02 ottobre 2007

Sensawonda!


Picture by Iguana Jo.
Voglio un romanzo esagerato, voglio un romanzo come quelli di Banks!

Ci sono libri che acquisti quasi per dovere, che di quell'autore vuoi leggere proprio tutto. Li prendi anche se già immagini che non sarà all'altezza dei suoi capolavori, che è impossibile ripetere in altri territori quello che lo scrittore ha compiuto con la serie di romanzi per cui è diventato famoso.
Ti capita quindi di prendere il determinato volume e di lasciarlo parcheggiato nello scaffale dei libri che prima o poi leggerai per un sacco di tempo, a volte per degli anni.

Con The Algebraist è successo esattamente questo. L'ultimo romanzo di fantascienza di Iain Banks non è un romanzo della Cultura, il ciclo che me lo ha fatto adorare. Quindi, mi son detto, sarà un romanzo nella media, probabilmente buono ma non certo indimenticabile.

Beh… mi sbagliavo.

The Algebraist è formidabile.

Mai la definizione di sense of wonder è stata più azzeccata di quando si riferisce a un romanzo di Iain M. Banks. In The Algebraist c'è tutto quel che ci si aspetta di trovare in un romanzo di Banks: scenari esagerati, immagini straordinarie, meraviglie inenarrabili, personaggi tridimensionali. Di diverso rispetto alle storie della Cultura probabilmente c'è solo la razza aliena più incredibile, divertente e invidiabile dell'universo (che in fondo i Dwellers sono decisamente un'altra cultura rimarchevole!) , e poi quello che probabilmente è il cattivo più cattivo tra tutti i personaggi banksiani.
E anche se la struttura del romanzo è piuttosto semplice, basandosi di fatto sul classico meccanismo della quest, inframezzato dal ritorno di qualche fantasma dal passato mentre sullo sfondo si prepara una guerra galattica, la tensione e le sorprese non mancano, come non manca la capacità di Banks di riflettere sul nostro presente, di coniugare la meraviglia all'intelligenza, la leggerezza alla profondità.
Insomma con The Algebraist ritorna un Banks in forma smagliante. Chissà se e quando verrà proposto anche al pubblico italiano.

6 commenti:

  1. Ciao JO!
    Fatta la dovuta segnalazione sul mio blog!

    Belle foto, veramente!

    Armin.

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  2. Lo prenderò.
    Il titolo poi è strambissimo.

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  3. In effetti sono ancora qua che mi chiedo come (e se!) sarebbe traducibile in italiano.
    L'algebrista? Nah…

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  4. Banks è in assoluto il mio autore di fantascienza preferito ma devo ammettere che questo libro purtroppo non sono ancora riuscito a leggerlo. Mi spaventa un po' l'idea di leggerlo in inglese perché temo che mi perderei un sacco di sfumature linguistiche e finirei col rileggere più e più volte la stessa pagina per capire per bene come si sviluppa la storia. Fin'ora non ho mai letto un libro in lingua... ma c'è una prima volta per tutto.
    Nel frattempo spero che qualche lungimirante editore italiano, anche in vista dell'imminente pubblicazione del suo prossimo libro (Matter, febbraio 2008), decida di comprarne i diritti e proceda con una bella traduzione.
    ps:Complimenti per il blog!

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  5. Ciao Hill e benvenuto da queste parti.
    Concordo con te riguardo a Banks, uno dei più grandi autori di fantascienza in assoluto.

    Non so che effetto possa fare la lettura di The Algebraist in lingua originale per un neofita (molto dipende ovviamente dalla tua conoscenza della lingua), di certo la scrittura di Banks non è delle più semplici e lineari. Io ti posso dire che prima di affrontare scrittori come Banks o Stross in inglese ho provato con autori più semplici, ma anche ora che ho un po' di esperienza in più la mia comprensione del testo non è certo completa. Però se inizi con l'inglese poi diventa sempre più facile proseguire. Del resto con quel trovi di fantascientifico in italia c'è poco da scegliere. Purtroppo.

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