Oggi si parla di Uomini e cani, di Omar Di Monopoli.
Non so se la fuori amate il primo Lansdale come me, le sue storie essenziali, secche eppure brillanti. Quei personaggi scolpiti nella pietra che diventano vivi nonostante tutte le apparenze. Le trame complesse eppure chiarissime, nei loro sviluppi, incroci, ribaltamenti. La passione per quel che ci circonda, che nonostante lo schifo c’è sempre qualcosa da salvare.Ecco, se amate questo tipo di storie Uomini e cani è il romanzo perfetto per trascorrere qualche ora tra le lande derelitte e desolate di una Puglia periferica, tanto dimenticata da sembrare quasi Texas.
Di Omar di Monopoli avevo sentito parlare benissimo in rete da più di un amico, ma se finalmente sono riuscito a leggerlo lo devo a Eddy (che dopo averlo sentito decantarne i pregi mi sono sentito praticamente obbligato a provarlo) e ai ragazzi della Miskatonic University di Reggio Emilia, che son riusciti a recuperarmi una copia del libro altrimenti introvabile.
Uomini e cani è stata la lettura pulp dell’anno, dopo la (quasi) delusione degli ultimi Lansdale letti, Omar Di Monopoli non mi ha fatto rimpiangere nemmeno per un attimo lo scrittore texano.
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