24 novembre 2010

Seconda visione - Signs

Non c'è due senza tre. Ecco dunque il terzo post di fila che trae l'ispirazione da una discussione su Malpertuis.
Come per tutte le recensioni sotto il titolo di "seconda visione" si tratta di note già comparse in giro per la rete qualche anno fa e riproposte ora sul blog.

Nel prossimo post si parlerà d'altro. Lo prometto.


Picture by Greg76.
Signs a me è piaciuto parecchio. Il film di Night Shyamalan è una di quelle pellicole che continui a rimuginare anche dopo essere uscito dal cinema. Confrontandolo con gli altri film del regista m'è parso però meno equilibrato, la parte seria e quella fantastica non erano così ben amalgamate come nelle due opere precedenti. D'altra parte Signs è molto più divertente.

Per "parte seria" del film intendo ciò che accomuna Signs ad Unbreakable e al Sesto Senso. Il nucleo drammatico delle tre pellicole è infatti molto simile: adulti perduti che grazie alla relazione che instaurano con l'infanzia ritrovano la bussola.

L'aspetto più controverso del film è la particolare bussola ritrovata dal personaggio interpretato da Mel Gibson.
Nonostante sia l'opinione più diffusa, io non vedo Signs come un film centrato sulla fede. Certo, l'aspetto fideistico è un importante, ma in definitiva è solo un mezzo, uno strumento, attraverso il quale il protagonista riesce a ridare un senso alla propria vita (un po' come il lavoro per il Bruce Willis de Sesto Senso o la missione da supereroe in Unbreakable).
Come nelle due opere precedenti anche questo film è centrato sulla risoluzione di una crisi personale e su come questa incida sulle relazioni familiari/personali. Poi è chiaro che c'è anche dell'altro (e che altro...), ma quello rimane il nocciolo della pellicola.
Per lo stesso motivo non credo che Shyamalan voglia convertire nessuno, che lui abbia o meno certe convinzioni non cerca mai di convincere lo spettatore della superiorità di una visione credente o scettica dell'esistenza. Pone il dubbio, che per me è questione fondamentale.

Lo stesso discorso si può fare sui segni: in un primo tempo questa cosa dei messaggi inviati da qualche entità superiore mi ha lasciato mooolto perplesso, ma poi ci si rende conto che di segni il film è pieno, e di significato quanto meno dubbio (vedi p.es. l'illustrazione con la casa in fiamme e i tre corpi sul prato). Che il protagonista ci trovi quello che gli serve, e scelga quindi i segni che gli convengono di più, e accetti il tutto come proveniente da un'entità superiore non è un suggerimento spirituale rivolto agli spettatori, ma l'unica soluzione accettabile per quel particolare personaggio (che in effetti appare piuttosto ridicolo nel suo agire).

Per quanto riguarda gli alieni, beh... la mia opinione è che si sia trattato di un grosso scherzo/omaggio fatto dal regista agli amanti dei B movie anni '50: tutta la dinamica dell'invasione, le reazioni dei protagonisti, l'impostazione delle scene, la figura della televisione, le interazioni tra le persone e i mostri sono prese pari pari da quell'immaginario. 
E visto oggi è estremamente divertente.
Il punto semmai è perché il regista abbia deciso questo approccio, ma qui forse qualcuno ha delle ipotesi migliori delle mie.

A parte il giochino dell'omaggio, io credo che la presenza degli alieni abbia lo scopo di alleggerire una situazione per certi versi insostenibile e di dare una risposta irragionevole e assolutamente iperbolica alla necessità del protagonista di dare un senso alla tragedia che sta vivendo. 
Detto in altre parole rappresentano la soluzione più improbabile (e quindi tendente a un rispettosissimo ridicolo) ai suoi problemi esistenziali.
(2003)

17 commenti:

  1. Pensavo di essere il solo. Che bello scoprire che invece siamo in due! ;-)

    E con Lady In The Water come la mettiamo? Sono solo o siamo in due?

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  2. Vuoi la vera verità o una comoda bugia?

    Lady In The Water ce l'ho lì che mi aspetta da qualche anno, ma non ho ancora avuto il coraggio di guardarlo.

    (In comnpenso la settimana scorsa - causa famiglia - ho visto L'ultimo dominatore dell'aria, e beh… come dicevo da Elvezio, secondo me il Shyamalan di oggi è un clone malvagio di quello di un tempo. Sigh…)

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  3. Penso ci voglia decisamente più coraggio a vedere L'ultimo dominatore dell'aria. ;-)

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  4. Su Signs siamo in tre!
    Non lo rivedo da un po', ma ai tempi ricordo che mi piacque davvero tanto.
    Piuttosto, visto che stiamo facendo la lista, che mi dite di The Village?
    Anche di quello conservo un bel ricordo; quelli successivi invece non i ho visti, e credo che non sia il caso di rimediare.

