23 aprile 2012

Lettura analogica / Lettura digitale

Foto di Giorgio Raffaelli

Negli ultimi anni, in parallelo al diffondersi dei libri elettronici, c'è stato nei blog vicini un fiorire di post che hanno sviscerato il fenomeno dai punti di vista più disparati. La quantità di informazioni, giudizi, polemiche, opinioni, chiacchiere e discussioni è straripante, ed è difficile farsi un'idea obiettiva sullo stato dell'arte dell'editoria elettronica, che è oltretutto molto diverso a seconda del particolare quadrante geografico si voglia prendere in considerazione.
Qualche esempio? Nelle ultime settimane c'è stato l'intervento di Charlie Stross sulle caratteristiche e le conseguenze del dominio di Amazon sul settore, quello di Davide Mana sulle potenzialità inespresse del mezzo digitale o (con qualche mese in più sul groppone) quello più tecnico di Matteo Poropat sulle problematiche relative alla realizzazione editoriale degli ebook. Di carne al fuoco ce n'è in abbondanza e se finora mi sono astenuto dal trattare questo argomento non è per mancanza d'interesse, quanto piuttosto per chiarirmi le idee e non sbrodolare quattro cazzate tanto per.

Sebbene abbia avuto occasione di maneggiarli, non posseggo né un dispositivo e-ink nè un tablet, ma - lo dico subito a scanso di equivoci - non vedo l'ora di potermi permettere un ipad. Sono convinto che per fruire al meglio di un testo tecnico, un saggio, un manuale o una rivista la lettura su mezzo elettronica offra - e offrirà sempre più - una quantità di vantaggi rispetto a quella tradizionale.
Detto questo, non sono altrettanto convinto che per la lettura da diporto (per quanto mi riguarda mi riferisco soprattutto alla narrativa) l'utilizzo di un supporto tradizionale (leggasi libro) abbia poi tanto da perdere dall'avvento degli ebook.
Le mie considerazioni nascono dal confronto delle due esperienze di lettura. Sono del tutto soggettive, certo, ma credo che definire la lettura di un libro come esperienza più ricca di quella di un testo elettronico non sia solo frutto di fisime luddiste o di una mal riposta nostalgia per i bei tempi andati.

Il testo di un ebook sarà anche interattivo, ma quanto interattivo è il supporto che lo ospita? Un reader, a prescindere dalle sue specifiche tecniche, è un oggetto pressoché bidimensionale, almeno per quanto riguarda la sua interfaccia. Per quel che interessa il lettore si può benissimo considerare come uno schermo su cui si possono visualizzare parole e immagini, e una scelta di accessori più o meno utili per scegliere/scorrere/annotare il determinato testo.
La lettura di un libro è un'esperienza sensoriale parecchio diversa. Nel libro ci puoi infilare le dita dentro, puoi valutarne lo spessore, il peso, le dimensioni, te lo puoi rigirare tra le mani senza tema di grossi danni da caduta o urti. Un libro lo puoi scagliare contro un muro, lo puoi macchiare di caffè o riempire di briciole, lo puoi lasciare aperto o valutarne la progressione. Soprattutto le pagine di un libro le puoi toccare, e scoprire come la carta sia diversa da edizione a edizione, e offra al tatto sensazioni parecchio più amichevoli (materia organica vs plastica e vetro, c'è competizione? sì, c'è: ho toccato polimeri che voi umani… ma non in un ereader, non ancora, per lo meno).

