originale sempre più trasformato in un liberismo alla si fotta chi non ce la fa, dall'altra una storia noiosa e scontata come poche su uno sfondo di teorie mistico alternative degne del mago Otelma (faccio per dire, eh!). Insomma un fallimento totale. L'unica cosa che ricordo avevo apprezzato era la teoria galattica sulle rane.
Per cui ditemi voi, visti i miei rapporti con l'autore, vale forse la pena provare qualcosa d'altro? Per me no, almeno fino a prova contraria.
Ma visto che comunque Tom Robbins qualcosa (molto!) di buono me l'ha lasciato vi lascio con una sua citazione fantascientifica, che mi trova tuttora completamente concorde e che è molto utile per inquadrare il personaggio. È dedicata a un altro grandissimo scrittore americano, William Gibson: "Se Raymond Chandler fosse stato rapito da formose commedianti aliene e costretto a competere in un rodeo cibernetico sul lato oscuro della Luna, una volta tornato fra noi avrebbe scritto libri come Luce Virtuale".
…
Non sono uno sfegatato appasionato della fantascienza, ma non posso lasciare senza commento un post così dettagliato e in qualche modo insolito.
RispondiEliminaNella vita pare che le "cose belle", che ci piacciono da morire, debbano essere eterne. Mi spiego meglio: in questo istante penso che le mie preferenze musicali, letterarie, "ideologiche", il colore che mi piace di più, il piatto preferito [in tedesco rende di più l'idea: Lieblings-buch, Lieblings-musik ecc.]saranno gli stessi negli anni a venire, forever.
Ma col tempo ci rendiamo conto che i gusti cambiano, perchè noi cambiamo [spesso in meglio] come la società che ci circonda. Questo credo sia un bene; la "stagnazione delle idee" è pericolosa, perchè sintomo di stanchezza, vecchiaia. La nostra esistenza deve invece "evolversi", cambiare, mutare; perciò il ricambio di gusti, piaceri, hobbies.
Io ho la consapevolezza di ciò. Sarà perchè son giovane?
Nel tuo caso, quindi, considero più che normale il «piace[va] Tom Robbins». Anzi, è un sintomo positivo...la tua mente non è stagnante. Cerca di seguire "la nausea", essa di porterà a leggere qualcos'altro, a cambiare aria per un po'. Magari [anzi: sicuramente] un giorno tornerai a riscoprire il piacere per Robbins, rileggendo quelle opere che prima non ti hanno entusiasmato allo stesso modo.
[In conclusione: vale la pena di provare qualcos'altro!!!]
Un salutone [grazie ancora per lo spunto su Bz&dintorni; spero in futuri altri, visto il successo di commenti :-)]
VALENTINO
Temo che la tua reazione nei confronti di Robbins sia la stessa che mi ha assalito dopo aver terminato "Isole nella Rete". Dopo aver letto il ciclo della Matrice Spezzata, credevo davvero che Sterling potesse proseguire sul sentiero intrapreso, mescolando anarchismo, doti speculative e fantasia sfrenata. I racconti - pur non tutti entusiasmanti - di "Un futuro all'antica" mi avevano confortato nella mia prima impressione, ma poi è venuto quel dannato "Isole nella Rete": un libro capace di mescolare cultura antagonista, controinformazione ed economia in un calderone alchemico, cavandone fuori una sorta di tripudio liberista. Un'indecenza!
RispondiEliminaComunque la prova d'appello ho decisa di dargliela con "Fuoco Sacro": se toppa di nuovo, il vecchio zio Bruce, col sottoscritto, ha chiuso;-)
Ciao,
X
Benritrovato Valentino.
RispondiEliminaPer iniziare permettimi una premessa utile a inquadrare meglio il senso del post: il discorso su Robbins è nato da uno scambio di battute con Aur0, che per lei è impossibile non apprezzare l'autore americano (magari un giorno ci illustrerà la sua opinione).
