04 febbraio 2011

In edicola a febbraio


Picture by Iguana Jo.
Visti i titoli proposti segnalo ai passanti le uscite di Urania e dintorni di questo mese, che promettono tutte molto molto bene.

Su Urania esce la prima parte dell'antologico Storie del crepuscolo del mondo, raccolta di racconti scritti da grandi nomi della fantascienza internazionale per rendere omaggio alla Terra morente di Jack Vance. Qualche tempo fa Davide Mana ha parlato molto bene dell'edizione originale di questo volume sul suo blog. Non sono un fan di Vance, ma questo volume mi incuriosisce.

Su Urania Collezione viene proposta invece una nuova edizione di Pace eterna di Joe Haldeman. L'uscita di un romanzo del 1997 in una collana che è solita proporre romanzi e racconti decisamente più datati è decisamente curiosa. D'altra parte è apprezzabile che questo romanzo sia stato finalmente ritradotto, visto che la sua prima edizione italiana, in un'Urania di qualche anno fa, è passata alla storia come una delle peggiori traduzioni mai rifilate da un editore italiano al suo pubblico.

E infine, in un'Urania Millemondi dedicato in toto a Michael Swanwick, esce finalmente, dopo anni di attesa, The Iron Dragon’s Daugther, che viene proposto in accoppiata con The Dragon of Babel.
Il primo dei due romanzi, già edito in Italia come Cuore d'Acciaio è introvabile da tempo. Se ne attendeva la riproposta - più volte annunciata - già da un paio d'anni.
Io lessi a suo tempo, in un vecchio Isaac Asimov Science Fiction Magazine, Ferro freddo, cuore d’acciaio (Cold Iron) il romanzo breve di cui Cuore d'Acciaio è la versione più lunga, e ne rimasi entusiasta.
Il Millemondi si intitola I draghi del ferro e del fuoco.

Attenzione: i volumi qui sopra sono Urania ed escono in edicola. Con l'eccezione del Millemondi che dovrebbe sopravvivere per almeno un paio di mesi, tra 30 giorni non li trovate più,

14 commenti:

  1. pace eterna però non ha niente a che fare con guerra eterna, giusto?


    quello di swanwick è una bella occasione, devo ricordarmi di passare in edicola presto.

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  2. No. Nulla.
    Però dovrebbe esssere comunque un buon romanzo.

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  3. Swanwick è effettivamente una bella notizia. Grazie per la segnalazione.

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  4. L'antologia in tributo a Vance mantiene un notevole livello qualitativo, e se magari un pio di titoli sono abbastanza prevedibili, il totale è certamente valido.
    Non è Vance, ma non possiamo lamentarci.

    Però, Iguana amico mio, cominci a preoccuparmi.
    Non ti piace Vance?
    Ah!

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  5. @ Paolo: Prego! :-)

    @ Davide: confesso la mia ignoranza e mi rimetto alla clemenza della corte.
    Conosco molto poco Jack Vance, di cui ho una buona opinione riguardo la narrativa breve (ma è facile, quel poco che ho letto l'ho trovato sparso in varie antologie che raccoglievano il meglio dell'anno, o di un periodo, o di un premio…). Purtroppo la lettura dei romanzi - fondamentalmente i primi tre dei Principi Demoni - non mi hanno convinto (piace, l'eufemismo? :-)).

    Ho qualche altro suo volume a casa ma, memore di quanto gà letto, me ne sono sempre tenuto a distanza.

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  6. Eh no Iguana, Vance è una lacuna che va assolutamente colmata. Puoi farlo con Blue Word (Pianeta D'acqua) di cui parlammo qualche mese fa o con la quadrilogia di Tshai.
    Altrimenti vecchio mio senti gli HOOOO HOOOO HOOO di sorpresa che ti accompagneranno ogni volta che sentirai il nome Vance? :-)

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  7. Vance andrebbe letto in inglese.
    ....
    No, non è vero che lo dico la stessa cosa di tutti. Eschbach andrebbe letto in tedesco :)

    (so'simpatico,eh)

    Che cos'hai?

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  8. Mi sa che mi metto alla ricerca di "Pace eterna". "Guerra eterna" m'era piaciuto parecchio.

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  9. Quando dicono le coincidenze - ho appena recuperato, ed è roprio qui sulla scrivania davanti a me, il volume The Demon Princes della SFBC.
    Mille pagine di Vance in originale.
    Non ha la sovracoperta, ma per 2 euro non posso lamentarmi.
    E concordo con Marco - va letto in inglese.
    E poi c'è un trucco, con Vance - devi reggere per le prime 60 pagine.
    Le prime 60 pagine è molto probabile che ti lascino meno che entusiasta, quasi sempre.
    Poi, il vecchio Jack ingrana la quarta, e bang!, niente più problemi.

    Pianeta d'acqua è molto buono.
    Dying Earth è indispensabile.
    Tschai anche.
    I tre di Lyonesse sono fantasy colossali, ma lasciamo perdere, che ho i tolkieniani che mi marcano stretto... ;-)

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  10. Di tutti i titoli citati quello che mi piacerebbe leggere è senz'altro la Terra Morente (mi affascina il setting, e poi potrei confrontarlo con Wolfe e insomma lo troverei una lettura stimolante…). Però non ce l'ho…

    Nella mia libreria ho: Tschai, Pianeta d'acqua, L'Odissea di Glystra, Il mondo degli showboat, oltre a tutto il ciclo dei Principi Demoni su cui però non ho intenzione di tornare.

    Io non ho nulla in contrario a leggere Vance (sono anni che un sacco di gente mi dice quanto sia meraviglioso), solo lo vorrei fare con un romanzo agile.
    Escluderei quindi il ciclo di Tschai che, ok, tutti mi dicono sia tra le sue cose migliori, ma che è troppo lungo per affrontarlo qui e subito.

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  11. @ some1elsenotme: Occhio Gianluca, che mi dicono non
    c'entrino nulla uno con l'altro.

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  12. Beh, dai, Tschai sono quattro romanzi.
    E fila abbastanza veloce.
    Io ho ancora la vecchia edizione Urania in volume unico, anni '80... sarà tagliata a morte.
    Tu prova magari a leggere il primo...

    Oppure, fra quelli che hai, L'odissea di Glystra - che forse è fin troppo tirato via (avrebbe potuto metterci altre 400 pagine e ci stavano).
    Showboat World è un sequel-non-sequel - stesso setting, storia diversa.

    Terra Morente non so che storia abbia avuto nella nostra lingua - ricordo delle edizioni Fanucci che avevano tutti i problemi delle edizioni Fanucci.
    Se poi qualcuno l'ha ristampato, non ne ho notizia.
    In originale, ora c'è il monovolume della Gollancz, che con meno di dieci euro ti dà tutto.
    Ma tieni presente che il primo Dying Earth - che a mio parere resta la parte migliore del ciclo - era una cosina di neanche 200 pagine.

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  13. Solo per comunicare che ho cominciato Tschai.

    Vi saprò dire.

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  14. @ Davide.
    Di Terra Morente esiste anche un Cosmo Oro della Nord che raccoglie sia i racconti degli anni 50 che Cugel L'astuto.
    Di norma i testi Nord di quel periodo erano tutti molto buoni e con ottime traduzioni.

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