C'è poi un ulteriore considerazione da fare. Quanti filtri intervengono nel percorso del testo fino all'occhio del lettore? Me lo chiedo perché ho l'impressione - e chi ha maggior pratica di e-lettura potrà confermare o meno, grazie! - che durante la lettura da un supporto elettronico la comprensione del testo attraversi un numero di filtri, che riguardano sensazione, percezione e predisposizione, decisamente maggiore che non dalla lettura della pagina stampata. Quest'impressione nasce dalla semplice constatazione che il rapporto tra lettore e testo tradizionalmente stampato è diretto, occhio-carta, mediato solo dall'inchiostro, quindi un supporto fisico, materico, utilizzato per sporcarla. Credo invece che accostandosi a un testo visualizzato su schermo intervengano molti più fattori in grado di influire sulla relazione testo/lettore. C'è la consapevolezza del supporto elettronico, oggetto infinitamente più complesso del volume cartaceo tradizionale; c'è la possibilità di variare carattere, dimensione, aspetto del testo che stiamo leggendo; c'è lo schermo a separare fisicamente il lavoro dell'autore dall'occhio del lettore. Dopotutto il mezzo è (anche) il messaggio, e un supporto più complesso influenza (magari poco, magari molto, credo sia questione molto soggettiva) la percezione del testo che veicola.

Ma allora? Dobbiamo rinunciare agli ebook, mandarli al macero (ops!) senza nemmeno dargli una possibilità?
Nemmeno per sogno.
I libri elettronici sono il futuro. Sono più economici, più convenienti, permettono una gestione delle risorse, a monte, e dei testi, a valle, più efficiente, meno dispendiosa, ottimizzata; oltre a consentire un interazione tra opere e lettore più libera e profonda.
Ma qui si parlava di lettura, non di editoria. Di lettura, non di studio. Di quel tipo di lettura fatta senza altro scopo se non quello della libera espressione di sè, di quell'esperienza individuale che porta a livello zero le complicazioni esterne, per aumentare esponenzialmente la possibilità di un incontro fortuito, di una rivelazione, di una gioia o un dolore del tutto personali. La lettura intesa come piacere singolo e individuale. Un piacere che ha ben poco a che fare con concetti come efficenza, economia o allocazione di risorse.
Prima o poi un ipad spero davvero di riuscire a prenderlo. Ma non so se lo userò per leggere il prossimo McDonald piuttosto che un Banks o un Murakami. Almeno non se avrò la possibilità di permettermi un libro fatto di carta e inchiostro.






44 commenti:

  1. bon,
    caro,
    io ho Ipad, Kindle e 4.000 libri cartacei.
    posso dire di saperne "a pacchi" sulla materia, e direttamente.
    per cominciare non leggi sull'Ipad, a meno che tu non decida di donare gli occhi alla scienza e allora oh, sono scelte. Sull'ipad ci stai come sul pc, solo che te lo porti dietro e sei pure figo abbestia (come me) :-)

    sul Kindle ci leggi, non ti stanchi gli occhi, te lo porti dietro che è un piacere perché leggero, piccolo, ed è ganza 'sta cosa che hai mezz'etto di robo e pensi "wow, ho con me 150 libri" (oddio, veramente ce ne stanno pure 2.000, mi pare, ma questa è una ca**ata, perché dubito che tu abbia il tempo di leggerti 2.000 libri in poco tempo ma vabbè.)
    all'inizio fa senso, dico, tenere in mano un Kindle al posto di un libro. Impressione che dura circa 4 minuti, poi ti passa ed è una figata, per noi mezzi "accecati" poter mettere il carattere bello grande...
    poi, oh, io ho 2 teorie, di cui 1 mia e 1 presa in prestito da Umberto Eco:
    1) ci sono libri che leggo perché ho voglia di evadere, di cui non mi importa nulla, li chiamo i libri da 5,90 euro, quelli da vacanza, e sono tanti, alcuni belli, la maggior parte inutili, ma che a me piacciono...ma che mi riempiono la casa e prendono polvere ma non ho il cuore di buttare (come si fa a buttare via i libri?).
    bon, con il Kindle risolvo il problema.
    me li caccio lì dentro, me li leggo, e non ci penso più.
    2) la teoria di Eco è questa: c'è la lotta tra l'e-book e il libro tradizionale, ed è come dire tu preferisci viaggiare in auto o in treno? è una domanda sciocca, c'è il viaggio perfetto in auto, e quello perfetto in treno, non si annullano l'un l'altro. Per cui, di fatto, è una scelta dettata dal momento, occasione, non deve essere definitiva. per cui, di fatto, è inutile chiedersi se è meglio l'uno o l'altro, entrambi sono buoni per un determinato momento/contesto (teoria, fra l'altro, degli anni '90...ma quanto era avanti!?!)

