30 giugno 2008

Haruki Murakami


Picture by Fellowsisters.
Sempre dalla mia libreria su Anobii, ecco una carrellata sulle mie note ai romanzi di Murakami Haruki. È da qualche anno che non frequento l'autore giapponese, ma ripensando alle sensazioni che mi hanno lasciato i suoi romanzi, beh… mi sta tornando voglia di leggere qualcosa di suo.

Tokyo Blues (Norvegian Wood), 1987
Il primo Murakami non si scorda mai.
Intenso, dolce, oscuro e malato.
Ma sempre sempre sempre delicato e meraviglioso.

Dance Dance Dance, 1987
Dance Dance Dance è il romanzo di Murakami che mi ha lasciato più soddisfatto, probabilmente per la capacità del suo autore di mantenersi in straordinario equilibrio tra la tensione del mistery e la struggente sensazione di solitudine, tra le suggestioni del fantastico e il realismo insopprimibile del vivere sul confine tra culture diverse.
Un romanzo incredibilmente denso e leggero e affascinante. Memorabile.

A sud del confine, ad ovest del sole, 1992
A sud del confine, ad ovest del sole è il peggior romanzo di Murakami mi sia capitato in mano: una storia inutile con personaggi inconsistenti, niente di quanto scritto m'è rimasto impresso.
Se volete provare a leggere Murakami (e io lo continuo a consigliare) non leggete questo romanzo!

L' uccello che girava le viti del mondo, 1994
Probabilmente questo romanzo costituisce il viaggio più completo nel mondo di Haruki Murakami.
Da leggere, con la precauzione di sapere a cosa si va incontro. A questo scopo possono forse essere utili i cinque motivi per cui mi piace Murakami:
- Il giappone trasparente, spiegato all'occidente;
- Il fantastico nel quotidiano, senza scuse ne giustificazioni;
- Il sesso normale e la musica;
- La calorosa freddezza;
- La tranquillità della follia, quella della morte.

La ragazza dello Sputnik, 1993
Dolce, melanconico, struggente, ma pure un po' troppo sognante ed effimero per i miei gusti.
Bello, però.

8 commenti:

  1. Ottimo, era il post che aspettavo! :-) Alla lettura di Murakami ero stato invogliato dai consigli di Alex. C'è Dance^3 che mi aspetta in cima alla pila dei libri per le vacanze. Credo che l'estate sarà propizia.

    A presto,
    X

    PS: E in attesa di ricambiare lo stimolo di lettura con un articolo più approfondito, ti consiglio Trilobiti di Breece Pancake- Se ancora non ti è capitato a tiro.

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  2. Dopo Norwegian wood e La fine del mondo... il prossimo passo sarà o Dance o Uccello&viti, dunque.

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  3. @ x: Sì sì sì! Leggi Murakami, son curioso di vedere cosa ne pensi…

    (Trilobiti me lo sono segnato, 'mo tocca di trovarlo però)

    @ gianluca: Yes! io ora devo vedere se trovo prima "Kafka sulla spiaggia" (ma mi sa che aspetto esca in economica…) o "La fine del mondo…", che tra te e il mio database mi avete fatto venir voglia di rileggere Murakami. :-)

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  4. Concordo in pieno su "Dance Dance Dance".
    Quasi un manuale di sopravvivenza.

    Ma... non citi "Sotto il Segno della Pecora" - che di Dancex3 è il prequel - con la prima comparsa del Dolphin Hotel e dell'Uomo Pecora.
    Se te lo sei perso, ti consiglio di metterti in caccia.

    C'è poi - ahimé - tutto il giovane Murakami - quello che scriveva storie di fantascienza su Gesù Cristo in bicicletta, e che da noi non hanno nessuna intenzione di tradurre...

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  5. Eh! Sono anni che cerco "Sotto il Segno della Pecora", ma per ora la ricerca non ha dato esito :-(
    Tra l'altro mi son sempre chiesto come mai Einaudi che è diventata la casa editrice nostrana di Murakami (e che lo ha già ristampato, vedi per esempio Tokyo Blues) o la Baldini Castoldi Dalai che ha pubblicato molte delle sue cose, non si siano ancora decise a pubblicare una nuova edizione di quel romanzo.
    Dopotutto mi pare che Murakami goda di un certo successo da queste parti.

    Bah… misteri dell'editoria nostrana.

    (ma la raccolta de L'elefante scomparso com'è? Non raccoglie - anche - i racconti che citi?)

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  6. Che sia il tema del libro?
    L'idea che per sessant'anni tutti i politici di destra del paese siano stati in realtà posseduti dallo spirito totalitarista di una pecora....

    Ma no, sono io che sono malfidente.

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  7. Ooops...

    Sull'Elefante scomparso - raccoglie parte dei testi francamente fantasy di Murakami.

    Ma i romanzi giovanili dichiaratamente fantastici restano intradotti.

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  8. mmm… secondo me sopravvaluti la capacità della censura nostrana di cogliere certe sottigliezze :-)

    Ma in definitiva L'elefante merita o è meglio che passi direttamente a La fine del mondo… ?
    (ovvio che prima o poi Murakami lo leggerò tutto, ma sai com'è, ho già qualche dozzina di libri in attesa)

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