04 febbraio 2008

Rapporto letture - Gennaio 2008


Originally uploaded by Iguana Jo.
Direi che l'anno non poteva cominciare meglio, almeno dal punto di vista delle letture che hanno accompagnato queste prime settimane del 2008. (che poi il panorama nazional-popolare sia di una desolazione unica, beh… questo mica fa parte della vita vera, no?)

Comunque la pensiate ecco la lista:

Orhan Pamuk - Il mio nome è rosso
Per qualche impressione di lettura su questo volume vi rimando a questo post.

Chuck Palahniuk - Soffocare
Era da qualche anno che snobbavo Palahniuk. Dopo la folgorazione del Fight Club ero rimasto deluso da Survivor che avevo trovato un po' troppo furbo nel suo voler essere insieme provocatorio e avvincente, con quello stratagemma finale che risolveva sì il racconto ma ne indeboliva contemporaneamente la forza iconoclasta.
Ma la curiosità per l'autore americano m'è rimasta, e quando finalmente Soffocare mi ha chiamato dallo scaffale dei volumi in attesa di lettura, beh… non ho opposto troppa resistenza.
In effetti questo romanzo ha fatto risalire notevolmente le quotazioni di Palahniuk. Disturbante e nichilista, Soffocare non si limita all'assalto frontale all'omologazione occidentale, ma in qualche modo compie anche qualche tentativo di autocritica e di mediazione con lo stato delle cose. Il tutto condito come sempre con massicce dosi di umorismo sardonico, di sesso più o meno deviato e di sofferenze assortite. Un bel romanzo in definitiva, con un sacco di informazioni curiose, un protagonista che si lascia ricordare e un contorno di situazioni surreali più vere del vero.

Paolo Rumiz - La leggenda dei monti naviganti
Il formidabile volume di Rumiz è certamente la lettura più memorabile del mese. Ne ho parlato più diffusamente qui. Leggetelo!

Joe Haldeman - I protomorfi
Buona vecchia robusta fantascienza. A parte l'immondo titolo nel romanzo di Haldeman c'è tutto quel che serve per passare qualche oretta di puro intrattenimento: un alieno impacciato ma simpatico, un cattivo cattivissimo, il panorama esotico, la giusta dose di sesso e violenza, un mistero che si risolverà solo nelle pagine finali.
Che poi manchi qualsiasi profondità, che non ci sia spazio per alcun tentativo di speculazione che vada oltre i bisogni primari dei protagonisti, vabbé non si può avere tutto.
Mi meraviglia comunque che un romanzo simile possa aver vinto il premio Nebula 2004, assegnato annualmente dai professionisti del settore al miglior romanzo fantascientifico dell'anno precedente. Non c'era proprio niente di meglio?

Stefano Benni - Achille Pié Veloce
La mia prima sensazione a fine lettura è che ormai Stefano Benni abbia già detto tutto quanto aveva da dire.
Achille Pié Veloce è l'ennesima riscrittura del suo romanzo standard. La differenza più notevole è l'aggiunta del sesso tra gli ingredienti principali della ricetta tipica dell'autore bolognese. Per il resto tutto si ripete: il personaggio sfigato ma puro di cuore, quello duro e intransigente, gli uomini di potere sempre tremendi e senza pietà né morale.
Non che il reiterare stile e tematiche sia per forza cosa negativa, dopotutto Benni ha scritto in passato romanzi che mi rimarranno per sempre nel cuore e che non si distaccavano certo dal suo modello abituale. Ma dai tempi di Comici spaventati guerrieri o de La compagnia dei Celestini le istanze moraleggianti dell'autore hanno progressivamente preso il sopravvento sulla freschezza della scrittura, uccidendo quanto di buono vi si potrebbe comunque trovare. Non serve insomma ripetere ogni due pagine quanto sono brutti i tempi in cui viviamo, quanto è perfido e senza cuore il potere, quanto è avvelenata la città. Viviamo qui anche noi, lo sappiamo. Grazie. Anche perché se in Achille Pié Veloce Benni si fosse limitato al racconto evitando i predicozzi, credo che il romanzo mi sarebbe piaciuto, forse pure molto.

Bene. Per gennaio è tutto. Prossimamente un divertente romanzo francese, Harry Potter e un po' di fantascienza d'antan.
Rimanete sintonizzati.


2 commenti:

  1. "Soffocare" è uno dei migliori di Palahniuk: ho comprato diversi suo libri e devo dire che sia "Cavie" che "Invisible monster" mi sono piaciuti, sebbene la classifica di gradimento sia constantemente dominata da Fight Club e Soffocare...

    Adesso sto leggendo "Manituana" dei Wu Ming: grandissimo libro.

    Qualche informazione ulteriore sulle mie letture la trovi qui.

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  2. Non ho letto gli altri titoli di Palahniuk che citi. Però su Fight Club e Soffocare non posso che essere d'accordo.

    Manituana è lì che mi aspetta, prima o poi…
    (l'ha letto mia moglie la scorsa estate e le è piaciuto davvero molto, io aspetto che mi chiami)

    E no! Non mi convincerai a farmi un account su Anobii, proprio no, no e no! :-))

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