    continuo a comperare libri stampati, e i fumetti mi piacciono cartacei, ma, credi, quando sei in viaggio o incolonnato da qualche parte, o devi aspettare qualcuno e hai un Kindle dietro che pesa niente e dentro ha 20 e passa libri...bè, credi, ti cambia la vita!

    ps: tu immaginati in vacanza, hai dietro un libro cartaceo e dopo 10 pagine scopri che è un'emerita ca**ata...e hai portato solo quello perché pesa 10 kg e ti occupa mezza valigia...e sei all'estero e non trovi nulla in italiano...ma quanto ti fa arrabbiare una cosa così?
    bè, tu invece te ne carichi 30 sul Kindke, che ha una carica di 30 giorni, per cui puoi lasciare pure il filo dell'alimentazione a casa...ma che figata è?
    ps2: no, non mi danno la percentuale sulla vendita dei Kindle...

    baci.

    Lui-la-logorroica

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  2. Ciao Lui! Grazie per il tuo contributo.

    Non ho dubbi sui vantaggi degli ereader rispetto ai libri tradizionali.
    Volevo però evidenziare quali differenze ci potevano essere nell'approccio ai diversi supporti, dell'esperienza di lettura diversa che offrono.
    Poi ognuno è libero di leggre dove preferisce, ci mancherebbe!
    Per esempio, quando sono incolonnato, o parcheggiato da qualche parte, io c'ho il mio libro da macchina!
    Che tanto poco importa se nel kindle ci stanno millemila libri, più di un paio alla volta mica li leggo.
    La borsa dei libri da vacanza poi è una cosa cui non saprei rinunciare (che noi siamo in quattro a leggere, che facciamo, ci prendiamo quattro reader? O leggiamo a turno?)

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  3. Io ho un ipad da ieri,regalo di mia moglie, bello bellissimo....però non so se ci scaricherò mai libri, il colpevole sono io che sono un retrogrado,che preferisco sempre le sensazioni della carta. Che dire? Niente se non che il dibattito é ancora aperto....

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  4. Non mi pare che l'ipad sia pratico per leggere. Il kindle non può leggere gli epub, quando mi deciderò penserò bene a quale sia l'e-book reader migliore
    http://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_e-book_readers

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    1. Non so, non mi pare che dal punto di vista fisico per il lettore ci siano grosse differenze (ok, l'ipad ha un'autonomia minore, e forse pesa un po' di più, però ha il vantaggio di far più cose). Tra l'altro lo schermo grigio dei lettori e-ink mi mette una tristezza…

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  5. Marco,
    Non e' prorpio cosi'.
    Io ho tutti i files in epub, li converto con un programma gratuito che si chiama calibre e li leggo con kindle.
    Ho avuto un altro eReader, ma kindle e' ancora il migliore, anche per il prezzo...

    Lui

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  6. Ah, preciso una cosa:
    Io uso il kindle solo per la lettura. Non lo uso per altre cose, non mi serve, non mi interesse che sia a colori, wifi ecc.
    Per il resto uso pc e ipad...

    Lui

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  7. (splendida foto)
    Ma io i libri li devo sottolineare li devo spoarcare come dici tu.
    Ci appoggio la tazizna del caffè, ci lasciol le matite dentro, piego la pagina, annoto, evidenzio, annuso.

    Qualche ebook l'ho comnciato,ma poi mi annoia.
    Preferisco la carta.
    Nei viaggi è un rito la scelta accurata dei libri da portare, e se proprio la valigia è piena li lascio nel luogo della vacanza con una bella dedica al lettore che lo troverà.

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    1. Io cerco di non sporcarli, e no, non sottolineo né annoto. Solo che non sono la persona più ordinata del mondo, e mentre leggo faccio spesso altre attività contigue: mangiare, bere, fumare… per tacere delle sedute in bagno.
      Se dovessi preoccuparmi di preservare l'integrità di un eventuale gadget elettronico, beh… sarebbe tutto più scomodo.

