06 ottobre 2006

Il più brutto libro di fantascienza che abbia mai letto.


Foto di Paolo Arosio.
Visto che in questi giorni sembra ci sia un po' più di tranquillità vi voglio rendere partecipi di un brutto incontro fatto qualche mese fa, quando mi sono imbattutto nel più brutto libro di fantascienza mi sia mai capitato di leggere.
OK, quel "mai capitato di leggere" è un po' forte, forse ne ho letti di peggiori e sicuramente di peggiori ne esistono, fortunatamente il tempo aiuta a dimenticare gli episodi spiacevoli che hanno caratterizzato la nostra esperienza di lettore e quindi, al momento, il libro di cui sto per parlarvi è sicuramente il più brutto libro di fantascienza che io ricordi di aver letto.

A peggiorare le mie impressioni ha contribuito senz'altro il fatto che io riponevo la massima fiducia nell'editore del libro in questione. La collana in cui è uscito è nuovissima, rappresenta in effetti il suo biglietto da visita nel mondo crudele delle librerie. I primi volumi usciti, seppure non entusiasmanti, erano comunque dignitosi, in un paio di casi davvero molto molto buoni. E poi… ta-dan, squilli di trombe e rulli di tamburi, ecco a voi Un ponte sull'abisso di Catherine Asaro.

Mi rifiuto di raccontarvi la storia, che tanto è davvero puerile, mi limito a dirvi che mai come in questo caso mi sono imbattuto in tale valanga di luoghi comuni, situazioni ridicole, pretesti narrativi da scuola d'infanzia, ipotesi scientifiche degne del mago Otelma, e sviluppi sentimentali che al confronto un Harmony qualsiasi diventa un capolavoro della narrativa contemporanea. A tutto questo bendiddio aggiungiamoci una traduzione piatta piatta piatta, con delle trovate curiose (a me son rimaste impresse quelle scogliere senz'acqua a bagnarle…), e la totale mancanza di capacità di coinvolgimento del lettore (che già l'autrice ci mette del suo, se poi il traduttore contribuisce, siamo davvero finiti).

Insomma, se volte provare Odissea, la nuova collana di fantascienza edita da Delos fatevi un favore (e fatelo anche a Delos): scegliete Egan, Shepard, la Bujold ma non buttate via il vostro tempo e i vostri soldi con questo romanzo.

10 commenti:

  1. Ciao Iggy!
    Grazie per il lusinghiero link del post successivo.
    Ne ho già parlato in Lista Fantascienza un annetto fa, però il più brutto romanzo di fantascienza mai letto per me rischia di essere un altro libro pubblicato su Odissea, e cioè "Giù nelle Terrefonde" di Harry Turtledove...

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  2. In effetti è una bella gara…
    Ma secondo me "Giù nelle Terrefonde" ha in più un'ambientazione più interessante e il tutto, per quanto scontato/noioso/stereotipato, è scritto decisamente meglio.
    Insomma per ora la maglia nera se la becca la Asaro.

    (Ma il vero problema è quello che viene pubblicato su Odissea, che è - purtroppo - paragonabile ad Urania in quanto a qualità media dell'offerta fantascientifica).

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  3. Io la penso all'opposto.
    E non è che sia uno sprovveduto del tutto a digiuno da letture di SF

    Vedi:

    http://gcpd.splinder.com/post/11240082

    Non ho motivato molto i miei giudizi, là, ma non sono motivati neanche qua. Le puerilità le ho trovate comunque giustificate logicamente. Io lo chiamarei più revival (cosciente) delle ingenuità del passato. E' space opera, diamine. E' divertimento allo stato puro!

    Ciao;-)))
    GCPD

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  4. Ti ho risposto da te!
    Qui ne approfitto per ringraziarti per la visita. Ciao!

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  5. Piacere mio. :-))
    Ciao

    GCPD

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  6. ho letto anche diversi commenti positivi sul libro, che fare? Nel dubbio lo leggo, tanto sono veramente poche pagine (troppo poche per miei gusti) e lo leggo in lingua originale così se è brutto non posso incolpare il traduttore. Poi ti dirò che ne penso. Ho già letto altri racconti della Asaro e mi erano piaciuti. Adoro anche la Bujold, ho appena finito i primi tre libri della sua nuova trilogia, Sharing Cross, molto innovativa, fantasy non fantascientifica, e ambientata in un mondo western...Se ti va passa dal mio blog:http://www.weirde.splinder.com/

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  7. Ciao MC, ho letto sul tuo blog che alla fine la storia della Asaro t'è piaciuta. Beh… buon per te! :-)
    A quanto pare ogni volume ha i suoi fan.

    Per quanto riguarda la Bujold, anch'io sono incuriosito dalla sua nuova trilogia, spero solo che prima o poi la traducano in italiano che con tutto l'arretrato che ho posso tranquillamente aspettare fino ad allora. E la Bujold è una delle poche autrice che forse (forse forse!) tradurranno anche qui.

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  8. Ahi! L'ho letta la Asaro. Che dolor!
    Questo era Rosa Quantica, tanto pretenzioso. Lo schema della narrazione, pesantemente esplicato in fondo al secchio, è basato nientemeno che sui tipi di interazione delle particelle (od onde) quantiche. Che ideona.
    Senza un filo d'ironia e scritto coi piedi.
    Rivoglio Connie Willis.

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  9. L'ho letto anch'io anni fa. Piuttosto bruttino, sono d'accordo.
    Space opera dozzinale, ipotesi scientifiche a pera di segugio, stile che lascia assai a desiderare. E dire che personaggi illustri della sf italiana ne parlano benissimo. De gustibus. Ma ditemi: che ne pensate di 35 miglia a Birmingham? :-o

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  10. Connie Willis manca anche me Zoe!
    Ma mi accontenterei anche di una Bujold, ecco…


    Non ho letto 35 miglia a Birmingham, Jump.
    Riguardo il giudizio lusinghiero sulla Asaro, boh… non so che dire. Se fossi davvero stronzo direi che è sintomatico dello stato in cui versa la fantascienza in Italia.
    Ma non lo penso davvero. Credo piuttosto che chi legge solo fantascienza rischia forse di avere una prospettiva un po' troppo limitata nel giudicare la qualità di certi romanzi.

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