Ormai è diventata un'abitudine, e così rieccomi anche quest'anno a commentare il mio rapporto con la più importante piattaforma di sharing fotografico disponibile in rete.
L'anno scorso mi lamentavo della deriva che avevano preso le cose, dagli inizi idilliaci, con il focus del sito incentrato quasi totalmente sulla fotografia in tutti i suoi aspetti, con l'entusiasmo della comunità degli utenti e la sensazione che dall'altra parte ci fosse qualcuno messo più o meno come noi, alla trasformazione progressiva di flickr in un social network qualsiasi, con ben distinti ruoli e prerogative del gestore del servizio e l'utenza rassegnata ad adeguarsi o a sparire. Nel corso di questi mesi le cose non sono migliorate, mi sono piuttosto reso conto che le alternative disponibili in rete non erano poi molto diverse. Del resto il panorama internettaro mi pare sempre più teso alla socialità vacua e artificiale della chiacchiera, con la residua e comunque persistente possibilità di approfondire, conoscere e imparare lasciata sempre più all'iniziativa individuale. Il che non è per forza una brutta cosa, ma costituisce comunque un approccio ben diverso da quello che mi ha attirato da sempre verso la rete.
Un'evoluzione di questo tipo è probabilmente inevitabile con la progressiva massificazione dell'accesso e il conseguente livellamento al minimo comune denominatore dei contenuti più facilmente reperibili. Però a me le belle sensazioni dei primi tempi, l'entusiasmo per la novità e la continua scoperta di nuovi mondo, beh… lasciatemelo dire, un po' mi mancano. Ma bando alla nostalgia, che la rete è comunque più grande di quanto chiunque di noi riesca a immaginare, che tra tre mesi ci sarà dietro l'angolo una big thing totalmente nuova e imperdibile, che il consueto ciclo di frettoloso entusiasmo, tranquilla partecipazione e rassegnato abbandono è già pronto a ripartire per l'ennesima volta.
Tornando al mio spazio su flickr, ho deciso che al momento attuale posso fare tranquillamente a meno dei privilegi dell'utenza "pro", che per quanto mi riguarda si limitano alla possibilità di caricare e mostrare un numero illimitato di foto (ma il limite di duecento è facilmente bypassabile, le mie foto per esempio sono tutte visibilli qui). Del resto ultimamente sto postando davvero poche cose nuove. Non ho smesso di fotografare, tutt'altro. Piuttosto mi rendo conto che la vetrina di flickr non mi basta più e che per imparare qualcosa di nuovo - che è poi la cosa che più mi legava alla piattaforma - è ormai necessario spostare l'attenzione anche al di fuori della rete, iniziando magari a sperimentare a ruota libera senza per forza aspettarsi un ritorno immediato (che è la droga flickriana da cui è più difficile allontanarsi).
Non so dove mi porterà questo nuovo anno fotografico, flickr o non flickr conto comunque di darmi da fare, vedremo se da questi sforzi uscirà ancora qualcosa di buono.
…
Può essere che il cambiamento sia stato doppio. Da un lato immagino che la flessione di Flickr verso standard più bassi, sia stato finalizzato al reperimento di più "clientela" possibile, abbassando così gli standard di una volta.
RispondiEliminaMa credo che nello stesso momento sia intervenuta una tua crescita personale che ha portato via quella sensazione di entusiasmo, e quell'imparare dagli altri che è stato il pegno della tua crescita.
Magari mi sbaglio...
Però la vedo come quando si è bambini, e la città sembra fantastica e grandissima. Ma poi si cresce, e magari anche la città muta.
Ma la differenza più grande è in te che avviene.
Quindi diciamo che Flickr sarà cambiato (qui mi fido, prima non c'ero!!!) ma forse, ciò che senti è frutto di un qualcosa che sarebbe avvenuto anche se fosse rimasto così com'era una volta.
Ne approfitto per un caro saluto
Gianluca (pollu_it)
Ciao Gianluca!
RispondiEliminaCome scrivevo sotto la foto, se è vero che in questi anni flickr è indubbiamente cambiato è anche vero che nemmeno noi siamo stati fermi.
Ma ogni tanto fa bene dare uno sguardo indietro, un po' per vedere il cammino percorso, un po' per vedere che effetto fa il panorama visto da un'altra prospettiva.
Io non tocco flìcher da mesi e vorrei proprio riprenderlo in mano. Del resto devo imparare molte più cose di te :-)
RispondiEliminaVai zio! Ci (ri)vediamo presto su flickr allora!
RispondiEliminaE già che ci sono copio-incollo quello che scrivevo sotto questa foto della Lui nel tentativo di dare un ulteriore contributo alla decrittazione del flickr-verso:
"…in effetti è vero, cercando su flickr si trova ancora un sacco di gente, di gruppi, di situazioni perfettamente centrati su fotografia e dintorni.
Il punto è che nel corso degli anni l'utenza flickriana è esplosa numericamente.
Di conseguenza è aumentato vertiginosamente il rumore di fondo, rendendo decisamente più difficoltoso l'accesso all'informazione utile. Contemporaneamente all'aumento delle dimensioni dell'universo flickriano sono aumentati, almeno per chi ha una frequentazione ormai lunga e affezionata, anche gli "obblighi" sociali cui adempiere.
Oh… sono "obblighi" solo di nome, però non so voi, io ormai la maggior parte del tempo qui dentro lo passo a visitare gli amici, a guardare cosa hanno postato di nuovo, a leggere commenti e osservazioni, a partecipare insomma alla vita sociale della piattaforma.
Se in questi quattro anni il tempi dedicato alle conoscenze flickriane è progressivamente aumentato, quello che ho a disposizione per la rete è rimasto più o meno invariato. Capite bene il motivo per cui il mio tempo per la flickr-fotografia è calato considerevolmente.
La fotografia nel suo complesso continua però a interessarmi molto.
Come fare quindi per gestire la passione per la fotografia e farla convivere con il forte legame che si è creato nel tempo con le persone conosciute su flickr e il poco tempo libero rimasto?
L'unica (non) soluzione che ho adottato è stata allontanarmi progressivamente da flickr, cercando di mantenere un minimo di rapporti umani con le persone a cui sono più affezionato.
Come dicevo questa non è certo una soluzione e se avete un'alternativa migliore, beh… son tutt'orecchi."