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  8. Alcune volte ho come un deja vu.
    Mi ricordo quando uscirono i primi pc, cosi grossi e incomprensibili, facevano paura anche perche' c' era il terrore che un giorno avrebbero sostituito i libri.
    Personalmente feci una guerra ai pc, i libri erano intoccabili eccetera.
    A distanza di anni, vivo con il mio pc, ho tanti aggeggini elettronici, i libri esistono ancora, e, per mia fortuna, ho imparato la lezione...
    Io non sottolineo i libri, aborro le orecchie, vado in paranoia se si macchiano e li tengo bene.
    Li amo e li tratto come dei re...e sono possessiva nei loro confronti, non li lascerei mai in giro, piuttosto li regalo, nuovi.
    Ognuno coltiva i rapporti con i libri e la lettura come crede, e' il bello della vita.
    Ma leggendo tanto e non sempre libri che voglio tenere nella libreria, l ereader e' un perfetto aggeggino.
    Poi, ripeto, de gustibus.

    Lui

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    1. Ma qua non si tratta di stilare classifiche né di far scelte per la vita. Solo di evidenziare, se la si riscontra, la differenza tra due tipi di lettura, che non sono una meglio dell'altra, ma che offrono esperienze evidentemente diverse.

      Io ho un ottimo rapporto con la tecnologia che mi circonda (vabbé, col cellulare mica tanto, ma è un'eccezione). E come dicevo sopra, non vedo l'ora di dotarmi degli ultimi ritrovati dell'elettronica contemporanea. Anche per leggere, certo.
      Ma prima di fare il grande passo - che tanto ha da passare ancora un po' di tempo - voglio cercare di capire a cosa vado incontro.

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  9. Come Lui leggo molto con il kindle (per altro esistono molti altri lettori, ma comprato uno difficilmente ne vai a prendere un altro) che ha i suoi indubbi vantaggi e non mi metterò a riscrivere quanto sopra solo che..
    il libro è un oggetto bello di per se, da toccare per lo più, quindi difficilmente una persona che legge molto abbandonerà l'uso della carta.


    PS Io non capisco quelli che parlano dell'odore della carta, visto che da almeno 15 anni i libri non sono più prodotti con carta, ma da impasti di cellulosa e plastica. Provate a bruciare un libro di 20 anni fa ed uno di 5 e vedrete la differenza delle fiamme e del fumo

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    1. Essendo praticamente anosmatico non posso parlar del fantomatico odore della carta, almeno non posso farlo tirando in ballo l'esperienza personale. Ma mi tocca comunque correggere la tua affermazione.
      Non so cosa intendi tu per "plastica" riferendoti alla produzione della carta. Da sempre, o almeno da parecchi secoli, la cellulosa è addizionata ad altri prodotti (minerali, resine, colle, naturali o sintetiche) che caratterizzano in modi diversi la carta prodotta. L'odore della carta è spesso dovuto a questi materiali. Senza contare che una volta stampato, il cosiddetto odore della carta, è spesso l'odore dell'inchiostro con cui è stata impressa.

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  10. Caro Iguana (vado col cognome perché non vorrei che Jo fosse troppo confidenziale), bel post e bello scambio di commenti! L'argomento, è vero, può sembrare poco originale, ma l'incontro/scontro dei punti di vista su questo tema mi affascina sempre.

    Io sono nel club di quelli che devono ancora fare il salto nella piscina del Kindle, ma diciamo che sono lì vicino alla scaletta del trampolino, e dico a tutti che sto solo aspettando che passino le 3 ore della digestione... tempo una mezz'oretta e mi butto pure io.

    Ho amici ormai kindlemaniaci che come Lui sanno pigiare sui tasti giusti per mettermi curiosità. Quella del viaggio in treno o in auto, poi, è veramente una chicca da giocarsi nelle conversazioni con gli amici! Il punto è che anche io sono sul feticista-andante, quanto a libri, perciò mi piace schierarli sullo scaffale e rimirarli come un fesso per almeno 30 secondi al giorno. Se inizio a chiuderli nel Kindle non perderò quel gusto?

