12 dicembre 2007

300


Originally uploaded by Sonrisitas.
Ero molto scettico nei confronti di questa nuova trasposizione cinematografica di un'opera di Frank Miller. La versione di Sin City proposta da Robert Rodriguez mi aveva profondamente annoiato a causa della pedissequa riproposizione del fumetto. Temevo dunque che anche il 300 di Zack Snyder soffrisse degli stessi difetti, tanto più che a sentire chi l'aveva visto l'aspetto visuale del film era molto debitore al fumetto originale. In effetti un po' tutto quello che avevo sentito a proposito della pellicola mi aveva tenuto alla larga: da chi lo definiva senza mezzi termini un film fascista, a chi invece ne rilevava le incongruenze storiche, da chi si limitava a riportarne l'aspetto puramente muscolare a chi ne parlava come dell'ennesimo action pseudo storico.
L'unica voce fidata che in qualche modo mi ha convinto a dare una possibilità al film è stata quella di zio Gil, la cui recensione seppur leggermente criptica (!) mi ha comunque incuriosito riguardo Sparta e compagni. Ed eccomi quindi qui a parlarne…

La mia opinione in due parole? Sparta rulez! :-)

300 è nel suo genere un film perfetto, un film essenziale e diretto, un film in cui tutto è al servizio di un'unica monolitica affermazione. In cui colori, messa in scena, colonna sonora sono completamente e consapevolmente prodotti con l'unico scopo di esaltare il fondamentale bianco e nero della vicenda.
Non ci sono dubbi in questo film, tutto è estremamente esplicito, evidente, incontestabile, quasi che la produzione volesse di proposito evitare qualsiasi possibilità di equivoco o di strumentalizzazione del soggetto.
I valori a confronto sono da un lato l'onore e la libertà, dall'altro il tradimento e la sopraffazione. Da una parte assistiamo alla reazione della minoranza invasa, dall'altra vediamo lo sterminato esercito invasore, con l'inevitabile confronto tra la lucida follia di chi si richiama all'ideale e la tracotante arroganza economico edonistica dell'autoproclamatosi padrone del mondo.
Sempre in quest'ottica è fin troppo ovvio che gli spartani siano tutti belli e prestanti, mentre i loro avversari, che siano traditori interni o invasori stranieri, vengono rappresentati quali esseri immondi, deformi o grottescamente pomposi.

Il film è tutto racchiuso in queste dicotomie. Mi domando però se basti questa consapevole semplificazione dei termini in questione (semplificazione che non nega però i difetti dell'esasperazione militarista che sottende tutta la società spartana, rendendone il metodo educativo e la conseguente vocazione al sacrificio decisamente poco invitante, almeno per questo spettatore), per tacciare il film di fascismo, o di complicità propagandistica alle direttive imperialiste di Washington. Perché a me una lettura simile pare quanto meno superficiale: in 300 ci si fa beffe della religione, si sovverte (o almeno si tenta di sovvertire) la tradizione, si combatte il potere in tutte le sue forme, si propugna - in maniera fin troppo ingenua e certamente esile, ma tant'è - un mondo di uguali, si critica e contesta l'imperialismo che porta il più forte ad ingerire / comperare / invadere il più debole.
In fondo a me questo film appare come un tentativo più che dignitoso di opporsi al dominio della maggioranza. E voi lo chiamate fascismo?
Insomma, 300 per quanto sia un film che sguazza nella semplificazione manichea della realtà non mi pare proprio un film così banale e scontato come da più parti s'è tentato di farlo passare.

In ogni caso, anche volendo evitare le secche del dibattito ideologico, 300 rimane per il sottoscritto un notevole esempio di cinema tout court, con attori che non si fanno notare solo per i pettorali (a proposito, sono l'unico a cui Gerard Butler è sembrato una versione pallida e pompata di Denzel Washington? stesse espressioni, stessa mimica facciale, stessa impostazione fisica…), con scelte di regia pregevoli e originali, con una fotografia digitale maestosa e sequenze di azione memorabili. Un film perfettamente godibile, che non sarà un capolavoro di profondità espressiva, ma che rimane un ottimo esempio delle potenzialità che sia i fumetti sia il cinema d'azione si lasciano troppo spesso sfuggire.


8 commenti:

  1. Come al solito leggere le tue recensioni è sempre un piacere, per una vena di originalità che le caratterizza sempre. Anche a me il film quando l'ho visto mi è piaciuto e mi sono divertito nel guardarlo. Non mi sono praticamente accorto quando è finito che erano già passate 2 ore, e questo al di la di ogni ragionamento è sicuramente un indice inconfutabile di buon cinema. Quando però ne ho parlato in giro mi hanno praticmante "demolito", e fino ad ora l'unica critica favorevole che avevo letto era quella di "Saviano", si proprio l'autore di "Gomorra", che in un articolo aveva fatto una sua lettura del film molto originale, che mi aveva spinto ad andarlo a vedere. Sono contento che ti sia piaciuto, e che qualche volta (anche se raramente) i nostri gusti coincidono.

    Ciao.

    Claudio

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  2. Tu sei troppo buono Claudio!!!