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  5. ho bei ricordi di Signs, più o meno...
    davvero un bel film, ma ricordo che da piccolo la scena in cui fanno vedere di sfuggita l' alieno in tv mi terrorizzò...
    Lady In The Water non m'è piaciuto granchè...

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  6. @abo: Alè! Vedi che alla fine, se li provochi, vengono fuori, 'sti estimatori di Signs!

    Quanto a The Village già è considerato ancora una tra le migliori prove di Shyamalan, quindi trovarne estimatori in giro non è difficile. Personalmente a me piacque. Parecchio.

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  7. Grazie per questa riflessione su Shyamalan, IJ (e scusa l'intrusione, sono stato catapultato qui da un tuo link su Malpertuis).
    Mi hai fatto venire voglia di rivedere Signs, e - ti prego - affronta "Lady in the Water" come una tabula rasa: sono certo che non ti deluderà.

    (la scena a cui si riferisce MaximaFobia ha terrorizzato anche me...)

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  8. Oh!
    Ma allora 'sta storia che Signs sia una mezza ciofeca da dove salta fuori? :-)

    Mi fa piacere vedere che quel film è piaciuto a tanta gente, ma mi aspettavo qualche intervento critico. Si vede che col tempo chi non ha apprezzato Signs lo deve avere dimenticato.

    The Village m'è piaciuto, anche se meno dei film precedenti di Shyamalan (l'ho trovato un po' forzato in certi passaggi, un po' troppo costruito, ma sempre interessante).

    Comuque m'avete fatto venir voglia di vedere (finalmente!) Lady in the Water.
    Ci si sente a breve (spero!) per farci sopra quattro chiacchiere.

    (Un caloroso benvenuto a MaximaFobia e Jo, che mi pare sia la prima volta che passano da 'ste parti!)

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  9. una volta ho detto ad un mio amico "Vorrei vedere The Village"
    e lui ha risposto "ah si! l' ho visto! quello in cui alla fine si scopre che [...], te lo consiglio!"

    quindi quando alla fine si scopre che [...], purtoppo non è stato un gran colpo di scena per me .-. e in più c'è anche il fatto che il lettore m' ha fatto vedere una scena verso la fine, indi mi son rovinato un' altra cosa abbastanza importante .-. ...

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  10. @MazimaFobia: un ex-amico, vorrai dire. ;-)

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  11. Ho amato Shyamalan fino al terribile E venne il giorno (e sì, mi sono visto anche il film dopo, quello con i bambini che dominano gli elementi, madò), per me Signs, come tutti i suoi film, oltre a ogni elemento che avete identificato voi, è prova magistrale di inquadratura (sempre curatissima) e montaggio.
    L'apparizione dell'alieno è perfetta, terrorizzante, da antologia...

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  12. Forse E Venne il Giorno andava letto in chiave comica... .-.
    mentre lo guardavo ero abbastanza allibito e continuavo a ripetermi "Ma sta accadendo davvero? Sta davvero accadendo ciò che vedo?"
    contando poi che l' ho visto solo perchè era del regista di quei bellissimi film lì, e m' aspettavo altrettanto...
    poi c' era quell' attrice totalmente inespressiva...

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  13. Elvezio: in effetti quei film di Shyamalan sono memorabili non solo per la storia che raccontano, o per come viene narrata, ma soprattutto per la qualità della tecnica cinematografica che li contraddistingue.

    Peccato che sia andato a male…

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  14. E va bene, e Lady in the Water sia!

    P.s. Chi ha mai detto che Signs è una ciofeca? Vi dirò, a me aveva pure messo una certa ansia...
    The Village l'ho rivisto e riapprezzato da poco, davvero un bel film.

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  15. Ciao Re Ratto!
    Spero di riuscire a vederlo questo fine settimana, post-partita permettendo (per chi non lo sapesse domani c'è l'Italia qui a Modena e in queste occasioni il terzo tempo fa la differenza).

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  16. Unbreakable è uno dei miei film preferiti, l'ho visto quattro volte. Adoro quello che per me è il combattimento più reale della storia del cinema tra un supereroe e un criminale. Il supereroe che semplicemente ferma il suo antagonista con una presa soffocante alla gola, senza nessuna coerografia spettacolare o cavi invisibili.


    "ti prego - affronta "Lady in the Water" come una tabula rasa: sono certo che non ti deluderà."

    Sono d'accordo con JO. Devi partire senza preconcetti per affrontare, e forse apprezzare, questa fiaba moderna.
    A me è piaciuto questo film.

    The sign, giusto per tornare all'argomento principale, devo rivederlo, la condizione in cui l'ho visto, tanti anni fa, ha influenzato parecchio la resa del film.

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  17. Ciao Munzic
    D'accordo su tutta la linea per Unbreakable!

    Come dicevo sopra, "Lady in the Water" è in attesa di visione, solo che 'sto finesettimana non ce l'ho proprio fatta…

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