    Ma forse l'idea di usare l'e-reader solo per letture "di serie B" non è poi sbagliata; riservando invece il cartaceo agli autori o alle opere che so già di voler annusare/sfogliare/rimirare nel tempo.

    Confusione!!! :)

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    1. Ciao Gigistar, benvenuto da 'ste parti!

      C'è grossa confusione, non c'è dubbio.
      Io credo che più che per le letture di serie B, l'ereader diverrà indispensabile per recuperare e leggere quei testi che su carta sono ormai introvabili.

      Ma stiamo a vedere. Magari torna dopo aver provato a e-leggere per un po'…

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  11. L'e-reader (ho un Sony PRS-T1) mi ha risolto il problema dell'ingombro dato che lo spazio disponibile è ormai ridotto praticamente a zero (ci ha risolto, dato che la moglie si è prontamente munita di e-coso simile).
    Tanto mi è bastato per convertirmi totalmente a dispetto delle nostalgie di fruscii, odori e sensazioni tattili.
    Anche perchè, quando leggo, di solito riesco ad immergermi tanto da non rendermi nemmeno conto del supporto.

    Sono troppo pratico? ;)

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    1. Sei troppo efficente! :-)

      Concordo sulla questione spazio, che la lettura digitale in quel senso aiuta un sacco.
      Però, davvero, non hai trovato nessuna differenza tra la lettura su carta e qualla su schermo?

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    2. Solo minimi inconvenienti (tipo "riesco a finire il capitolo prima di dover scendere dal tram?") compensati dai vantaggi: oltre alla questione spazio: l'ingombro minimo, l'avere a subito pronto un altro libro se ne finisco uno "per strada", avere più chili a disposizione nelle valige quando si vola in ferie, ecc. ecc. ecc.

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    3. Ah, ho letto ora il commento di murgen e dimenticavo (perché ora mi sono abituato al lusso) il vantaggio, di non poco conto, di avere il font regolabile (essendo io sia miope che presbite).

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    4. Ok. Messaggio ricevuto.

      Rimango coi miei dubbi, ma mi sa che a 'sto punto un ereader toccherà almeno metterlo alla prova…

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    5. E' l'unica maniera per convincersi. O per controconvincersi. ;)

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  12. Ho una casa piena di libri e un fedele lettore ebook a bassa costo nello zaino, patrimonio indispensabile per un pendolare. Non ho Ipad o Kindle, leggo anche su PC. Che dirti, io quando compro qualcosa vorrei averlo in tutti i formati del mondo, con tanto di fumetto realizzato apposta e episodio pilota della serie TV. Il fatto è che mi sono abituato a leggere in formato digitale per questioni professionali già molti anni fa e la transizione per la narrativa è venuta di conseguenza. Negli ultimi anni ho letto sempre meno libri di carta (o simili) e credo che quest’anno la percentuale diminuirà ancora.

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    1. Per mestiere impagino, per cui figurati, capisco bene quel che vuoi dire. Solo che non so, faccio davvero fatica a leggere a monitor, almeno se il testo supera un livello di soglia (il post medio del blog, fino a un migliaio di parole perlomeno, è la mia misura ottimale).
      Forse questo post nasce anche per cercare di capire cosa mi respinge dalla lettura video…

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  13. Ciao! Io possiedo un Sony PRS-T1. Ogni tanto lo bacio. Lo schermo non è paragonabile ad un video. Riproduce la pagina con la tecnologia e-link, niente retroilluminazione, esattamente come un foglio di carta. Ingrandisce i caratteri delle parole quanto ti pare. Se ti dimentichi chi è un tale personaggio, ha una funzione di ricerca che ti consente di andare a pescare tutte le pagine in cui è nominato. Puoi prendere appunti, mettere segnalibri. Se leggi in inglese o altre lingue hai a disposizione un dizionario integrato (passi il dito sulla parola e te ne da la traduzione). In rete trovi MIGLIAIA di libri scaricabili gratis e legalmente. Ovunque vai puoi portare tutti i libri che vuoi con te. Mediamente un e-book costa meno del cartaceo. Però oh, vuoi mettere il profumo della carta?