    Comunque son contento che almeno stavolta i nostri giudizi coincidano. Non sapevo che Saviano avesse recensito il film, dopo averti letto sono andato a cercarla (direi che l'articolo sia questo). Mi piace come ne parla, anche se il suo tentativo (che mi sembra abbondantemente condiviso da moltissimi recensori) di assimilare Sparta all'America di Bush mi pare del tutto fuorviante, come ho cercato di sottolineare nelle mie note sul film.

    BTW concordo in pieno con Saviano quando parla di epica.
    300 è forse l'unico film davvero epico di questi ultimi anni insieme al Signore degli anelli. Oltre che per il contenuto epico la trilogia di Peter Jackson mi pare assimilabile alla pellicola di Snyder anche per la forza espressiva e la suggestione della messa in scena e pure per il contenuto ideologico.
    Minas Tirith come Sparta?
    Mah… però secondo me qualcosa in comune ce l'hanno.

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  3. Anche io avevo notato questa associazione all'America in altri articoli, ma sinceramente il paragone mi è sembrato assolatemente fuori luogo e anche una forzatura. Non riesco a vedere nulla nell'armata persiana che richiama lo stile americano, anzi risultano molto più americanizzati i 300 di sparta, nel senso che sembrano più impregnati nelle personalità della propaganda US, quali difensori della cultura e della civiltà. I persiani sono rappresentati più come gli orchi del Signore degli anelli, e per l'obiettivo del regista (che era quello di creare una netta separazione tra il bene ed il male, per dare carica e forza allo scontro) l'aspetto politico secondo me non lo ha nemmeno sfiorato. I nemici avrebbero potuto essere anche degli alieni, e la forza della narrazione non avrebbe perso quasi nulla. Pertanto l'assimilazione all'imperialismo americano, secondo me, non regge minimamente. Ammetto però che come critico sono un dilettante assoluto, ma la cosa che mi costa di più e doverti ancora dare ragione.

    Ciao

    Claudio

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  4. ehm… Claudio… in realtà la stragrande maggioranza della critica ha effettivamente associato gli americani a Sparta. Ero io il bastian contrario :-)

    Nel senso che se penso alla politica estera statunitense degli ultimi anni e guardo nel film chi gli assomiglia di più come atteggiamento e azioni non è Sparta quella che vedo, ma l'impero persiano.
    Chi è che invade per portare pace e benessere? Chi è enormemente più dotato militarmente ed economicamente? Chi rappresenta il progresso? Chi basa i proprio valore sulla potenza economico/religiosa? Chi è disposto a pagare per ottenere quello che vuole? Chi chiede di sottomettersi a uno schema di valori imposto dall'esterno la popolazione invasa?

    Che poi gli spartani si facciano effettivamente portavoce di un'idea prepotentemente occidentale, beh… nemmeno su questo ho molti dubbi.
    Il punto forse sta nello stabilire quanto l'amministrazione bush sia coerente con l'idea di moralità e i valori che siamo abituati ad associare alla nostra meravigliosa cultura occidentale.

    Ora che ho ribadito il mio pensiero mi dai ancora ragione? :-P

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  5. Forse sono stato fraiteso. Io non a caso parlavo di "Propaganda Americana", quando notavo maggiori similitudini con gli Spartani. Penso non vi siano dubbi sulle contraddizioni tra la propaganda US, e le azioni concrete, e la mia non voleva essere una difesa dei valori degli Stati Uniti. Quello che volevo dire è che secondo me gli autori del film non pensavano minimamente a questo qundo hanno lavorato alla sceneggiatura, ma solamente a come coinvolgere lo spettatore. Per incollare la gente allo schermo la devi fare incazzare come una bestia!!! E per fare questo devi creare un nemico assolutamente diabolico. Ed è proprio quello che sono riusciti a fare, e secondo me Bush non lo avevano proprio in mente. Non so dirti per quale morivo la critica si è concentrata su questo punto che a me pare assolutamente insignificante nella formulazione di un giudizio sul film. Pertanto purtroppo confermo che ti devo dare ragione.

    Ciao

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  6. Due cose:

    - io non ero incazzato come una bestia, eppure mi son divertito un sacco lo stesso. :-)

    - dovrebbe importare qualcosa a me spettatore se anche gli sceneggiatori non avessero avuto in mente nient'altro che Sparta quando hanno scritto 300?
    Io credo che quando guardi un film tu non ti debba chiedere cosa avranno mai voluto dire gli autori, quanto piuttosto cosa significa per te quello che stai guardando. La cosa bella dei film è che li puoi leggere in tanti modi diversi. Secondo me l'unico vincolo, che dovrebbe anche determinare la credibilità di quanto sostieni, è dato dalla coerenza che dovrebbe sempre esserci tra la tua personale visione e quanto effettivamente mostrato al cinema.
    Personalmente non trovo molto interessante limitarmi a considerare se e quanto mi è piaciuto un film. Preferisco chiedermi quali sono i motivi per cui una pellicola mi colpisce, sia in positivo che in negativo. E tra gli aspetti che più mi interessano ci sono le possibili connessioni tra l'universo fittizio creato dagli autori e la realtà che ci circonda.
    Poi non so se sono normale però questo è il mio modo di vedere i film… :-)

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  7. A me piacevano tanto le mutandine nere elasticizzate...

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  8. Quello che segnali è un dettaglio effettivamente sottovalutato dai più.
    Non sarà stato storicamente attendibile, ma aiuta non poco i nostri eroi!
    :-)

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