Per provare a rispondere a quanto scrivi posso aggiungere che nello specifico del mio rapporto con i romanzi di Robbins non sono tanto le mie idee ad essere cambiate (anche se un'evoluzione è inevitabile), quanto i contenuti dei romanzi dell'autore. Insomma, il cambiamento dei gusti ha poco a che fare con la questione. Non è che improvvisamente lo stile o le storie dell'autore mi siano venute a noia (ho letto qualche racconto successivo al mio disamoramento e l'ho trovato comunque irresistibile).
Quello che mi ha irritato è il ritrovare espresse idee e ragionamenti che reputo ripugnanti (ok, il termine è un po' forte, ma spero inequivocabile) in un autore con cui credevo di condividere almeno in parte la visione del mondo.
Che poi i gusti cambino e le idee si evolvano è naturale (ci mancherebbe!). Può succedere (e di solito succede) che tutte le tue esperienze successive fanno si che la valutazione della data opera (che sia letteraria, musicale, cinematografica poco importa) venga ridimensionata o inquadrata da una prospettiva diversa. Ma quale che sia il cambiamento ti posso assicurare che oggi, a quasi un quarto di secolo dai miei 16 anni se mi capita di sentire l'intro di Back in Black degli Ac/Dc continuo ad emozionarmi anche se quel genere di musica ha abbandonato il mio stereo da una vita... :-))
Per le idee, gli ideali il discorso invece è ancora diverso. Su una base che non è mai cambiata dalla mia adolescenza i particolari della mia visione si sono naturalmente modificati. Le esperienze, le letture, gli incontri sono fondamentali per formare la tua personale visione del mondo. Ma si tratta (almeno per me) di una modulazione della sintonia, di un tentativo di far rientrare dentro i miei parametri percettivi, etici e morali la realtà con cui interagisci. Insomma secondo me si può cambiare idea sulla data situazione, ma non il modo in cui tale idea viene a formarsi.
Ah... una precisazione finale, Tom Robbins NON è uno scrittore di fantascienza (nel caso ti fosse rimasto il dubbio ;-).
A presto! (su Bolzano magari ci tornerò, ma non credo a breve...)
Ciao X! In effetti il parallelo è perfetto. Ma almeno di Robbins mi rimangono due romanzi indimenticabili, che di Sterling mi ha entusiasmatoo solo qualche racconto sparso...
RispondiEliminaNon vorrei infierire, ma a proposito di prove d'appello proprio un paio di settimane fa ho provato, finalmente, a prendere in mano la Matrice spezzata. Ci rimani molto male se ti dico che l'ho mollato dopo neanche cento pagine? Rispetto alla space opera letta ultimamente (penso soprattutto a Banks, ma anche a Stross o addirittura a Hamilton e alla Bujold) quella di Sterling m'è parsa di una noia e povertà espressiva davvero notevole. Ed era pure scritto male. Insomma, un fallimento su tutta la linea.
Secondo me piuttosto di perdere dell'altro tempo con quel texano lì dovresti proprio provare a dare una seconda possibilità a Banks. ;-)
Ciao! Mai letto "Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi"??? Chissà che ti ritorni la passione per questo incredibile autore. Condivido quanto hai scritto nel tuo blog ad eccezione del libro "Beati come rane su una foglia di ninfea"... è stata la mia prima lettura di Robbins e l'ho trovata eccezionale. :-D Mi manca all'appello "Coscine di Pollo" accidenti... spero di trovarlo da qualche parte!!
RispondiEliminaCiaoooooooo!
Benvenuto da queste parti Diego!
RispondiEliminaNon ho letto Feroci invalidi, la lista dei libri da leggere si allunga sempre di più e come avrai capito Robbins non è più in cima alle mie preferenze, ma terrò presente il consiglio dovesse rispuntarmi la voglia.