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    1. Grazie anche a te per il contributo alla discussione.

      Il profumo della carta l'abbiamo sistemato qualche commento più su. Per il resto, i vantaggi della lettura digitale che elenchi si riducono, per quel che mi riguarda (stiamo sempre parlando di lettura da diporto), alla possibilità di ingrandire il carattere quanto mi pare.
      Non so quanti libri leggi tu in un anno. A me sapere di avere un migliaio di testi a disposizione non serve a leggere di più. (Già ora lo scaffale dei volumi in attesa di essere letti è straripante…).
      E il libro gratis non è necessariamente meglio del libro che paghi.


      "Riproduce la pagina con la tecnologia e-link, niente retroilluminazione, esattamente come un foglio di carta"

      Su questa affermazione io continuo ad avere dei dubbi. Non tanto sulla effettiva leggibilità del testo, ma sul fatto che l'esperienza di lettura sia analoga.

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    2. L'esperienza è letteralmente analoga, avendo usato il kindle in spiaggia ad agosto (anche se i granelli di sabbia sono più fastidiosi da rimuovere..).

      Io ho convinto un paio di amici scettici a comprarsi un erader mostrandogli un paio di pagine sotto il sole, perché è vero che solo l'esperienza diretta ti convince che sia equivalente se te lo dicono tendi a considerarle esagerazioni.

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  14. ...volevo solo dire che facendo una lista dei pro e dei contro tra e-book e cartaceo proprio non c'è gara. Naturalmente secondo me.
    Bye.

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  15. Io sto leggendo "River of Gods", "Cyberabad Days" e "The years of rice and salt". comunque il cartaceo mi attira ancora, ma l'e-book è utile se non trovi il libro in Italia.

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    1. Tre alla volta? Accidenti! :-)

      "l'e-book è utile se non trovi il libro in Italia"

      Beh… te lo puoi sempre far spedire, e il costo è a volte inferiore a quello dell'edizione elttronica. Ma capisco il punto. Dal punto di vista della gestione dei testi il digitale non ha rivali.

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    2. I costi li ho soppesati, hai ragione. Poi adoro il dizionario parlante in inglese e francese, ho preso anche Ventesimo Secolo di Robida.

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  16. Ciao di nuovo. Effettivamente sono molto entusiasta del mio reader. Io ho sempre letto molto, è forse una delle tre cose che più amo fare nella vita. Da quando ho il reader ho letto a occhio il 30% più del solito. Non saprei dire perché ma è così. Fra poco prendo l'aereo, vado in Germania dalla fidanzata. Posso portare con me max 10 kg di bagaglio. Mettiamo che sto leggendo il signore degli anelli in inglese, e la mia conoscenza della lingua non è eccezionale, non potrei fare a meno di un dizionario. Quindi, non avessi il reader, fra dizionario e S.d.A. già mi mangerei forse 3 kg di bagaglio (vado un po' a caso, ma credo che siamo lì). Con il mio reader posso portarmi: il S.d.A.in lingua originale con dizionario, il S.d.A. in italiano, il Silmarillion, lo Hobbitt e tutta la tolkieneria varia in caso mi venisse voglia di approfondire qualcosa. Magari, se sono un tolkienano sfegatato, una dele tante guide alla Terra di Mezzo. Probabilmente dopo un po' che leggo Tolkien mi rompo le palle, quindi porto con me anche Ash della Gentle, e se scopro che non è il mio genere mi butto su Carlton Mellick III (mi si permetta di dire che per me è MOOOOLTO meglio di China Mieville!). Magari I tre moschettieri, che da una vita voglio finire di leggere, e questo me lo tiro giù a costo zero dalla rete. Ci stà anche un saggio di Massimo Fini, o di Travaglio o attualità in genere. Per quanto riguarda l'e-link: giuro, leggo tranquillo e leggero come sulla carta. Nessuna differenza. Io durante la settimana per lavoro vivo in un piccolissimo appartamento da single, due stanze. La maggior parte dello spazio è talmente occupato da libri che letteralmente non so più dove metterli. Con il reader ho risolto anche questo problema. Poi... tanto per fare affermazioni un po' banali come quella sul profumo della carta, hai pensato al risvolto ecologico? E comunque, l'idea di avere un migliaio di libri a disposizione mi fa godere come un riccio. Last but not least, per quel che riguarda il libro gratis che non è migliore di quello a pagamento,la penso come Andrea Pazienza buonanima: mai rinunciare al gratis della vita.
    Riciao e a presto!

    p.s.
    complimenti sinceri per le foto. E per il blog in generale.

