15 dicembre 2018

Giuseppe Lippi (1953-2018)


Oggi è arrivata improvvisa e inaspettata la notizia della morte di Giuseppe Lippi. 
Lippi era uno dei massimi esperti italiani di letteratura fantastica, un appassionato lettore, una persona che ha fatto della narrativa di genere un percorso di vita. Ma per la maggior parte di noi Lippi era soprattutto il curatore di Urania, l’artefice delle scelte che hanno guidato la rivista Mondadori negli ultimi trent’anni. 

Chi conosce questo blog sa che non ho mai lesinato critiche alla gestione di Urania, ma per capire che razza di persona fosse Giuseppe Lippi forse val la pena ricordare almeno un episodio. 
Nel 2014 è nata Zona 42, e il battesimo pubblico della casa editrice è avvenuto a Fiuggi, alla DeepCon cui partecipava Ian McDonald. A quella convention era presente anche Giuseppe Lippi, e dopo i post critici sui titoli e la gestione di Urania sarebbe stata una delle prime volta che mi sarei trovato faccia a faccia con colui che consideravo una sorta di “nemico” della nostra idea di fantascienza. Noi muovevamo i primi passi “ufficiali” sulla scena nostrana, e temevamo che l’incontro potesse trasformarsi in una sorta di rifiuto, immaginavamo ci avrebbe ignorato, noi e i nostri libri. Giuseppe fu invece gentilissimo, spese parole entusiaste sul nostro progetto, e non si limitò alle parole, da quella volta a Fiuggi ogni volta che ci siamo incrociati (a Stranimondi per esempio) non mancava di fermarsi al nostro banchetto, farci i complimenti, acquistare qualche nostro volume.

Con Giuseppe Lippi condivido ben poco dal punto di vista dei gusti di lettore, delle posizioni politiche, dell’approccio alla letteratura di genere, ma se tante cose ci dividevano una cosa ci univa, ed era, ed è, la passione per questi libri strani che ci ostiniamo a leggere e a pubblicare, per diffondere quanto più possibile l’idea di una letteratura diversa da quella letta della maggior parte dei lettori, ma non per questo meno vera e importante.
Giuseppe Lippi se n’è andato, ma i libri che ha amato, la passione che ha coltivato e diffuso restano.  

Che la terra ti sia lieve.


2 commenti:

  1. Nemmeno la mia idea di fantascienza coincideva con la sua, forse la vis polemica a volte lo trascinava facendo emergere il lato spigoloso del suo carattere, purtuttavia ne ho sempre ammirato l'erudizione e la competenza nel campo del Fantastico, che resta il suo vero ambito di appartenenza.
    Che la terra ti sia lieve.

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