Per Beati confermo quanto scrivevo, rispetto al resto che ho letto è decisamente irrimediabilmente inferiore (e irritante), che ci vuoi fare? Son messo così :-)
Ciao,
RispondiEliminavisito per la prima volta il tuo blog proprio mentre ero alla ricerca su google di notizie circa il prossimo romanzo (di cui nn ho trovato traccia), del nostro Robbins. io considero Robbins il più grande scrittore vivente, senza dubbio. Io ho letto la sua intera bubliografia e gli unici romanzi che non ho amato particolarmente sono stati proprio Coscine di Pollo e Profumo di Jitterbug. Gli altri li considero capolavori assoluti. Ti consifglio di leggere feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi (davvero divertente), ma anche Villa Incognito (un libro molto politico nonostante la lacca ironica). Io personalmente considero Natura morta con picchio il libro migliore che abbia mai letto in vita mia, ma capisco che il giudizio su un'opera d'arte sia suscettibile di mille fattori: età, periodo della vita, esperienze, background e chi più ne ha più ne metta. Comunque ti consiglio di insistere.
Grazie Alessandro per il consiglio.
RispondiEliminaPer ora comunque Robbins rimane nel limbo: ho troppi volumi in coda di lettura. Salvo eventi cataclismatici o illuminazioni improvvise non credo proprio riuscirà a uscirne così presto. :-)
in totale ritardo sulla discussione, ti lascio un accorato appello: leggi quei cavolo di Invalidi, diamine! sono veramente un'irritante, provocante, insopportabile figata. forse il libro più pirotecnico e inafferrabile che io abbia mai letto, una delle cose più strabiglianti mai trovate. come al solito, con tom almeno, ho sofferto per le prime 50 pagine, mi sono incavolata per le successive 100, dopo di che sono stata sua... ho letto tutto quello che il ragazzo Robbins ha voluto devolverci. zoo lungo la strada ok, coscine ok, rane benino, nuovo sesso il peggiore, profumo così così, villa incognito carino. tutto insieme, bello, bello, bello. forza dai, beccati gli Invalidi! :-D
RispondiEliminastrawberry. da quando ti ho letto (ovvero 8 secondi fa), mi è pure passata l'allergia alle fragole.
EliminaGrazie
Ehi strawberry, dopo un appello come il tuo come faccio a rimanere indifferente?
RispondiEliminaFacciamo così, tu mi spieghi come possano non esserti piaciute le cowgirl e poi io vedo se dare un'altra possibilità al buon Tom.
Va bene?
:-)
Herpes genitale a chi abbandona Tom Robbins. E chissenefrega se non esce più niente per cui valga la pena non solo la terza rilettura, ma il suo eventuale riacquisto in caso di prestito/perdita/inscatolamento da trasloco in atto.
RispondiEliminaAlobar e Kundra, poi, al di là della presa per il culo alla new-new-age, sono simpa. E per rimanere immortali, guarda un po', che fanno? Scopano e fanno il bagno. Mica male no? ;)
Niente male, no. Ma non è il loro programmino per l'eternità che mi ha dato noia. Ma ok, quel che avevo da dire l'ho già detto, inutile ripetersi.
EliminaIn ogni caso, piuttosto che ritrovarmi con un'altra carrettata di personaggi simpa (brrr…), preferisco l'herpes genitale (ok, forse no, ma ci siamo capiti…).
Mi sono imbattuto in questo post mentre cercavo sulla rete una spiegazione alla lunga assenza di Robbins dalle novità editoriali. Qualche anno fa avrei dichiarato retoricamente di non poter vivere sapendo di aver esaurito la sua bibliografia. Ma sono sopravvissuto anche alla dipartita di Kurt Vonnegut, figurarsi! Francamente non ricordo quale fosse l'ordine di preferenza che mi ero fatto dei suoi romanzi, ma di sicuro posso garantire che il trend, come fece dire Moretti a una sua attrice, era negativo. Anche a me sembrava di scorgere qualcosa come una deriva esoterico-new age negli ultimi due libri. E non sono neppure sicuro di aver finito Villa Incognito.Però, ripensandoci, non posso credere che ci abbia lasciati così, senza un ultimo guizzo, con un pugno di articoletti e divagazioni che ha nel titolo il vero pezzo forte. Scusate la divagazione, più un'autoscienza che un contributo. Grazie a tutti voi per avermi ricordato Tom Robbins!
RispondiEliminaPrego! :-)
Elimina…e benvenuto da 'ste parti!