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    1. Citazione per citazione: There ain't no such thing as a free lunch.

      Ma scherzi a parte, non riuscirei a saltare di libro in libro come sembra sia tua pratica comune. Ma come dicevo poco sopra, capisco il punto.
      Come rimarcavo nel post, non ho dubbi sulla maggior efficenza della lettura digitale rispetto a quella tradizionale.
      Io continuo ad avere dei dubbi sull'effettiva analogia tra l'atto fisico di leggere da due supporti così differenti, ma mi sa che a sto punto l'unico modo per smentirli o confermarli sia il buon vecchio metodo scientifico.
      'mo vedo di procurarmi un ereader e fare qualche prova. Poi vi dico!

      (beh… se sei un tolkeniano sfegatato è probabile che Ash non sia il tuo genere! :-)
      btw non ho mai letto nulla di Carlton Mellick III, in che modo è paragonabile a Mieville?)

      Grazie per i complimenti, sempre benvenuti!

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  17. No non sono un Tolkienano sfegatato, tutt`altro, era solo per fare un esempio. Ma Ash ce l`'ho sul lettore e lo affronterò quanto prima. Che Carlton Mellick sia meglio di Mieville, ammetto che è un affermazione un po`stupida. Diciamo che è come un Mieville fatto di acido, ma che gli ha preso bene. Sicuramente il suo "Sausage Santa" mi ha divertito davvero tanto, mentre Perdido l`ho trovato piuttosto pesante.
    Sono andato OT,scusa.
    Ciao!

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    1. Ma che OT e OT, qua si parla di libri e letture, quindi… :-)

      Ti invidio Ash. L'ho letto qualche anno fa e mi ha entusiasmato.
      Bello bello bello.

      E chissà che prima o poi non mi capiti tra le mani un Carlton Mellick come si deve…

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  18. Grazie per l'approfondimento e per gli interessanti spunti di riflessione. In particolare, la citazione a McLuhan smuove un interrogativo che, penso, sia cruciale rispetto alla questione sollevata.

    A prescindere dal mezzo e dal soggetto, l'oggetto da fruire resta sempre il libro, o, meglio, le parole e i contenuti che esse traducono. Dunque, se, com'è vero che è, il mezzo incide sulla percezione del messaggio (del/i contenuto/i e del/i temi), bisogna considerare caso per caso l'idoneità o meno di un e-reader rispetto ai temi del libro che si desidera leggere. In altri termini, un e-book potrebbe essere la soluzione migliore per fruire di un Gibson (anzi, potrebbe addirittura potenziarne le suggestioni digitali e high tech, per certi versi), ma non per leggere un McCarthy, che tra i pixel perderebbe l'alone di antico, di epos remoto.

    Poi, più prosaicamente, passando a un e-reader rinuncerei al piacere di leggere sprofondato nel tepore di una vasca da bagno piena di acqua fumante.

    Kraton

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    1. Eh!
      Arrivare ad adattare il mezzo usato alla lettura scelta è una cosa a cui non avevo pensato. Però oh… in effetti è una strategia buona come un'altra.
      Ma se poi vuoi provare un autore mai letto prima che fai? Tiri la moneta? :-)

      Ma comunque si decida di leggere, l'importante è non ridursi come quegli integralisti dell'o ebook o morte! / "ah… l'odore della carta!"! * ;-)


      * scusate, non ho link che conducano a qualche covo di lettori cartacei fondamentalisti, del resto, mica useranno la rete, no?

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    2. Ma a dire il vero, il mio blog non è nemmeno un covo di integralisti dell'eBook. È che, di contro, non vedo obiezioni valide, ma solo odori.
      A quel punto, un po' per l'innato gusto di dirgliene quattro, un po' perché mi piace la mia voce, mi diverto con quel tipo di post.

      Il bello è che nessuno che legga o produca eBook ha mai parlato di sostituzione definitiva del cartaceo, ma di coesistenza.
      Ma leggere corbellerie del tipo l'eBook è un'oscenità (citazione letterale), be'...

      Comunque, ciao, lieto di conoscerti. ^^

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    3. Ciao elgraeco, benvenuto da 'ste parti!

      Se ho citato il tuo post è per evidenziare un tono da crociata noi contro di loro che trovo via via che passa il tempo sempre più stucchevole. Ma più che il contenuto del tuo post, quel che mi da da fare è il coro di crucifige che risuona nello spazio commenti. Coro che potrebbe collocarsi con identici toni ed espressioni in calce a un medesimo post di segno opposto che esalti l'odore della carta e stigmatizzi la dipendenza da ebook ci certi lettori.

      Per dire, se invece di un generico "c'è gente che dice", nel tuo post ci fosse qualche link a esempi specifici, forse l'avrei preferito, certo ci sarebbe stata la possibilità di far finire tutto in rissa, ma forse ne sarebbe nata una discussione, un confronto con chi la pensa diversamente.
      Sono i cori da stadio quel che non sopporto più.

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    4. Forse, quella che è sfuggita, è la natura iperbolica del post, toni volutamente estremi (i miei, almeno), per ribattere agli altri estremismi di cui sento/leggo.
      L'assenza dei link, come dici tu è dovuta proprio alla necessità di evitare flame. Quelli, ahimé, sono io a non sopportarli più. Specie se generano confronti che, in realtà, non portano a nessuna parte.
      Su questo la pensiamo in modo diverso, a quanto pare. Io solo per stanchezza.

      Ciao ^^

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    5. Liberissimo di usare il tono che preferisci, ci mancherebbe. Io annotavo solo le sensazioni che post come il tuo (e soprattutto i commenti che seguono) provocano al lettore (questo lettore per lo meno).
      A me pare che il confronto che c'è stato qui, ad esempio, sia stato partecipato e civile. Poi è ovvio, ognuno se ne andrà con la sua personalissima opinione, ma il mio scopo non è convincere nessuno, piuttosto imparare qualcosa di nuovo.

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  19. Fornisco i miei venti eurocent alla discussione: se e-book reader deve essere, che e-book reader sia. Un iPad va IMVHO malissimo per leggere un libro, un kindle (o meglio un Sony PRS-T1, che a occhio e' il non plus ultra del mazzo) invece e' piu' che adatto.
    Soprattutto quando sei in viaggio, e portarti un volume da 500 pagine puo' essere un problema "quasi" irrisolvibile.

    Certo, vi sono aspetti ancora da discutere:
    - se in casa siete in piu' di uno, e leggete tutti, in teoria c'e' bisogno di n reader;
    - il fascino della libreria e la sua capacita' di arredare (ed ingombrare una intera parete, peraltro...) e' nemmen lontanamente eguagliato dal reader;
    - oggi come oggi non v'e' ragione al costo spropositato dei "volumi" elettronici, che pareggia in molti casi il costo del libro fisico.

    Barney

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    1. Grazie per i consigli, a breve proverò un sony (non appena lo riuscirò a fregare a mio suocero :-)), ma l'ipad continua ad essere in cima alla lista dei desideri.
      Del resto non leggo praticamente mai in piena luce, e se devo avere un altro gadget tecnologico da portarmi costantemente in giro, preferisco avere qualcosa che faccia qualcosa di più di visualizzare del testo…

      (e, forse l'ho già detto, lo schermo grigiastro degli e-reader
      mi mette una tristezza…)


      Sul costo dei volumi elettronici non ho le idee chiarissime, stante che tolto i costi della distribuzione (in media un buon 40/50% del prezzo di copertina, spanna più spanna meno) gli altri costi editoriali non variano, non ho ancora ben capito quale dovrebbe essere il costo giusto…

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